Ventisei edizioni per uno degli eventi musicali più longevi e apprezzati d’Italia: dal 1° al 9 maggio 2015, grandi nomi si avvicenderanno sul palco del Palatenda per il festival Tavagnasco Rock, che si svolgerà, come di consueto, nell’omonima cittadina al confine tra Piemonte e Val d’Aosta.
L’evento è organizzato dall’Associazione Spazio Futuro (Associazione senza fini di lucro composta interamente da volontari) con il patrocinio della Regione Piemonte, della Fondazione Live Piemonte dal Vivo, del Comune di Tavagnasco e di Expo2015 “Padiglione Italia”, data la presenza, nella giornata del primo maggio, di un’iniziativa denominata “ExpoTavaRock”, che – in concomitanza con la giornata d’apertura dell’Expo Milano 2015, prevederà una presentazione delle eccellenze artigiane e gastronomiche del territorio, con vari stand di produttori locali provenienti da tutto il canavese.
I primi a calcare il palco del Tavagnasco Rock, venerdì 1° maggio alle ore 21, saranno i Truzzi Broders, gruppo torinese in pista dal 1982 che propone un rock in bianco e nero “tagliato col coltello”, con influenze hard, blues, reggae & rap. La band è composta da Roby “Blues” Allazzetta (voce, chitarre), Renzo “Ziggy MC” Rolando (basso, cori), Armando “Flanger” Casaroli (chitarre ), Max “Hendrix” Tapparo (chitarre) e Gianfranco “Hammer” Giacchi (batteria).
Il secondo gruppo ad esibirsi si definisce così sul proprio sito internet: “Gli All Beck’s nascono nel 2008 da un’idea di 4 rugbysti appassionati di birra e buona musica! Il progetto col passare degli anni, e l’inserimento di nuovi musicisti, decolla, fino a far diventare il gruppo una componente fondamentale per una serata passata all’insegna delle danze sfrenate tra fiumi di birra!”. Lo stile è “Rock’n’Ska” e il gruppo è composto da Diego Naretto alla voce & tromba, Maurizio Rosso alla chitarra solista, Paolo Zilioli alla chitarra ritmica & armonica, Matteo Malusa’ al basso, Fabio Consol al sax, Diego Roffino alla tromba, Diego Girodo al trombone e Thierry Tola alla batteria.
Venerdì 1° maggio come precedentemente anticipato, in tutta l’area del festival sarà possibile degustare le eccellenze artigiane e gastronomiche del territorio con giochi e animazione per bambini a cura dell’UGI ONLUS (unione genitori italiani contro il tumore dei bambini – www.ugi-torino.it), spettacoli di mangiafuoco, laboratori di falegnameria, mercatino dei dischi e la banda musicale che inaugurerà il festival. Non mancherà l’iniziativa benefica “una partita per Tania”, il cui obiettivo è raccogliere fondi per aiutare la ricerca contro la malaria. La vera protagonista della giornata sarà naturalmente la musica: per tutto il pomeriggio si esibiranno gli artisti emergenti, seguiti dal concerto serale. Una parentesi importante è dedicata anche all’esibizione dei cori Rio Fontano, Mimosa e della Filarmonica Vittoria di Tavagnasco. Alle ore 15 si esibiranno i gruppi che hanno vinto il concorso dedicato agli artisti emergenti: i Different Reality (vincitori del concorso “Senza Etichetta”, organizzato dall’Ist. F.A Cuneo di Ciriè con la presenza del maestro Mogol in giuria), i Bassa Frequenza, i Rebel Nova, gli PsychoKiller, i Fulmini in linea retta, Sky Residence, Luciano de Blasi e i Sui Generis (*biografie al fondo del comunicato stampa).
La serata poi prosegue con All in One Dj Set, ovvero l’insieme dei tre dj che si potranno ascoltare durante tutto il festival, Mo’Bros, Arma e Musashi
Definito “il principe” dei cantautori, con il suo stile originale e liriche di ispirazione intimista, da sempre la sua musica spazia dalle sonorità rock alla musica popolare: Francesco de Gregori si esibirà nella serata di sabato 2 maggio. I suoi estimatori lo reputano un cantautore ma anche un poeta, per la raffinatezza e la profondità dei suoi testi ma la definizione che lui preferisce è semplicemente quella di “artista”.
Prima di lui si esibirà Cecilia, un’arpista di grande talento: la storia inizia nel 1994 quando, a 5 anni, Cecilia rimane affascinata da un’arpa vista in TV. Nel 1998 scrive una lettera a Babbo Natale senza alcuna intestazione ed un unico contenuto: “ARPA”. Lo strumento arriva e due anni dopo Cecilia viene ammessa al Conservatorio di Torino. Studentessa ribelle, ma talentuosa e curiosa, coltiva il gusto per la sperimentazione, cercando di slegare l’arpa dall’immagine classica ad essa associata. A 15 anni entra nell’orchestra diretta dal jazzista Furio di Castri e nel coro del Conservatorio. Così Cecilia scopre di saper cantare e inizia a farlo suonando la musica che ama. Grazie all’incontro con il produttore Neda – MeatBeat Studio – scopre l’elettronica e le si spalancano le porte di nuove possibilità espressive, sia strumentali che vocali. L’arpa inaspettatamente pop diventa il punto di partenza per raccontarsi e raccontare ciò che ha intorno. Il 2015, per Cecilia, si apre con due progetti internazionali. Firma il tema musicale di 6Bianca, il primo serial teatrale italiano, prodotto dal Teatro Stabile di Torino e Scuola Holden, scritto da Stephen Amidon (suo il romanzo Il Capitale umano da cui Paolo Virzì ha tratto l’omonimo film, in corsa per la candidatura all’Oscar 2015) per la regia di Serena Sinigaglia, e si esibisce in Danimarca con il proprio repertorio di inediti insieme alla compagnia Cantabile2, nello spettacolo Ord mellem rum (The space between two words). In primavera, insieme all’attività live in Italia, uscirà per “Qui Base Luna” il suo primo disco di inediti: 11 canzoni, scritte in italiano e inglese, che hanno come protagonista una sintesi poetica di voce, arpa e, per la prima volta, elettronica. Chiude il concerto il dj set di Mo’Bros.
Venerdì 8 maggio è il turno dei Modena City Ramblers, una delle formazioni italiane più conosciute, per la quale non c’è alcun bisogno di presentazioni. Il loro progetto nasce nel 1991: le idee son ben chiare, si tratta di un gruppo folk irlandese, un tributo d’amore alle tradizioni dell’isola di Smeraldo; già nei primi album, tuttavia, emerge l’identità meticcia del gruppo, che ad oggi lo rende unico e riconoscibile nel suo genere, un racconto a cavallo tra l’Irlanda e l’Emilia, dalle narrazioni dei sogni isolani fino alla Resistenza degli anni settanta, con i suoi viaggi, il suo idealismo e le lotte. Il concerto dei Modena City Ramblers è preceduto dai Redwine, dai Saber Système e dalla Babbutzi Orkestar.
Dopo “Babbutzi Orkestar” (2009) e “Baro Shero” (2011), che hanno fatto ballare le più importanti piazze d’Italia e d’Europa, con quella “Balkan Sexy Music” che spazia tra musica balcanica e punk, passando per la musica popolare da osteria fino alle più estreme radici della Surf Music, la BABBUTZI ORKESTAR torna con un nuovo lavoro discografico intitolato “Vodka, Polka & Vina”. La BABBUTZI ORKESTAR, che ha trascinato e sconvolto con i suoi energici live migliaia di persone, con il nuovo lavoro evolve ulteriormente con un approccio differente alla balkan music rispetto ai precedenti album. La banda cambia pelle e vira verso un beat più surf e punk, influenzato dalla musica elettronica, ma sempre legato al beat balcanico, ancora riconoscibile all’interno di ognuna delle tracce del disco. Costruito sulla base dell’energia esplosiva che nasce durante i live del collettivo, “Vodka, Polka & Vina”, enfatizza le sonorità aggressive delle chitarre e delle fanfare, intrecciate ai vorticosi temi d’ispirazione gitana che si trovano puntualmente in tutte le tredici tracce. Elettronica e sintetizzatori creano un tappeto sonoro di derivazione dub e soul, lasciando spazio anche a sognanti violini e poetiche fisarmoniche. I suoni sono grezzi e crudi ma attraversati da stabili onde ritmiche, che fanno risaltare grintosi bassi e batterie da un’anima rock, donando un organico sonoro solido e con una nuova idea di ritmi balcanici. Il tutto condito da potenti e graffianti voci che raccontano dei limiti della follia, di passioni e febbricitanti visioni sensuali, per poi urlare anche argomenti più attuali come l’amara capacità distruttiva dell’uomo.
La storia dei Redwine inizia a Ivrea nei primi giorni del 2010 con la scoperta della comune passione per la musica da parte di tre amici che, per caso, si ritrovano a una festa a suonare le loro chitarre classiche e acustiche. Il genere è un rock classico che in breve tempo si trasforma presto in un travolgente Irish-Folk-Rock, mantenendo tuttavia un occhio alla musica cantautorale e ai brani della tradizione italiana. Ad aprile 2013, dopo un’intenso lavoro in studio, esce l’album di esordio “Alla Fine del Mondo”, presentato con una sorta di concerto/recita davanti a un Auditorium Mozart talmente pieno da costringere qualcuno a restare in piedi. Il cd piace e diverte, tanto da raggiungere in meno di un anno le mille copie vendute. Nel frattempo i concerti continuano: i Redwine vincono ampiamente il concorso di Ivreainmusica, vengono scelti per la IV edizione del Frassibeer dove condividono la serata con il gruppo ska “Stiliti”, riescono a guadagnarsi un posto tra le 20 band selezionate in tutta Italia per partecipare al Miscela Rock Festival, e partecipano al Reset Festival in piazza Vittorio Emanuele a Torino.
I Saber Sistème nascono nel 2014; tutti residenti nell’ambito territoriale pedemontano del cuneese, hanno sviluppato una proposta musicale e culturale autonoma, potremmo dire “glocale”, caratterizzata da un lato da riferimento stretto alla musica, alla cultura ed alle lingue del proprio territorio transfrontaliero, dall’altro lato guardando alla musica pop elettronica di oggi. La lingue scelte per la propria espressione musicale sono quindi l’occitano e l’italiano, ma anche le vicine francese e spagnolo, due fra le lingue europee più diffuse nel mondo e più affini alla propria radice linguistica e culturale, con qualche accenno anche alla lingua madre “dioula” dell’Africa occidentale, nell’ottica del rispetto e del ricordo della propria identità. In ambito musicale, la scelta del gruppo mescola infine le radici della musica world trad con l’elettronica della musica pop di oggi. Il nome del gruppo, “Saber Système” ovvero “sistema sapere”, mescola egualmente la propria radice (il sapere, ovvero la coscienza delle proprie origini) con la modernità del “Sound System” elettronico, che il gruppo inserisce regolarmente nella propria performance esecutiva.
La serata si conclude con Arma Dj Set.
Due grandi nomi per la serata conclusiva di sabato 9 maggio, due baluardi della storia della musica che si uniscono per un concerto imponente (e impedibile!): Katia Ricciarelli, soprano di fama mondiale, canterà insieme ai QueenMania, la più famosa tribute band europea dei Queen, per riportarci alle atmosfere live dell’album “Barcelona”, quando Freddie Mercury cantò con Montserrat Caballé in sole due occasioni: ad Ibiza e (appunto) a Barcellona. Precedono la performance “Queenforever” Stefano Frison e i Branco Selvaggio.
Stefano Frison è un cantautore che affonda le sue radici nella canzone d’autore italiana a nel rock-folk americano; narratore di esperienze personali, osservatore sensibile alle tematiche sociali, descrive la quotidianità e i costumi della società attraverso la lente deformante del sarcasmo e dell’ironia. Stefano ha suonato nelle principali manifestazioni valdostane (Aosta Classica e Saison Culturelle). Le sue canzoni si sono ritagliate spazi in prestigiosi Festival nazionali e hanno varcato il confine francese raccogliendo i consensi della critica (Festival nazionale della canzone d’autore di Teramo, Pistoia Blues, Festival Beat Mestre, Milano, Como, Albertville…). Ha aperto il concerto ad artisti nazionali ed internazionali tra i quali Ron, Massimo Bubola, I Mercanti di Liquore, Blackstone, O’ Connels…). Diplomato compositore e autore di musica leggera al Centro Europeo Toscolano è coautore delle musiche del brano “La Mia Valle” testo dedicato alla Valle d’Aosta scritto dal maestro Mogol. Ha collaborato con artisti locali e di diverse regioni italiane e recentemente ha scritto il brano “Mammadù, l’Inno dell’Associazione “Mammadù for Namibia” cantato dal coro di canto leggero dell’istituto musicale di Aosta e arrangiato dall’Orchestranike. Inoltre, ha inciso i cd “Bacchus” e “Stefano Frison in concerto alla Saison Culturelle” e il 28 maggio 2013 è uscito il nuovo cd prodotto da Momo Riva presso il TdEstudio (TdEproductionZ).
Capostipite dei gruppi country-rock italiani, cavalcando la musica che lo vede dal 1978 interprete indiscusso e partecipe di molteplici incisioni ed eventi al fianco di varie country rock band americane, Ricky Mantoan presenta il nuovo cd “Ridin’ Again”, già in distribuzione, realizzato con brani interamente composti ed arrangiati dal Branco Selvaggio. Il gruppo, nella rinnovata formazione, ruota intorno alla pedal-steel guitar di Ricky ed alle parti vocali e strumentali sulle quali il nuovo repertorio si articola, utilizzando strumenti autentici e originali, nel rispetto delle molteplici identità della musica country americana tipica delle varie aree geografiche di questo grande paese. Tutto ciò ha fatto sì che il Branco possa essere considerato in Italia come il naturale continuatore ed erede di questo affascinante messaggio musicale ed umano.
La giornata del 1° maggio è ad ingresso libero, mentre i biglietti per Francesco de Gregori, Modena City Ramblers, Queen Mania & Katia Ricciarelli costano rispettivamente 23, 13 e 15 euro (più diritti di prevendita). L’abbonamento completo costa 40 euro e i biglietti si possono acquistare attraverso il circuito TicketOne, sul sito www.ticketone.it/.
I concerti si svolgeranno nel Palatenda in Zona Verney a Tavagnasco (To) dalle ore 21.
E’ disponibile il servizio NAVETTA AUTOBUS AR da Torino per Tavagnasco Rock – Info: 335/82.33.635
Informazioni al pubblico: Associazione Spazio Futuro
www.tavagnascorock.com tavarock@teletu.it infoline: 345 6195860
Prevendite: Ecco le modalità:
Online: già attiva la vendita su ticketone www.ticketone.it
Bonifico Bancario: Iban IT48W02008 31040 000002460908 Associazione Spazio Futuro, Unicredit Settimo Vittone indicando Nome e Cognome, data del concerto e numero biglietti acquistati
Prevendite fisiche:
Aosta: Musica e Ricordi 016540086, Café Girrès, Via Clavalité
Biella: Paper Moon 0154053395
Ivrea: Discoccasione 012548415
- La Galleria del Libro 0125641212
Castellamonte: Pat Record 0124513748
Tavagnasco: Bar Madagascar, Tabaccheria
Quincinetto: Gelateria “Il Golosone”
Settimo Vittone: Tabaccheria “La Censa” 0125659029
NAVETTA AUTOBUS AR da Torino per Tavagnasco Rock – Info: 335/82.33.635
Prezzi (compresi di prevendita)
Venerdì 1 Maggio: Gratuito
Sabato 2 Maggio FRANCESCO DE GREGORI
Intero prevendita: 25 euro
Ridotto prevendita minorenni: 23 euro
Venerdì 8 Maggio MODENA CITY RAMBLERS
Intero prevendita: 15 euro
Ridotto prevendita minorenni: 13 euro
Sabato 9 Maggio: QUEENMANIA e KATIA RICCIARELLI
Intero prevendita 17 euro
Ridotto prevendita minorenni: 15 euro
ABBONAMENTO UNICO PER TUTTE LE SERATE :
Intero 40 euro
Ridotto minorenni 37 euro
INFOLINE 3456195860 tavarock@teletu.it
BIOGRAFIE GRUPPI EMERGENTI
BASSA FREQUENZA
Sono diverse le esperienze musicali ed artistiche che hanno portato, nel corso di questi anni, alla nascita del progetto BASSA FREQUENZA. Il progetto nasce dalla volontà di 2 fratelli NOISE (Voce) ed SK(Programmazioni, Synth, Basso) che nel 1996, reduci da diverse esperienze nell’ambito rock canavesano,dopo una collaborazione con un percussionista senegalese nipote del grande percussionista DOU DOU N’DIAYE ROSE (vedi REAL WORLD) e dopo aver avuto la possibilità di aprire il concerto dei SUBSONICA presso la facoltà di architettura di Torino (MAC48) ormai completamente travolti dalla ricerca sul ritmo e su tutte le sue infinite varianti decidono di mettersi in proprio: nasce così il progetto Bassa Frequenza. Una volta trasferitisi definitivamente a Torino, riescono ad allestire uno studio casalingo che consentirà ad SK di cimentarsi con l’utilizzo di alcuni nuovi software di registrazione e di editing musicale e di iniziare a suonare, oltre al basso, anche le tastiere, i synth e a gestire le programmazioni. La miscela musicale che si crea, stupisce gli stessi autori ed intuiscono che, anche se apparentemente lontani, il mondo della Dance e quello del Rock, passando entrambi attraverso il ritmo, possono avere tanti inaspettati punti in comune. All’inizio del 2001 i Bassa Frequenza entrano a far parte della DDE RECORDS, dove SK, in qualità di solista, ha la possibilità di pubblicare, sul mercato internazionale, diversi dischi dance e remix (Sk vs Mollo “Rave-o-lution”; Sk vs Jazzy Traxx “La Musica”; Divine Dance Experience “Ariot”; “Baila Sk rmx” in Mollo “Baila”; “Black out” in Brush vs Di Carlo), nonché di collaborare con diversi dj e musicisti italiani (Di Carlo, Brush, etc.). Terminata l’esperienza DDE RECORDS, causa l’esplicita incompatibilità con alcune regole imposte dal mondo della discografia, nel 2002 i Bassa Frequenza decidono di appoggiare la causa di AUDIOCOOP PIEMONTE che si impegna a promuovere la musica indipendente. Grazie a questa collaborazione, dopo aver pubblicato diversi brani su diverse compilation (vedi Incatramate note n°1-2-3), hanno la possibilità di partecipare al MEI di Faenza con lo stand di Audiocoop e di esibirsi su uno dei palchi di questa prestigiosa manifestazione. La loro musica viene notata da alcuni organizzatori del Montecarlo Rock Festival che decidono di avere i B.F. come ospiti d’onore alla serata finale del festival che si è tenuta il 24 gennaio del 2004 all’auditorium Ranieri di Montecarlo davanti ad una commissione tecnica composta dal rocker tedesco Thomas Perry, Herman Rarebell (batterista degli Scorpions), Awana Gana in qualità di direttore artistico, Anthony Waller (regista), Giancarlo Passarella ed altri esponenti dei mass media, associazioni di gruppi ed etichette rock come Ululati dall’Underground.Avendo deliberatamente scelto l’auto-produzione e ormai liberi da qualunque vincolo che ne potesse imbrigliare le scelte artistiche, i BF si sono, da allora, dedicati alla produzione ed alla composizione musicale a 360° cercando di sfruttare tutte le possibilità offerte dal web e dalla comunicazione (interagendo per esempio anche con il teatro vd. Digital Box).La voglia di mettersi in discussione e la volontà esplicita di non dover a tutti i costi apparire, cercando di privilegiare invece la qualità, ha consentito ai Bassa Frequenza di prendersi il tempo necessario per poter valutare che cosa voler comunicare e attraverso quali sonorità.Col passare degli anni però, inevitabilmente, la voglia di tornare a condividere con gli altri il frutto di questo lavoro, ha spinto Noise ed Sk a voler tornare a suonare dal vivo. La volontà di avvalersi di altri musicisti per l’implementazione del live, spinge i Bassa Frequenza, dopo un periodo di estenuanti ricerche, a collaborare con Lux alla chitarra (Luca Marchesini) e Sakko (Danilo Saccotelli) alla batteria (ex. BrainDamage, Extrema, ZeroToNone, Rock Siffredi, Kino, etc). L’avvicendarsi nel tempo di diversi collaboratori e forse anche la volontà sempre esplicita di riappropriansi sempre di più delle proprie radici, porta i BF a chiedere nel 2011 ad Alessandro Tioli di tornare a suonare insieme in qualità di batterista. Il suo entrare a far parte della line-up e l’inserimeto contemporaneo di Giancarlo Riccobono (ReversoBand, Amoniaka, etc) alla chitarra, sta portando i Bassa Frequenza a concentrarsi sulla loro attività live in contesti sempre diversi ed eterogenei.
DIFFERENT REALITY
Il gruppo si forma nell’autunno del 2012 con l’obbiettivo di portare sul panorama musicale una personale interpretazione dei propri, diversi (da questo il nome Different Reality) gusti e delle proprie passioni. Partecipa ai concorsi “Nole music Awards 2012” e “Musica dalle Aule” nel mese di giugno, arrivando alla finale di quest’ultimo e classificandosi al 4^posto. Dopo problemi interni avviene un cambio di cantanti nel mese di Febbraio 2013 con l’ingresso di Andrea alla voce. Nel mese di Aprile ha registrato la sua prima demo dal titolo “Frank” presso gli studi Rocklab. La prima esibizione con la nuova formazione è alla Società Operaia, per il concorso del “Nole Music Awards” al quale viene raggiunta la finale ed il secondo posto. Dieci giorni dopo alla prima esibizione, la band si esibisce per l’edizione del 2013 di Senza Etichetta arrivando poi in finale, con Alfredo Rapetto Mogol in arte Cheope tra la giuria. Su una selezione di circa 160 gruppi su territorio nazionale, i Different Reality si insidiano tra i 16 migliori, tra solisti e gruppi.
-Andrea Bruno (Voce) 17 anni Ciriè – Lorenzo Salvadego (Chitarra) 20 anni Ciriè – Alessandro Aimone Cat (Chitarra) 19 anni Ciriè – Samuel Napoli (Batteria) 18 anni Venaria Reale -Giovanni Pennisi (Basso, cori) 20 anni Cantoira
REBEL NOVA
I Rebel Nova nascono nell’estate 2009 quando il cantante chitarrista Giuseppe Arieta di Saint Vincent contatta il chitarrista Diego Joyeusaz, residente nella vicina Chatillon, al fine di dare vita ad un progetto musicale acustico che si ispiri alla tradizione folk-cantautorale italiana. I due cominciano a conoscersi dal punto di vista artistico eseguendo e riadattando per duo alcuni brani di cantautori come DeAndrè, Guccini, De Gregori o di bands come Modena City Ramblers e Bandabardò. Nell’estate 2011,dopo diversi concerti nei locali della zona, il gruppo decide di ampliare l’organico coinvolgendo nel progetto il percussionista Francesco Cirelli e il Bassista Jean Nigra.Il 2012 vede l’entrata nel gruppo del batterista Jano Giuliani. Con questo rimodernamento interno si consolida per i Rebel Nova l’idea di lavorare alla realizzazione di un album contenente esclusivamente pezzi propri da presentare al pubblico nella primavera del 2015. L’idea é quella di mescolare alla tradizione folk-occidentale i ritmi cadenzati e trascinanti del reggae, rifacendosi ed ispirandosi a quegli artisti che già in passato hanno battuto questi sentieri. E’ cosi che nasce “poche storie”, album d’esordio della band, presentato a marzo 2015, registrato presso il One Black Sock di Torino. In sala di registrazione 2 preziosi featuring arricchiscono il sound di alcuni degli 8 brani incisi: Vincent Boniface de L’Orage/ Abnoba/ toctoctoc/ trouveur valdotèn all’organetto e Stefi dei the well in tones come corista e voce femminile.
PSYCHOKILLER
“Gli PsychoKiller nascono nell’Aprile 2013. La band è composta da 3/4 di una precedente formazione, gli Hollywood Noise, gruppo che si è fatto conoscere nel panorama rock di Torino esibendosi, tra i più importanti, al Miscela Rock Festival IX e X, Reset Festival ed avendo condiviso il palco con artisti del calibro dei Vains of Jenna, Skiantos, Adam Bomb .
Gli PsychoKiller mischiano un’anima Rock n’ Roll e attitudine Punk uniti da un look che ricorda le atmosfere dei film horror in bianco e nero. Dopo i primi mesi passati a comporre ed a registrare la prima parte dell’album di debutto la nuova band si esibisce per la prima volta il 4 Ottobre 2013 al quale seguono altri live nei mesi successivi tra cui la partecipazione al GlamAttakk XV in apertura ai Fuck Knights (USA). Nel Febbraio 2014 gli PsychoKiller terminano le registrazioni di “Dead City Life”, la cui uscita avviene nel Maggio 2014. La band a Giugno registra il primo videoclip, presente su Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=7h3VNP2hq4w), e suona a Bresso (Mi) in apertura agli svedesi Bai Bang e a Mozzo (Bg) nel festival Glam Wire. A luglio partecipano all’Alliance Fest tenutasi a Torino e qualche giorno più tardi registrano il singolo Fight for your Rights. A settembre 2014 aprono il concerto Torinese di Adam Bomb e a Ottobre vengono scelti come opening act degli statunitensi Living Dead Lights. Il 2014 si conclude con un mini tour in Liguria e il 2015 si inizia con l’apertura del concerto vercellese dei Bulletrain (Swe). La band attualmente è anche attiva nella composizione del secondo album”.
FULMINI IN LINEA RETTA
“FULMINI IN LINEA RETTA” è una nutrita compagine di percussionisti di Aosta, di cui fanno parte gli educatori delle cooperative sociali ARC EN CIEL e SAVAL, alcuni musicisti dilettanti e le persone che frequentano il Centro Diurno di Aosta e Chatillon. Essi propongono un repertorio di brani evergreen rivisitati con uno strumentario etnico. Questo gruppo musicale fa parte di un progetto più ampio che ruota attorno al Centro Diurno di Aosta e che si pone l’obbiettivo di superare i pregiudizi nei confronti di chi soffre di disagio psichico. I “FULMINI” sono convinti che affrontare il problema della guarigione delle persone che soffrono di disturbi mentali è qualcosa che riguarda tutti e che ha a che fare con il modo di essere della società che ci circonda. I “FULMINI IN LINEA RETTA” si sono esibiti in diversi teatri , locali e in occasione di svariati eventi, tra cui: il teatro “Giacosa” di Aosta, “Hiroshima Mon Amour” di Torino, la “Maison Musique” di Rivoli, “L’Espace Populaire” di Aosta, il teatro del Castello di Rivoli, sul palco di piazza Castello a Torino, nel teatro del “Cecchi Point” di Torino, in occasione del festival delle “Psichiatric Band” di Tarquinia…
SKY RESIDENCE
Gli Sky Residence sono nati a Torino nel settembre 2013, il loro genere musicale è di ispirazione punk, pop punk, punk rock. I componenti fissi della band sono Alesina Massimo (lead guitar), Barbieri Daniele Denis (vocal, bass guitar),Rubino Enrico (vocal, rythm guitar). La band ha effettuato un discreto numero di eventi live, garantendo sempre un’ottima resa on stage, e la registrazione di un ep dal titolo “Non crolla” contenente sei brani inediti, nonostante i numerosi avvicendamenti di batteristi avvenuti nel breve arco di formazione ed attività. La band ha inoltre in fase di lavorazione e registrazione un cd che comprenderà, oltre ai sei brani già presenti nell’ep, ulteriori nuove tracce, per un totale di dieci inediti. Nella scaletta, oltre ai già citati inediti di composizione esclusiva della band, sono presenti cover e rifacimenti di hit italiane ed internazionali reinterpretate dalla formazione. Le attività live si completano di partecipazioni ad eventi indoor, outdoor e concorsi, fra cui la partecipazione come gruppo di apertura alla data torinese dei Punkreas, nota band del panorama punk italiano, avvenuta nell’anno 2014 presso l’Audiodrome di Moncalieri (TO).
LUCIANO DE BLASI E SUI GENERIS
Ironici, pungenti, scanzonati; Luciano De Blasi e i Sui Generis sono così, pronti a far crollare qualsiasi convinzione — e anche l’edificio metaforico che fa da cornice a ogni canzone del loro nuovo lavoro, “Il Palazzo”.
Nel 2015 Luciano De Blasi e i Sui Generis danno il benvenuto al loro nuovo concept-album, “Il Palazzo”. Registrato e mixato al MeatBeat Studio di Sarre (Aosta) da Raffaele “Neda” D’Anello e masterizzato al G-Effect Mastering Studio di Torino da Gianluca Patrito, l’album è stato immaginato e scritto da Luciano De Blasi, con la produzione artistica di Federico Malandrino. La dissacrante band dal sapore gipsyrock, fondata nel 2006 da Luciano De Blasi e Fabio Menegatti, accoglie un lavoro elaborato e intenso che parla dell’Italia con toni taglienti e allegorie irriverenti, paragonandola a un condominio marcio il cui destino è crollare miseramente nel meraviglioso mare da cui è circondato. D’altronde Luciano De Blasi e i Sui Generis l’Italia la conoscono bene: l’hanno girata tutta, dai pub ai teatri, durante gli innumerevoli concerti dei quali sono stati protagonisti durante gli anni. Il viaggio del gruppo, formatosi dalle ceneri di una cover band di Fabrizio De André, inizia nel 2007 con l’autoproduzione del disco Improvvisa e la registrazione del singolo Due gocce/Pescandoci per la Discograficamente di Luka Valentini nel 2008; nel 2009 una interessante svolta porta Luciano De Blasi e i Sui Generis alla messa in scena dello spettacolo teatrale “L’adulto”, con testi e musiche originali. Dal 2010 l’impronta pop-rock-swing della formazione si modifica, raggiungendo un sound più folk e gipsy ispirato alle melodie dei Gogol Bordello. I ritmi di chitarre acustiche, violino e cajon si sostituiscono alle note graffianti delle chitarre elettriche e raccontano di armonie folk, zingare, nomadi. E così viene intrapreso il percorso gipsy di Luciano De Blasi e i Sui Generis che tra le altre città li porta a suonare a Viareggio, Roma, Padova, Ferrara, Cuneo, Como, Asti, Imperia, San Remo. Queste tappe italiane e numerosi concerti a Torino (Partycillina, Reset Festival, Icecream Fest, Salone del Libro, eventi off MTVdays) fanno sì che la band produca il primo disco nel 2011, Contronatura (Sounday). Un altro spettacolo teatrale, “Lo Spaesato”, e numerose collaborazioni con altri artisti segnano lo sviluppo artistico di una band che non ha paura di dire — o meglio, cantare — le cose in faccia e non si nasconde dietro a falsità e frasi fatte.