“È pop sapiente quello dei Balthazar. Godibile e cantabile, leggero e profondo.” – Rockol.it
“I Balthazar ci consegnano una gradevole conferma. Ci voleva proprio, per iniziare l’autunno, una boccata d’ossigeno per chi sa ancora farsi sedurre da sonorità consuete rilette con un piglio originale, e per chi ama una musica che espira, capace di rivelarsi e farsi comprendere con calma.” – SentireAscoltare.com
“Una boccata di aria fresca… songwriting che delizierà gli amanti dell’oscurità e dell’intensità con melanconia e melodia.” – Q
“Songwriting piacevole e colto.” – Clash
Dopo il successo di Rats del 2012, i Balthazar tornano con un nuovo album, Thin Walls. Anticipato dai singoli Then What e Bunker, l’album, uscito il 31 marzo su Play It Again Sam, è stato co-prodotto dalla band belga assieme a Ben Hillier (Blur, Depeche Mode, Elbow) e Jason Cox (Massive Attack, Gorillaz) negli studi Yellow Fish di Lewes. Oltre ai due live di aprile, i Balthazar torneranno in Italia a luglio:
GIOVEDÌ 16 LUGLIO
CATANIA – ZANNE FESTIVAL
zannefestival.com Parco Gioeni, 95125 CT
Biglietto: 30 euro + d.p.
Prevendite
Maarten e Jinte si conoscono fin da adolescenti, quando erano soliti esibirsi come artisti di strada, a volte in competizione tra loro, fino a quando si sono resi conto che a volte “uno più uno fa tre”. La loro alleanza ritrovata li ha portati in un vortice di avventure musicali. Nella loro ricerca del pop perfetto, il duo ha fondato i Balthazar, pubblicando un album di debutto nel 2010 intitolato Applause. Ne è seguito un tour in Europa:
nel Regno Unito e in Francia come supporter dei DEUS, poi in Germania, Svizzera, Italia, Svezia, Norvegia e Danimarca.
Nel 2012 è stata la volta di Rats, un disco che ha saputo mettere in risalto l’amore dei Balthazar per le classiche produzioni pop.
“La maggior parte delle attuali produzioni pop non ha profondità. Abbiamo provato un approccio diverso” afferma Maarten che, come Jinte, ama cantautori magistrali come Leonard Cohen.
Ed ora Thin Walls. A differenza dei dischi precedenti, questo ultimo lavoro è stato scritto mentre il quintetto era in tour e le dieci tracce che compongono l’album sono le canzoni più spontanee mai scritte dalla band. Inoltre, questo è il primo disco non prodotto interamente dalla band stessa, bensì con l’aiuto di Ben Hillier (Blur, Depeche Mode, Elbow) e Jason Cox (Massive Attack, Gorillaz) negli studi Yellow Fish di Lewes, UK. Il primo singolo Then What – un racconto sull’amore disperato dove la propria felicità dipende dall’altro – stabilisce subito il tono del disco, le canzoni come piccoli affreschi di vita portano i Balthazar verso nuovi orizzonti.