Parco Nord Milano annuncia la 12° edizione del Festival della Biodiversità, la manifestazione nazionale sui temi della natura e della sostenibilità, nata nel 2007 per celebrare la varietà della vita sulla Terra, che si terrà dal 13 al 23 settembre 2018.Il Festival di quest’anno si ispira ai valori e agli intenti stabiliti dall’UE che ha proclamato il 2018 Anno europeo del Patrimonio Culturale ”La natura, dove il passato incontra il futuro”.
Gli undici giorni del Festival pongono all’attenzione del grande pubblico il tema della biodiversità come valore culturale in grado cioè di valorizzare quei luoghi, quei paesaggi e quei saperi che sono intrinsecamente legati alla natura e ai suoi cicli vitali o che, nella loro applicazione, ne preservano gli equilibri.
L’edizione dello scorso anno – ispirata all’ Anno Internazionale del Turismo Sostenibile – ha animato per 10 giorni una rassegna culturale ricca di oltre 100 eventi musicali, teatrali, cinematografici e gastronomici, incontri e laboratori di divulgazione scientifica, sul consumo critico e sul turismo a basso impatto ambientale.
Con oltre 1.500 gli iscritti agli eventi a numero chiuso, una media di 2.800 persone al giorno, per un totale di 30.000 presenze, il Festival della Biodiversità si è ormai radicato nella vita culturale milanese.
Il programma Il programma della dodicesima edizione ripropone al grande pubblico gli eventi più amati e diventati essenza stessa del Festival, oltre a nuove iniziative provenienti da tutta Italia che, partecipando ad un Concorso pubblico di idee, sono state capaci di coniugare al meglio il tema dell’anno.
L’evento di apertura si svolgerà il 13 settembre nella splendida cornice di Villa Torretta. Oltre a presentare alcuni protagonisti di questa edizione l’incontro vuole soffermarsi sul tema: Cosa è il Patrimonio? Attorno a questa parola bellissima e carica di senso si inizia una riflessione che ne sveli le origini a partire dalla saggezza greca, per poi proiettarla nel presente attuale (sostenibilità) e nel futuro (eredità). Sono invitati il filosofo Mauro Bonazzi, l’urbanista Paolo Pileri, la sociologa del turismo Matilde Ferretto, la biologa Annastella Gambini, l’agronomo Stefano Bocchi, oltre al direttore del Parco Riccardo Gini e al presidente Roberto Cornelli.
Tra gli appuntamenti musicali torna “Fino alla fine della notte” lo speciale sleeping concert a cura del complesso Enten Hitti, che mira a far addormentare il pubblico rigorosamente nel saccoapelo, in un concerto che prosegue fino al mattino; tornano anche Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone (ex Banda Osiris), capaci di far suonare le verdure, con “Domesticazione di storie e di cervi” in anteprima nazionale e O’ Thiasos TeatroNatura con “Nel vivo” serenate, lamenti e altri canti dell’anima in ambienti naturali di e con Camilla Dell’agnola e Valentina Turrini.
Tra le novità “E cantan la cicale” concerto di Coro Ingrato, canti popolari, suoni e parole del lavoro nelle risaie della pianura lombarda; “Zingareska” di e con Elena Cherkasova, Anastasia Cherkasova e Paolo Mari, un viaggio nelle musiche nomadi dell’est europeo, della cultura russa e della tradizione italiana alternati a balli ungheresi e il rondò alla turca; “Sweet sweat” progetto di Crossway music di e con Daniela Fiorentino (clarinetto) e Fabio Bagnato (chitarre e voce) e C’era una volta spettacolo di danza con 15 danzatori a cura di Alomardanza.
Tra gli appuntamenti teatrali, in coerenza con il tema dell’anno vengono allestiti in luoghi particolari, per valorizzare beni e ruderi del patrimonio culturale del Parco. Apre il festival nello scenario avveniristico di Oxy.gen “Noi Robot” della Compagnia Arditodesio – Jet Propulsion Theatre di Trento, ispirato all’Uomo Bicentenario di Isaac Asimov. Al Teatrino Breda, un tempo carroponte di scorie degli altiforni, quattro spettacoli da non perdere: “Alberi. Canto per uomini foglie e radici” con Erica Boschiero, Vasco Mirandola e Enrico Milani al violoncello, dove un attore e una cantautrice propongono un viaggio poetico per incontrare…chi è ben piantato a terra e sa guardare il mondo dall’alto; “Io sono il mio lavoro- storie di uomini e di vini”, un grande affresco della storia d’Italia, dagli anni ’30 ad oggi, visto attraverso gli occhi di chi lavora la terra di e con Pino Petruzzelli; “Groppi d’amore nella scuraglia”, tratto dalla saga comica e poetica di Scatorchio con la regia di Emanuele Arrigazzi; “Il Giardino segreto” di Casa degli Alfieri, nuova versione dello spettacolo creato da Pia Pera e Lorenza Zambon dal romanzo di F. H. Burnett.
In prima assoluta per il Festival viene aperto eccezionalmente il Bunker dell’Aeroporto, tra Bresso e Milano, con “Soldato mulo va alla guerra” di Teatro degli Acerbi. Il Lago di Niguarda offre la cornice a “Canto clandestino”, rito civile partecipato con oltre 25 performer diretti da Gigi Gherzi; commovente e originale lo spettacolo tra le verdure dell’OrtoComune di Niguarda “Non giocate con la terra”, performance teatrale e di arte partecipata di e con Gianni Manfredini e Maurizio De Rosa, capaci di coinvolgere un pubblico di ogni età partendo da un blocco di argilla in continua trasformazione.
Infine, sotto l’ombra del bagolaro centenario, tra teatro e cena letteraria l’attrice piemontese Mariella Fabbris presenta “Cibo angelico” (liberamente ispirato al libro “i volatili del Beato Angelico” di Tabucchi) e “Il salto dell’acciuga”.
Il teatro per bambini e ragazzi propone spettacoli che vertono sulle “fiabe itineranti nel bosco”, come espressioni del patrimonio culturale e del nostro immaginario: Cappuccetto rosso, nella originale reinterpretazione del Teatro Pandemonium (“Che parco matto che hai… per giocarci meglio!); Le Mille e una notte, con il racconto il Principe Ahmed e la fata Pariban, in versione “tappeto volante” a cura del Teatro della Cooperativa e La palla di cristallo, fiaba dei Fratelli Grimm animata da pupe di lana con un’ ambientazione semplice fatta di teli colorati e musiche dal vivo, a cura del Centro Studi Politeama Artiterapie.
Spazio anche alla Land art. A seguito del bando di concorso biennale Arte in Balossa promosso da Casa Testori, vengono realizzate e inaugurate in occasione del Festival due opere d’arte nella natura, vincitrici ex-aequo del concorso: il Prono di Alessandro Pongan e le colonne Idrante Ionico di Francesco Garbelli.
Una delle novità più attese di questa edizione è il trasferimento della rassegna cinematografica solitamente ospitata al MIC – Museo Interattivo del Cinema, ora in ristrutturazione, nella natura dei prati della Cascina. Grazie allo speciale Cinemobile, il furgone FIAT 618 del 1936 con cui si facevano le proiezioni nelle piazze dei paesi sprovvisti di sale cinematografiche, viene proposta una retrospettiva del maestro Ermanno Olmi con i film più vicini al sentire della natura (L’Albero degli zoccoli, Il Fiume, Terra Madre! e I Cento Chiodi), oltre ad una speciale notte dedicata al regista ungherese Béla Tarr e alla sua opera estrema Satantango, con scene in tempo reale e una durata complessiva di oltre sette ore. Gli appuntamenti cinematografici del Festival fanno parte della prima edizione della Milano Movie Week, una nuova iniziativa promossa e coordinata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura, dedicata alla Settima Arte e pensata per valorizzare il mondo del cinema e dell’audiovisivo attraverso tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, dalla formazione alla fruizione e alle attività ad essa collegate.
Il Festival propone anche alcune mostre a partire dalla nuova edizione di Ritorno al Giurassico – può contenere tracce di dinosauri – aperta con grande successo di pubblico a marzo, con animali vivi, reperti naturalistici, realtà aumentata che presenta una nuova sezione dedicata ad esperimenti di robotica e giochi in 3D; parallelamente trovano spazio nell’ambito della Cascina la mostra didattica Riso Coltura Lomellina, la mostra multimediale Custodi della Biodiversità a cura di Parco Lura – cooperativa sociale Koinè, la mostra fotografica sul Bialowieza National Park e la mostra collettiva di quadri del Circolo Il Sestante.
Convegni e incontri: Per quanto concerne convegni e incontri, oltre alla conferenza di apertura Ma cos’è il Patrimonio (13/9), sono previsti altri momenti di approfondimento, ma sempre con un registro divulgativo e con degustazione o aperitivo finale: Riso Coltura Lomellina, sulla salvaguardia partecipata e inclusiva dell’agrobiodiversità (15/9); i Granai della Memoria, sulle coltivazioni di cereali antichi e dei Presidi di Slow Food (17/9); Parchi, patrimonio di natura selvaggia e cultura europea – il Bialowieza National Park (20/9); In cammino: alla riscoperta del nostro patrimonio culturale storico e rurale (21/9).
Laboratori per bambini e famiglie: Laboratori per bambini e famiglie: moltissimi sono gli appuntamenti per i bambini e le famiglie. Imperdibili i due appuntamenti dentro ai mercati QB Quanto Basta con il Laboratorio Campionato Mondiale delle Trottole, in collaborazione con l’associazione artigiana Il Tarlo e l’installazione di una pista di circa 10 mt di lunghezza e con il Laboratorio di aquiloni, in collaborazione con Edoardo Borghetti, giramondo del vento, aquilonista di fama internazionale.
Alla Cascina Centro Parco grazie al Museo Bì (Ass. Museo del Giocattolo, biblioteca di Cormano e Teatro del Buratto) vengono proposte letture animate, laboratori creativi e improvvisazioni teatrali sul tema del “cavallo a dondolo”, giocattolo onnipresente in tutte le culture europee . Tra le attività di cammino, sarà presente anche il simpatico Zio Buio che insegna ai bambini come camminare correttamente.
La mostra Ritorno al Giurassico propone ogni week-end lo speciale laboratorio di robotica dove i bambini (dai 6 anni) potranno cimentarsi nella creazione di un DinoRobot con i mattoncini Lego a cui potranno “dare vita” seguendo le istruzioni degli operatori che li aiuteranno nella programmazione.
L’OrtoComune di Niguarda si anima durante i week end: un incontro con arnia didattica per avvicinare i bambini al mondo delle api; un laboratorio a cura di Spazio Culturale MYG con letture che toccano le domande fondamentali di ogni essere umano (chi siamo noi? di cosa siamo fatti? e di cosa abbiamo bisogno?) le cui risposte dei bambini saranno racchiuse in un libro illustrato; OrtaggiAnimati, un laboratorio per provare a dare voce e vita agli ortaggi dell’orto utilizzando la tecnica cinematografica della stop-motion e Cromagica Natura, un viaggio nei colori che la natura ci offre, entrambi a cura di Alice Vercesi in collaborazione con Associazione Unza.
Corsi per adulti: A grande richiesta, sulla scia dell’alto gradimento della scorsa edizione, vengono proposti su prenotazione speciali corsi per adulti, di uno o due incontri, ciascuno della durata di alcune ore per imparare a “maneggiare” alcune tecniche interpretative della realtà naturale che ci circonda: corso di cucina letteraria a cura di Marzia Riva de La taverna degli Arna, diversi corsi di acquarello botanico a cura di Stefania Favaro, Silvana Scaramelli e Elisabeth Aro, due lezioni-incontro sulla botanica cognitiva con Marco Siliprandi, un workshop sull’allevamento delle farfalle con Federica Gioli, un corso di entomologia sugli insetti impollinatori di Paolo Fontana, un corso Nordik Walking e di attività di recupero della camminata naturale a cura dell’Ass. Camminando.
Non mancheranno in questo Festival gli Aperitivi sostenibili e gli aperitivi culturali. Ogni venerdì, sabato e domenica il ristorante Mon Amour di Aromi a tutto Campo e il chiosco Sun Strac, sulle rive del Lago Niguarda, propongono happy hour vegetariani e a chilometro 0, a tema sostenibilità. Il programma degli aperitivi culturali prevede quello con la biologa nutrizionista Anna Villarini (“Prevenire in cucina mangiando con gusto”), con la paleontologa Paola D’Agostino(“Dinosauri dalla A alla Z”), con il noto barman Cristian Camnasio del Daiquiri Bar (“Il vermut: le origini antichissime di un vino pregiato”) che preparerà speciali cocktails in collaborazione con Slow Food e quello con Rosi Donniacuo con prodotti dalle Terre della Via Francigena.
Tra gli eventi gastronomici da non perdere si segnala anche i già citati Risotto Giallo Milano dello chef Angelo Nasta del Vico della Torretta, il Riso Coltura Lomellina al termine dell’omonimo incontro e l’aperitivo Granai della Memoria, a cura dei presidi di Slow Food.
Particolare rilevanza assumono per questa edizione del Festival le camminate a diverse ore del giorno e della notte, le visite guidate e i bike tour.
Per i più piccoli, con ritrovo alla Cascina Centro Parco, vengono riproposte le due camminate fantastiche, ormai un classico del festival: “Ragliare alla luna”, dove i bambini a dorso d’asino possono sussurrare i loro desideri all’astro argenteo, con coop. soc. A Passo d’Asino e la “Pipistrellata”, alla scoperta delle abitudini di questo straordinario mammifero volante, con coop. soc. Koinè. Ritornano al festival inoltre la camminata filosofica di Andrée Bella (“Tra visibile e invisibile”) – anche in versione per famiglie condotta dalla psicanalista Michela Elsa Pozzi; e la camminata gotica di Jennifer Radulovic (“Barbarossa, le battaglie, le conquiste, gli amori”).
Ma non finisce qui: ecco che Egle Varisco ci propone una camminata d’arte (“Zoom: dal parco al quadro”) tra paesaggi nelle vedute dei quadri e scorci nella natura; e Rosita Mariani uno speciale cammino nei boschi con il proprio corpo, tra danza, gesti e respiro (“Il tempo dell’Albero”). Inoltre, vengono proposti gli speciali itinerari con le Audioguide di paesaggio (“Memorie di ferro” e “La foresta sopra la Fabbrica”), grazie alle guide di Ecomuseo Urbano di Milano Nord e ai Volontari Arancioni: un modo nuovo e coinvolgente per scoprire il parco e il suo passato recente e remoto. In questo filone rientra anche la corsa Run&Life (10 km a favore di Attive Come Prima olus) che prevede 2 km di camminata a piedi nudi, le camminate di nordik walking con Ass. Camminando e il bike tour con visita guidata a Villa Torretta, alla Manifattura Tabacchi – Museo interattivo del Cinema e Villa Lonati.
Non possono mancare, infine, i mercatini. Nei week end la Cascina si anima con le bancarelle delle Associazioni della Consulta del Parco Nord, oltre a numerose altre di commercio equo e solidale, di progetti di solidarietà sociale, di creatività, di riciclo e recupero. Non mancano gli stand di street food con la birra artigianale, il gelato naturale e la carne di qualità. Di domenica si aggiungono i banchi agroalimentari del Mercato QB Quanto Basta dal produttore al consumatore – selezionati da Slow Food. Novità di questa edizione però è il Mercatino delle piccole Pulci, dove i bambini scambiano e vendono i loro giocattoli non più utilizzati.
Il programma definitivo del Festival sarà pubblicato sul sito www.festivalbiodiversita.it a partire da inizio settembre 2018
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I luoghi del Festival continuano a intrecciarsi ai luoghi della cultura del Parco: la Cascina Centro Parco, sede operativa del Parco e suo cuore pulsante al suo interno si anima durante il week end con la maggior parte delle attività programmate; sotto il porticato, il ristorante vegetariano Mon Amour si alterna nell’accoglienza ecosostenibile dei visitatori con il ristorante Cose Buone (carni di qualità), il birrificio artigianale AR Brewing e la gelateria Gelato Naturale. Nel complesso della Cascina è possibile visitare anche la Casa del Parco – Museo multimediale con le innovative Audioguide e la mostra.
Altri luoghi del Parco, in coerenza con il tema del festival, ospitano eventi: i Bunker Breda, costruiti in cemento armato nel 1942 e allestiti in collaborazione con Ecomuseo Urbano Metropolitano di Milano Nord; Il Teatrino BREDA costruito su un carroponte ed ora ricoperto di glicine ; l’OrtoComune di Niguarda, area oggi riqualificata con un grande orto-giardino comunitario per favorire l’orticoltura urbana; Oxy.gen, il padiglione multimediale “galleggiante” dedicato al Respiro della Scienza; Villa Torretta gioiello cinquecentesco dove si svolge la giornata inaugurale del festival, il Parco Balossa, l’ultima area agricola presente nel Nord Milano al centro di una reinterpretazione attraverso la land art e il nuovo Lago Niguarda, alle cui rive, tra giochi d’acqua e musica dal vivo, ha aperto il Sun Strac Bar, chiosco interamente ecosostenibile costruito all’interno di una passerella ciclopedonale.
Poco fuori dal Parco ma in continuità con esso aderiscono al festival con una programmazione attenta alla divulgazione naturalistica il Museo Botanico Aurelia Josz e le serre di Villa Lonati – progetto Comunemente Verde – entrambi del Comune di Milano Settore Verde e Agricoltura.
“Il festival si è affermato nel tempo come un evento culturale di qualità” conclude Roberto Cornelli Presidente del Parco Nord Milano “diventando una delle iniziative di riferimento sulla biodiversità e conquistando il primato di osservatorio metropolitano sullo stato di sensibilizzazione e di educazione ambientale”.
“Attraverso le molteplici iniziative” dice Riccardo Gini Direttore del parco Nord Milano e Presidente del Comitato Scientifico del Festival “vogliamo far riscoprire il ruolo delle aree protette come patrimonio culturale in continua evoluzione, da conservare e trasmettere ai giovani e alle generazioni future”.
I partner del festival. Il Festival è reso possibile grazie ad un largo partenariato di Enti pubblici e privati riuniti in un Comitato Promotore: oltre al Parco Nord Milano sono attivi Regione Lombardia, ERSAF, Comune di Milano e tutti i Comuni soci del Parco, la Città Metropolitana di Milano, la Fondazione Cineteca Italiana, Zambon Group, Slow Food, e la Consulta delle numerose associazioni territoriali. Main Sponsor E.On Energia.
Il Comitato Scientifico, presieduto da Riccardo Gini Direttore del Parco Nord Milano è interdisciplinare ed è composto da docenti delle più importanti Università milanesi: Stefano Bocchi dell’Università Statale, Annastella Gambini, Matilde Ferretto e Nunzia Borrelli dell’Università di Milano-Bicocca, Paolo Pileri del Politecnico di Milano.
Il Comitato di Direzione Artistica, coordinato da Tomaso Colombo del Parco Nord Milano, vede la partecipazione di Matteo Pavesi – direttore di Fondazione Cineteca Italiana, Davide dall’Ombra – direttore di Casa Testori e Lorenza Zambon – autrice e attrice di Casa degli Alfieri.