Dioscoride-De Materia Medica – sec.VI |
Con una mostra di antichi codici, riccamente miniati, e di rari testi a stampa,
fra VI e XVIII secolo, la Biblioteca Nazionale di Napoli , rende omaggio a una
storia, quella della medicina, che ha visto la sua origine nella cultura del
bacino del Mediterraneo, vero e proprio crocevia di civiltà e progresso
scientifico.
Aprono la mostra eccezionali testimonianze della nascita
della scienza medica: la bella edizione veneziana, in greco, dell’opera completa
di Ippocrate, che segue di un solo anno l’editio princeps in lingua latina,
stampata a Roma nel 1525, l’apporto fondamentale dell’antica botanica con le
opere di Teofrasto e soprattutto dal celebre Dioscoride napoletano, splendido
erbario illustrato risalente al VI-VII secolo. Appartiene al XIV secolo invece
il manoscritto riccamente miniato contenente il commento di Galeno agli Aforismi
di Ippocrate in cui il medico viene raffigurato sia di fronte al malato, sia
come docente della materia.
La mostra rientra nella rassegna culturale
“Segni: arte, cura e pensiero”, ideata e organizzata dalla Fondazione Premio
Napoli e dall’Istituto SDN di Ricerca e Diagnostica, allo scopo di confrontare
ed integrare contributi scientifici e saperi diversi, e documenta tutte le
principali tappe dell’arte medica in quattro sezioni espositive: dalle pratiche
arcaiche dei medici stregoni alla piena affermazione dell’insegnamento
ippocratico, dalle credenze medievali ai grandi progressi compiuti dalla Scuola
medica salernitana, punto di intersezione della cultura scientifica ebraica,
araba, greca, fino alle radicali innovazioni verificatesi nel corso del
Cinquecento e del Seicento, in cui la sperimentazione aveva trovato spazio nelle
nuove Accademie scientifiche, raggiungendo il suo apogeo nel secolo XVIII,
momento in cui la scienza medica può avvalersi di nuove tecniche per le
osservazioni e di più moderne metodologie.
A testimoniare oltre dieci secoli
di storia sono stati scelti alcuni tra i materiali più qualificanti conservati
presso la Biblioteca.
Gli erbari maguntini del 1484 e del 1485 e l’Hortus
sanitatis del 1491, in lingua latina. Di quest’ultimo la Biblioteca Nazionale
possiede un raro esemplare, adorno da una serie di xilografie acquerellate che
non si limitano alla illustrazione delle piante ma rimandano alle loro proprietà
e alle loro caratteristiche.
La storia della rappresentazione del corpo umano
ha come correnti termini di riferimento – prima di Vesalio – le tavole del
Fasciculo sanitatis di Johannes de Ketham ritenuto il più importante prontuario
medico del XV secolo. Le tavole che corredano il volume, pubblicato per la prima
volta a Venezia nel 1491, sono considerate correnti termini di riferimento per
la storia della rappresentazione del corpo umano prima di Andrea Vesalio.
A
Johannes van Heeck medico si può far risalire un codice proveniente dalla
Biblioteca dei principi Albani nella quale erano confluiti i manoscritti degli
accademici lincei. Ad illustrare i testi medici un originale apparato
iconografico con puntuali raffigurazioni anatomiche del corpo umano, compreso il
cranio e una minuziosa riproduzione dell’occhio.
In mostra altre preziose
testimonianze del ruolo che Napoli ebbe nella cultura scientifica a partire
dall’Accademia degli Investiganti, fondata nel 1649 dal medico Tommaso Cornelio
e per tutto il XVIII secolo, quando medici-filosofi saranno in contatto con le
grandi istituzioni universitarie e accademiche di Londra e Parigi. Della loro
attività la Biblioteca conserva preziose testimonianze a stampa e manoscritte,
come i taccuini medici di Domenico Cirillo sopravvissuti alle tragiche vicende
del 1799. Lezioni universitarie, consulti clinici e corrispondenze di Domenico
Cotugno segnano il passaggio alla medicina del nuovo secolo.
MIBACT-
Biblioteca Nazionale Napoli
Premio Napoli
SDN Istituto di Ricerca
Diagnostica e Nucleare
Rassegna “Segni: arte, cura e pensiero”,
De
humani corporis fabrica
Testi e immagini di medicina
dal VI al XVIII
secolo
mostra iconografica-bibliografica
BIBLIOTECA NAZIONALE DI
NAPOLI
6 marzo-10 Aprile 2015
ingresso libero
feriali ore
9,00-17,30
sabato ore 9,00-13,00