Ormai hanno dieci anni suonati. Gli ultimi cinque trascorsi in perenne tournée neiteatri e nelle piazze di tutta Italia. Apolidi, privi di una vita sociale,sentimentale e specialmente sessuale, per ridare slancio e vigore al lorospento ménage a cinque, calano il jolly. Anzi calano la ZIP. OBLIVION.ZIP, l’archivio portatile ecompresso degli Oblivion ma con un nuovo “sestoincomodo”: il pubblico. Da fastidio tollerato a malapena (quando ride eapplaude contaminando i mirabili sketch dei cinque artisti) a vera e propria risorsadello show. Ogni spettatore a inizio spettacolo sarà invitato, infatti, alasciare il nome del suo cantante preferito in mano al temibilequintetto. E l’imprevedibilità diverrà spettacolo. Grazie ad un’infernaleestrazione sotto gli occhi di centinaia di testimoni, i cinque madrigalisticialtroni metteranno mano a tutto il loro sconfinato repertorio combinando perle feste i big della canzone italiana e internazionale. Uno spettacolo semprediverso e una scaletta che si rinnova e si compone a ogni replica secondo igusti e i suggerimenti del pubblico. Un’improvvisazione sempre nuova tra musicae teatro dove cade per la prima volta la quarta parete e il rapportocol pubblico diventa finalmente fisico. Non più solo luci e suoni, ma, finalmente,anche odori.
Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda eFabio Vagnarelliovvero gli Oblivion, i cinque miracolati dallabanda larga, i cinque punti del governo del cantare, i cinque anelli delleobliviadi, i cinque gradi di separazione fra Tito Schipa e Fabri Fibra, icinque madrigalisti post-moderni.
Gli Oblivion si incontrano nel2003 a Bologna dove iniziano a frequentare (ma solo virtualmente!) una serie dimaestri eccellenti come il Quartetto Cetra, Rodolfo de Angelis, Giorgio Gaber,i Monty Phython fino a creare un loro stile originale che mescola modernità etradizione, vintage e attualità.
Trascorrono sette anni intensispesi nel teatro di rivista e nei musical, poi nel 2009 diventano notissimi algrande pubblico grazie al loro video su YouTube “I Promessi Sposi in 10 minuti”, geniale micro-musical visto ad oggida più di tre milioni di utenti.
Da quel momento iniziano un lungotour teatrale con lo spettacolo “OblivionShow” per la regia di Gioele Dix, in co-produzione con il Teatro Stabiledel Friuli Venezia-Giulia.
La TV “orizzontale” di Internetspinge subito il teatro ad accogliere nel modo migliore il loro spettacolo,grazie anche alla divertita ma rigorosa regia di Gioele Dix: due stagionidi tour e oltre 200 repliche nei più importanti teatri e città italiane.
Il teatro chiama poi la TV:debuttano sul piccolo schermo a “Parla con me” di Serena Dandini e segue poil’invito come ospiti fissi in cinque puntate di “Zelig” nel 2011.
Vero che la matrice sta nel sempre rimpiantoQuartetto Cetra, ma anche nei primi Gobbi; nei giochi visivi, nei doppi sensilessicali, c’è pure un po’ la lucida follia di Bergonzoni… Si ride alle spalledella cultura scolastica, da Dante a Pinocchio, con qualche battutaccia, ma gliaccoppiamenti poco giudiziosi tra Bach e Lady Gaga e alter relazionipericolose, sono spiritosi, come è estroso il pezzo della cronaca in diretta,tipo calcio, minuto per minuto, delle battaglie storiche. E al tutto vaaggiunta un’innata, cospicua dose di simpatia.” Maurizio Porro – Corriere della Sera –16 aprile 2013“
Ha l’eleganza del varietà vecchio stile, chemescola cabaret e café chantant, la formula che si sono inventati gli Oblivion,scatenato quintetto comico-vocale sulle orme del Quartetto Cetra. Capaci ormaidi andare ben oltre la misura breve del loro classico, quei “Promessi sposi ildieci minuti” che ha spopolato su YouTube. Lo dimostrano nel nuovo spettacolo,Oblivion Show 2.0-Il sussidiario. Un compendio di scanzonata ironia evirtuosismo vocale dove, diretti dalla regia discreta di Gioele Dix, gettanoricordi scolastici intoccabili, da Leopardi a Pascoli, alle battaglie diWaterloo e Troia, in un calderone pop insieme a Lady Gaga, Renato Zero,Bollywood e chi più ne ha più ne metta. Un’ora e mezzo di divertimento garbatoe intelligente, assai apprezzato dalla platea.” SimonaSpaventa – Repubblica – 12 aprile 2013“…
Gli exploit da mimo di Davide Calabrese, che firmai testi dello spettacolo, valgono poi da soli il prezzo del biglietto, cosìcome i virtuisismi alla chitarra di Lorenzo Scuda, autore delle musiche e luipure dei testi. Ma non sono da meno le performance recitative e canore di FabioVignarelli, l’ultimo arrivato nel gruppo (e anche il più giovane: 30 anni), ela grande padronanza recitativa e canora delle impeccabili Graziana Borciani eFrancesca Folloni, entrambe di origini reggiane e con solide basi ,che allespalle. Il tutto è confezionato sapientemente e gioiosamente dalla regia diGioele Dix, un motivo in più per segnarsi sull’agenda con la matita rossa unodele tante repliche in Giro per l’Italia e correre ad applaudire come meritanoquesti cangianti ed appassionanti Oblivion. Assolutamente da non perdere.” GiorgioViberti – La stampa.it – 8 novembre 2012
“Oblivion,una banda di ragazzi irresistibili.“…Ad uno ad uno gli Oblivion si rivelano inpalcoscenico gaudiosamente, alla luce della grande esperienza maturata nelmusical, ma anche grazie all’accurata regia di Gioele Dix. E amando la musica,quella italiana in particolare, la praticano a piene mani e ce la regalano daripensare. Nel panorama non sempre edificante della nuova comicità, davverobravi.” Rita Sala – IlMessaggero – 30 aprile 2011
Al Teatro Manzoni : dal 12 al 15 febbraio 2015Orari: feriali ore 20.45 – domenica ore15,30Biglietto: poltronissima € 28,00 – poltrona € 20,00 – giovani fino a 26 anni € 14,00