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ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI: GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI’ 19 A LUNEDI’
29
DICEMBRE
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco
calendario di
appuntamenti, per svelare le loro collezioni e
raccontare aspetti ed
episodi inediti e curiosi della storia della città,
anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le
diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate,
visite in lingua sono i
principali “strumenti” di questo racconto, che si
dispiega lungo millenni
di storia, dai primi utensili in pietra di uomini
vissuti 800.000 anni fa
ai prodotti dell’attuale distretto industriale,
dalla pittura alle varie
forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla
musica alle grandi epopee
politiche e civili.
Di seguito gli
appuntamenti in programma da venerdì 19 a lunedì
29
dicembre.
IN EVIDENZA
Musei aperti, con orario
festivo, venerdì 26 dicembre, giorno di Santo
Stefano. Oltre a visitare le
collezioni permanenti e le mostre temporanee,
i visitatori potranno
partecipare a numerose iniziative, rivolte sia agli
adulti che ai
bambini, e trascorrere questo giorno festivo all’insegna
dell’arte, della
storia e della creatività.
La chiusura è anticipata alle ore 14 la
vigilia di Natale, mercoledì 24
dicembre, per Museo Archeologico, Museo
Medievale, Collezioni Comunali
d’Arte e Museo della Musica.
Tutti i musei
rimarranno invece chiusi, come di consueto, a Natale.
PER I
BAMBINI
sabato 20 dicembre
ore 15.30: Museo della Musica – Strada
Maggiore 34
“Omoritmo” Spettacolo musicale con Lullo Mosso.
“Omo Ritmo” è
un bizzarro personaggio: suona il contrabbasso, canta e balla
il tip tap! Ci
condurrà in un viaggio musicale nel mondo del ritmo e della
musica nera dal
primo ‘900 ai giorni nostri, alla riscoperta dei più grandi
musicisit di
tutti i tempi: Louis Armstrong, Duke Ellington, Charlie
Parker, James
Brown, Jimi Hendrix, Bob Marley…
Prenotazione obbligatoria solo online su
www.museibologna.it/musica.
Si
richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente.
Ingresso:
€ 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica
ore
16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Nell’ambito del ciclo Al
Museo per gioco
“Amuleti e magia”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 11 anni,
a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e
ASTER s.r.l.
L’occasione per conoscere
e creare con le proprie mani gli amuleti, tra gli
oggetti più affascinanti
della civiltà e della religione egizia. Per
rendere più magico il
Natale, prepariamo degli amuleti da regalare ai
nostri famigliari e
amici.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757202, dalle ore 9 alle
15.
Ingresso: € 4,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto) fino
ad
esaurimento posti (max 20 ragazzi)
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore
16: Museo Medievale – via Manzoni 4
In occasione della mostra Giovanni da
Modena. Un pittore all’ombra di San
Petronio
“La bottega di Giovanni da
Modena. Rosso, giallo e blu…dai, provaci anche
tu!”
Per il ciclo “Il
Sabato dei ragazzi”, laboratorio per bambini da 3 a 7
anni, a cura di RTI
Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
domenica
21 dicembre
ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don
Minzoni 14
Per il ciclo Domenica al museo “Into the white”
Laboratorio per
bambini da 8 a 12 anni.
Può un artista dipingere solo con il bianco? Un
viaggio attraverso le opere
di Lawrence Carroll dove “perdersi” e scoprire
che il silenzio è pieno di
voci, che la poesia si annida nel quotidiano, che
l’umano si nasconde nelle
pieghe di una tela bianca. Ispirati dalla
poetica dell’artista i ragazzi
potranno ripercorrerne i processi creativi:
dal suo sguardo sulle “povere
cose”, ai gesti divenuti rituali, fino alla
magia del lavoro finale.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì
e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org
venerdì 26
dicembre
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara
123
“Trova il pacchetto!”
Caccia al tesoro per ragazzi dai 7 ai 12 anni.
Apertura straordinaria del
museo dalle 15 alle 18.
Al museo ci sono
una moltitudine di macchine: alcune corrono, altre
impastano… molte
impacchettano. Una caccia dove il tesoro, per una volta,
dovrà essere
incartato e non scartato.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro
le ore 13 di mercoledì 24
dicembre)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un
accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
sabato
27 dicembre
ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della
Beverara 123
“Come funziona?” Laboratorio per ragazzi dai 6 ai 12
anni.
Conoscere il funzionamento di oggetti di uso quotidiano e osservare
alcuni
fenomeni naturali presenti nella vita di tutti i giorni può
trasformarsi in
un viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi
della meccanica,
elettricità, ottica. Attraverso esperimenti semplici ma
significativi,
ribattezzati con nomi suggestivi e divertenti, il
laboratorio “Come
funziona?” si propone di fornire informazioni, curiosità
ed approfondimenti
sul mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la
voglia di conoscere e
capire.
Aiutati da un operatore e sollecitati dalla
loro curiosità, i partecipanti
potranno scoprire come funzionavano i
meccanismi nascosti nel “Tempio di
Erone”, come far funzionare una pila
con le mani, come non ustionarsi
immergendo la mano nell’acqua che bolle,
come gonfiare un palloncino senza
toccarlo e come ottenere una “colla
magica”.
Il filo conduttore degli esperimenti è la voglia di conoscere e
scoprire
cose nuove. Idee e ipotesi da verificare saranno più che ben
venute in
un’attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli
adulti)
presenti.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore
13 di mercoledì 24
dicembre)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un
accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
lunedì
29 dicembre
ore 8.30-13 e 14-18: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di
Bologna – via Don
Minzoni 14
Per il ciclo Sto al MAMbo per le
Feste
Mattine d’Arte al MAMbo per bambini da 5 a 12 anni. Un servizio
per i
genitori che lavorano.
Per le Feste, durante le vacanze
scolastiche, il Dipartimento educativo
MAMbo propone anche quest’anno
giornate d’arte dedicate a bambini e
ragazzi. Nuove e coinvolgenti
attività di laboratorio per vivere il museo
in modo creativo e
divertente.
I temi di lunedì 29 dicembre sono: “Diversamente bianco”
(mattina) e “Si va
in scena!” (pomeriggio).
In “Diversamente bianco”
le opere della Collezione Permanente del MAMbo
permetteranno ai bambini di
sperimentare inedite possibilità di utilizzare
il bianco, dalla superficie
pittorica alla tridimensionalità della tela.
“Si va in scena!” è
dedicato alle nature morte di Giorgio Morandi:
bottiglie, scatole,
ciotole e tazzine diventeranno le “attrici”
protagoniste di speciali
“teatri di oggetti”.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e
giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 15,00 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
Info: www.mambo-bologna.org
GLI
ALTRI APPUNTAMENTI
sabato 20 dicembre
ore 17: Museo Medievale
(Musée de l’Ohm) – via Manzoni 4
“Monumento ai Caduti”
Inaugurazione
della mostra di Francesco Di Tillo, a cura di
Carmen
Lorenzetti.
Francesco Di Tillo ritorna temporaneamente a
Bologna da San Paolo, dove
vive da qualche anno e dove dirige insieme
a due compagni di strada
brasiliani la Galleria d’arte Aurora.
Per il
Musée de l’Ohm l’artista ha operato seguendo un pensiero su cui sta
lavorando
da qualche tempo: il concetto di suicidio, e in particolare delle
persone che
si sono tolte la vita a causa di problemi di lavoro.
Ingresso
all’inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
domenica
21 dicembre
ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio –
Piazza Maggiore
6
“Stemmi e Cardinali Legati tra Medioevo e
Rinascimento”
Visita guidata a cura di Giancarlo Benevolo, Istituzione
Bologna Musei |
Area Arte antica.
La lettura degli stemmi della Sala
Urbana permette di fare luce su alcuni
cardinali legati che si
avvicendarono al governo di Bologna per Santa
Romana Chiesa. Il percorso
offre l’occasione per conoscere alcuni aspetti
dell’araldica ecclesiastica e
della storia bolognese nello stato papale.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00
intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore
11: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al
Museo per la Memoria di Ustica”
Una visita al luogo che l’artista francese
Christian Boltanski ha creato
per la città in ricordo delle vittime
della tragedia di Ustica.
Un’occasione per riflettere sulla memoria e
sull’identità di ciascuno di
noi, ripercorrendo le vicende della nostra
storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e
giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso
museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 14.30:
Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“La Chiesa di San Girolamo:
gloria e splendore del barocco bolognese”
Testimone intatto della
ricchezza del monastero soppresso in età
napoleonica, la Chiesa di San
Girolamo conserva il più importante ciclo di
pittura barocca bolognese
ancora nel luogo originario. Tra Cinque e
Seicento vennero chiamati
ad operarvi i più importanti pennelli della
città: Cesi, Pasinelli, i
Sirani, Gessi, Canuti e molti altri.
Visita guidata a cura di Associazione
Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio –
sera).
Appuntamento all’ingresso del cimitero. La visita si terrà anche in
caso di
maltempo.
Iniziativa rivolta esclusivamente ai soci
dell’Associazione Culturale
Didasco, con possibilità di associarsi al
momento della visita guidata.
Ingresso: € 8,00 per adulti / € 4,00 per
bambini sotto i 12 anni (minimo 10
partecipanti) (per ogni ingresso due euro
saranno devoluti per il restauro
del cimitero)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore
15.30: Museo Medievale via Manzoni 4 e Basilica di San Petronio –
Piazza
Maggiore
“Giovanni da Modena. Un pittore all’ombra di San Petronio”
Visita
guidata alle due sedi espositive a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e
ASTER
s.r.l.
Ingresso: biglietto mostre (€ 9,00)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore
16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito
del ciclo Storia del lavoro“Produrre mortadella a Bologna: dal
salarolo al
salsamentario”
Da prodotto di lusso a bene di largo consumo: la storia
della produzione
dell’insaccato che ha reso Bologna famosa nel mondo.
Sin
dal XVI secolo a Bologna si produceva un insaccato di carni
suine
macinate, cotte lentamente per garantirne un gusto particolare e
una
prolungata conservazione. Era la mortadella il cui nome
deriva
dall’espressione latina “murtatum farcimen” che indicava un
alimento
ottenuto da carni suine farcite con bacche di mirto.
Si trattava
di un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più
del pane,
tre volte e mezzo più del prosciutto, due volte e mezzo più
dell’olio.
Il potere politico ne imponeva la lavorazione solo all’interno
delle mura
cittadine per trarne cespiti tributari, controllarne le fasi di
produzione
e la qualità. La mortadella veniva prodotta dai “salaroli”,
artigiani
della lavorazione delle “carni porcine salate” che nel 1788
dirigevano
67 botteghe specializzate.
Nel corso dell’Ottocento le nuove dinamiche
industriali impongono anche a
questo prodotto la meccanizzazione della sua
lavorazione; in particolare
l’impacchettamento e la conservazione in scatole
di latta permettono la sua
esportazione sul mercato internazionale, rendendo
la mortadella un prodotto
ampiamente popolare, ancora oggi conosciuto in
molte parti del mondo sotto
il nome di Bologna.
Prenotazione
obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì
19
dicembre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00
ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
venerdì
26 dicembre
ore 10.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Il
presepe bolognese dell’Ottocento tra arte e artigianato”
Visita guidata
alla mostra a cura di Fernando Lanzi, Centro Studi per la
Cultura
Popolare.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore
16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“La storia del Natale tra
antichi culti pagani e Cristianesimo”
Visita guidata a cura di RTI Senza
titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Il 25 dicembre era una giornata speciale
già prima del Cristianesimo.
Scopriamo in quale temperie culturale nasce
questa festa e che rapporti ha
con le credenze e le feste
pagane.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
fino ad
esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico
ore
16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Lawrence
Carroll. Ghost house” Visita guidata alla mostra.
Lawrence Carroll,
artista statunitense di origine australiana, è
protagonista di una
mostra al MAMbo che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent’anni
attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli
anni ’80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni
appositamente realizzate per l’occasione.
“Ghost House” si dispiega
nell’area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire un criterio
cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di diversi periodi
sono messe in dialogo tra loro e con il
contesto
espositivo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì
e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per
i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al
museo
Info: www.mambo-bologna.org
ore 18:
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Morandi e l’antico” Visita guidata alla
mostra.
Il nuovo allestimento del Museo Morandi si focalizza sul
rapporto del
Maestro con l’arte antica, introducendo nel percorso
espositivo alcuni
capolavori di autori del passato, da lui amati e
studiati. Nelle sale del
museo trovano posto, in dialogo con la
collezione morandiana, opere di
Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi,
Rembrandt van Rijn e Vitale da
Bologna comprese in un arco temporale che va
dal Trecento al Settecento e
provenienti da altre sedi dell’Istituzione
Bologna Musei e dalla Pinacoteca
Nazionale di Bologna.
Prenotazione
obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per
i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al
museo
Info: www.mambo-bologna.org
domenica 28
dicembre
ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara
123
“Sul filo dell’acqua: la Bologna medievale tra chiuse, canali e
chiaviche”
Per approfondire con plastici, modelli funzionanti, exhibit e
filmati la
storia di Bologna e dei suoi canali tra XV e XVIII secolo.
Fin
dal XII secolo Bologna si dotò di un complesso sistema
idraulico
artificiale composto da chiuse (sul fiume Reno e sul torrente
Savena),
canali (tra cui quello di Reno, di Savena, delle Moline e
Navile) e
chiaviche, condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua
in molte
zone della città.
L’acqua veniva prevalentemente utilizzata
come fonte di energia per il
funzionamento di numerosi opifici tra cui i
15 mulini da grano lungo il
canale delle Moline e centinaia di
mulini da seta. Sarà proprio
l’abbondanza della risorsa idrica, unita
all’alta tecnologia raggiunta dai
mulini da seta alla bolognese, a
permettere ad una città non dotata di
significativi corsi d’acqua naturali né
di uno sbocco sul mare, di recitare
un ruolo da protagonista nel panorama
della proto-industria europea e del
grande commercio internazionale per oltre
quattro secoli.
A valle del sistema infine, un porto canale costruito nel
1548 su disegno
del celebre architetto Jacopo Barozzi, detto il
Vignola, nei pressi
dell’attuale via Don Minzoni, ed un canale
navigabile, detto appunto
Navile, permettevano a merci e passeggeri di
raggiungere il Po e il grande
porto di Venezia.
Questo sistema,
perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza
dal governo
cittadino è rimasto funzionale ai bisogni della città fino alla
fine del XIX
secolo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di
mercoledì 24
dicembre)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00
ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore
16: Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Morandi e l’antico” Visita guidata
alla mostra.
Il nuovo allestimento del Museo Morandi si focalizza sul
rapporto del
Maestro con l’arte antica, introducendo nel percorso
espositivo alcuni
capolavori di autori del passato, da lui amati e
studiati. Nelle sale del
museo trovano posto, in dialogo con la
collezione morandiana, opere di
Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi,
Rembrandt van Rijn e Vitale da
Bologna comprese in un arco temporale che va
dal Trecento al Settecento e
provenienti da altre sedi dell’Istituzione
Bologna Musei e dalla Pinacoteca
Nazionale di Bologna.
Prenotazione
obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00). Per
i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al
museo
Info: www.mambo-bologna.org
ore 18:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Manuele Fior.
L’intervista. Storia di un fumetto” Visita guidata alla
mostra.
La
mostra, che segna il primo ingresso di BilBOlbul Festival internazionale
di
fumetto al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, ricostruisce
il
percorso creativo durato ben tre anni che ha portato alla creazione di
un
libro importante come “L’intervista” (Coconino Press, 2011).
La voce
dello stesso Fior ci accompagna tra appunti e flash creativi,
disegni e
citazioni, esitazioni e il bellissimo esito finale. Manuele Fior
ha anche
firmato la collaborazione fra BilBOlbul e Bologna Jazz Festival,
disegnando
la Bologna Jazz Card.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e
giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 per la visita guidata (per i convenzionati € 3,00)
Info: www.mambo-bologna.org
MOSTRE
Museo
Medievale – via Manzoni 4
“Giovanni da Modena. Un pittore all’ombra di
San Petronio”, fino al 12
aprile 2015
Il Museo Civico Medievale, in
collaborazione con la Basilica di San
Petronio, dedica ad uno dei maggiori
protagonisti della pittura tardogotica
in Italia, Giovanni di Pietro
Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena
(circa 1375-1456), la mostra
“Giovanni da Modena. Un pittore all’ombra di
San Petronio”, curata da Daniele
Benati e Massimo Medica.
Si tratta della prima esposizione dedicata a
questo artista, modenese di
nascita, ma bolognese di adozione, autore della
decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.),
capolavoro assoluto della
pittura tardogotica bolognese che, insieme alle
altre testimonianze ancora
presenti nella basilica, tra cui i grandi
affreschi di significato
allegorico nella Cappella dei Dieci di
Balia (1420), costituisce un
necessario completamento del percorso
espositivo.
L’esposizione presso il Museo Civico Medievale mette a
confronto oltre
venti opere opere del pittore provenienti da musei e
collezioni private –
dipinti su tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”,
“San Francesco”, “San
Nicola da Tolentino” (Bologna, Compagnia dei
Lombardi), “Madonna col
Bambino” (Modena, Museo Civico d’Arte) e “Madonna
col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca Nazionale), affreschi come la
“Madonna col Bambino e due
angeli” (Carpi, chiesa di San
Francesco), “La Vergine con il
Bambino” (Bologna, chiesa di Santa Maria
dei Servi) e miniature – tentando
di ricostruirne il lungo periodo di
attività, avviato all’inizio del XV
secolo, come rivelano le due
miniature all’interno degli “Statuti della
Società dei Drappieri” (1407,
Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua presenza risulta già
documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta del
Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e
storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
L’attività di
Giovanni è indagata inoltre nel dialogo fecondo con le novità
emergenti
all’interno del cantiere di San Petronio, dove l’opera di
scultori
forestieri (Alberto da Campione, Jacopo della Quercia) va
esplorando
sistemi di rappresentazione di spazio e forma alternativi
rispetto alla
proposta fiorentina della scienza prospettica.
Nella Basilica di San
Petronio sarà possibile visitare – seguendo un
percorso appositamente
predisposto – le Cappelle Bolognini, dei Dieci di
Balia, di Santa
Brigida, della Società dei Notai e della Pace, i cui
affreschi sono
stati per l’occasione valorizzati attraverso un nuovo
sistema di
illuminazione.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale
e la Basilica
di San Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Il biglietto
di ingresso intero alla sede espositiva del Museo Civico
Medievale dà
diritto alla riduzione sull’ingresso nella sede della
Basilica di San
Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Monumento
ai Caduti” (c/o Musée de l’OHM)
21 dicembre 2014 – 8 gennaio 2015
Mostra
di Francesco Di Tillo, a cura di Carmen Lorenzetti.
Francesco Di Tillo
ritorna temporaneamente a Bologna da San Paolo, dove
vive da qualche
anno e dove dirige insieme a due compagni di strada
brasiliani la
Galleria d’arte Aurora.
È un artista che ama viaggiare e fare esperienze
diverse, ha studiato e
lavorato prima a Berlino e poi a New York. Lo
potremmo definire una figura
alla ricerca continua di stimoli, che ama
confrontarsi in prima persona con
le sfide che il continuo sradicamento
comporta.
Per il Musée de l’Ohm l’artista ha operato seguendo un pensiero su
cui sta
lavorando da qualche tempo: il concetto di suicidio, e in particolare
delle
persone che si sono tolte la vita a causa di problemi di
lavoro. In
particolare ha lavorato seguendo una messa in
scena (una
cassetta-reliquario contenente articoli di giornali ambientata
con mazzi di
fiori) coniugata con il reportage (un video-collage di
notiziari con la
colonna sonora composta dalla nota canzone evocante il
suicidio “Bloody
Sunday” e reinterpreta a cappella per la mostra) per aprire
una fessura in
profondità creata dal ricordo attivato attraverso una
collezione di
immagini disperse nel tempo e disgregate dalla rapida
obsolescenza della
nostra contemporaneità.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo
del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Lo studio Villani di
Bologna. Il più importante atelier fotografico
italiano del XX secolo
tra industria, arte e storia”, fino al 28 febbraio
2015
In occasione dei
cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari è lieta
di presentare una grande mostra dedicata all’attività
svolta dal più
importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento, con
un patrimonio di oltre 670.000 fotografie, oggi per la
maggior parte
conservate a Firenze nell’archivio di proprietà della
Fratelli
Alinari, mentre altri corpus si trovano custoditi presso
l’Archivio
Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di Bologna,
il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo Studio Villani ha prodotto
un irripetibile corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in
Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate, molte delle quali
ancora oggi operanti con successo nei
mercati italiani ed esteri,
ricreando la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
MAMbo
– Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll.
Ghost house”, fino al 6 aprile 2015
Lawrence Carroll, uno dei
maggiori rappresentanti della pittura
contemporanea, è protagonista al
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna di
una mostra dal titolo “Ghost
House”, che racconta un percorso artistico di
oltre trent’anni grazie a una
sessantina di opere prodotte dalla metà degli
anni Ottanta a oggi, in
molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni
realizzate per l’occasione.
Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il Museo Morandi, la più
ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi, tra i modelli
dichiarati di Carroll, oltre che maestro della
pittura del
Novecento.
“Ghost House” si dispiega nell’area dedicata alle mostre
temporanee senza
seguire un criterio cronologico ma creando degli
ambienti che l’artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei
quali opere di diversi
periodi sono messe in dialogo tra loro e con il
contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato
non solo nei singoli lavori
ma anche nelle relazioni tra di essi,
considerati collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci
narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
“Franco
Guerzoni. Archeologie senza Restauro” 19 dicembre 2014 – 19
aprile
2015
Negli spazi della Collezione Permanente MAMbo una sala
è dedicata ad
“Archeologie senza restauro”, la personale di Franco
Guerzoni che si
focalizza su due estremi temporali del percorso creativo
dell’artista: gli
esordi e la produzione più recente, presentando una
selezione di 17 opere
rappresentative di tali momenti.
Lo sguardo rivolto
verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo
consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro di
Guerzoni, che l’ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le sue
opere appaiono come dei reperti – con superfici mutate dal tempo,
polvere,
parti sconnesse – e raccontano un viaggio dell’immaginazione tra
le tracce
di ciò che è ormai perduto.
Accolgono i visitatori all’ingresso della
sala due lavori recenti, dal
titolo “Museo ideale” (2011), superati i quali
si fa un salto nel passato
con alcuni lavori giovanili della serie delle
“Antropologie” (1976-78) –
caratterizzati dall’accostamento di immagini
fotografiche e oggetti – e il
“Libro” del 1971, in cui la superficie
pittorica di legno e pigmenti
subisce un processo di impaginazione.
Sono
proprio le opere di esordio a evidenziare il nucleo originario
della
ricerca di Guerzoni al quale, dopo essersene allontanato per
alcuni
decenni, l’artista torna con questa mostra per scoprirne
potenzialità
inesplorate.
Info: www.mambo-bologna.org
“Manuele
Fior. L’intervista. Storia di un fumetto”, fino all’11
gennaio
2015
Come nasce un fumetto? Qual è il processo creativo che
porta dalla prima
idea alla graphic novel completa? Quanto tempo passa
dal primo appunto
all’opera finita? Di quali ispirazioni si nutre l’atto
artistico di un
fumettista, e quali digerisce senza che apparentemente
trovino sbocco sulla
pagina?
Per dare una risposta a queste
domande, questa mostra, inaugurata in
occasione di BilBOlbul Festival di
Fumetto 2014, ci apre le porte dello
studio di Manuele Fior.
Artista
consacrato dal premio Fauve d’Or 2011 ad Angoulême per
“Cinquemila
chilometri al secondo”, Fior è tornato al fumetto l’anno
scorso con
“L’intervista”, un racconto che unisce atmosfere
fantascientifiche a una
riflessione sul passaggio del tempo e sulla
tenuta dei rapporti
sentimentali.
La mostra ricostruisce gli
stimoli di cui si è nutrita l’immaginazione
dell’autore durante la
lavorazione, registrando le citazioni
cinematografiche, fotografiche,
architettoniche, letterarie e fumettistiche
di cui è intessuta
“L’intervista” e riportandole allo sguardo
dello
spettatore.
Contemporaneamente sono esposti gli originali
dell’opera, in modo che lo
spettatore possa farsi un’idea dei passaggi
metodologici e di natura
tecnica che hanno portato dalla prima idea
alla successione di tavole
finite, ricostruendo il metodo di lavoro
dell’artista, osservando gli
appunti a bordo tavola e confrontando i
materiali di lavorazione scartati
con il risultato finale.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo
Morandi – via Don Minzoni 14
“Morandi e l’antico: Vitale da Bologna,
Barocci, Rembrandt e Crespi”, fino
al 3 maggio 2015
Fino al 3 maggio 2015
il Museo Morandi accoglie i visitatori con “Morandi e
l’antico: Vitale da
Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi”, un nuovo
allestimento che,
nell’anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario
della morte di
Giorgio Morandi, si focalizza sul suo rapporto con l’arte
antica scegliendo
di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori
di autori del
passato, da lui amati e studiati, anche a testimonianza di
quanto la
modernità della pittura di Morandi abbia tratto
origine
dall’antico.
Nelle sale del museo trovano posto, in
dialogo con la collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe
Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco
temporale che va dal Trecento
al Settecento e provenienti da altre sedi
dell’Istituzione Bologna Musei –
Collezioni Comunali d’Arte, Museo Davia
Bargellini, Casa Morandi – e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La
mostra è un progetto dell’Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le
Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini
e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Davia
Bargellini – Strada Maggiore 44
“Il presepe bolognese dell’Ottocento tra
arte e artigianato”, fino al 18
gennaio 2015
Si rinnova l’appuntamento
al Museo Davia Bargellini con i presepi in
terracotta della tradizione
bolognese, attraverso una mostra curata da
Antonella Mampieri, con la
collaborazione del Centro Studi per la Cultura
Popolare.
La mostra è
incentrata su gruppi presepiali e statuette prodotti a Bologna
nel corso
dell’Ottocento e mette a confronto alcuni pezzi del museo con sei
presepi
appartenenti ad un collezionista privato, di cui
cinque
completamenti inediti. L’esposizione permette di ammirare
circa una
trentina di opere, mentre nuovi allestimenti mostrano in una luce
rinnovata
la collezione delle statuette del Museo Davia
Bargellini.
Grazie alla varietà di queste opere, è possibile mettere a
confronto due
filoni produttivi, che a partire dagli ultimi decenni del
Settecento si
rivolsero ad ambiti di pubblico diversificato.
Una
produzione di maggior prestigio era costituita da raffinate
statuette
modellate dagli scultori che dominavano la scena alla fine del
XVIII e nei
primi decenni del XIX secolo, come Filippo Scandellari,
Giacomo Rossi,
Giacomo De Maria; queste piccole sculture erano destinate a
soddisfare il
gusto di un pubblico informato delle novità artistiche
cittadine e con
maggiori possibilità economiche.
Parallelamente esisteva
un mercato alla portata di un pubblico popolare,c qsvfut msnroe uirea
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