ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI: GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI’ 19 A LUNEDI’ 29 DICEMBRE

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ISTITUZIONE BOLOGNA MUSEI: GLI APPUNTAMENTI DA VENERDI’ 19 A LUNEDI’
29
DICEMBRE
Ogni  settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco
calendario di
appuntamenti,  per  svelare  le  loro  collezioni  e 
raccontare aspetti ed
episodi  inediti e curiosi della storia della città,
anche attraverso punti
di vista differenti e insoliti accostamenti fra le
diverse collezioni.
Conferenze,  laboratori,  concerti, visite guidate,
visite in lingua sono i
principali  “strumenti”  di questo racconto, che si
dispiega lungo millenni
di  storia,  dai primi utensili in pietra di uomini
vissuti 800.000 anni fa
ai  prodotti  dell’attuale  distretto industriale,
dalla pittura alle varie
forme  dell’arte  moderna  e contemporanea, dalla
musica alle grandi epopee
politiche e civili.

Di  seguito  gli 
appuntamenti  in  programma  da  venerdì  19  a lunedì
29
dicembre.

IN EVIDENZA

Musei  aperti,  con  orario 
festivo,  venerdì 26 dicembre, giorno di Santo
Stefano.  Oltre a visitare le
collezioni permanenti e le mostre temporanee,
i  visitatori  potranno
partecipare a numerose iniziative, rivolte sia agli
adulti  che  ai 
bambini,  e  trascorrere questo giorno festivo all’insegna
dell’arte, della
storia e della creatività.
La  chiusura  è  anticipata  alle ore 14 la
vigilia di Natale, mercoledì 24
dicembre,  per  Museo  Archeologico,  Museo 
Medievale, Collezioni Comunali
d’Arte e Museo della Musica.
Tutti i musei
rimarranno invece chiusi, come di consueto, a Natale.

PER I
BAMBINI

sabato 20 dicembre

ore 15.30: Museo della Musica – Strada
Maggiore 34
“Omoritmo” Spettacolo musicale con Lullo Mosso.
“Omo Ritmo” è
un bizzarro personaggio: suona il contrabbasso, canta e balla
il  tip tap! Ci
condurrà in un viaggio musicale nel mondo del ritmo e della
musica nera dal
primo ‘900 ai giorni nostri, alla riscoperta dei più grandi
musicisit  di 
tutti  i  tempi:  Louis  Armstrong,  Duke Ellington, Charlie
Parker, James
Brown, Jimi Hendrix, Bob Marley…
Prenotazione obbligatoria solo online su
www.museibologna.it/musica.
Si
richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente.
Ingresso:
€ 4,00 a partecipante
Info: www.museibologna.it/musica

ore
16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
Nell’ambito del ciclo Al
Museo per gioco
“Amuleti e magia”
Laboratorio per ragazzi da 8 a 11 anni,
a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e
ASTER s.r.l.
L’occasione per conoscere
e creare con le proprie mani gli amuleti, tra gli
oggetti  più  affascinanti 
della  civiltà  e  della  religione egizia. Per
rendere  più  magico  il 
Natale,  prepariamo  degli amuleti da regalare ai
nostri famigliari e
amici.
Prenotazione obbligatoria allo 051 2757202, dalle ore 9 alle
15.
Ingresso:  € 4,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto) fino
ad
esaurimento posti (max 20 ragazzi)
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore
16: Museo Medievale – via Manzoni 4
In  occasione  della mostra Giovanni da
Modena. Un pittore all’ombra di San
Petronio
“La bottega di Giovanni da
Modena. Rosso, giallo e blu…dai, provaci anche
tu!”
Per  il  ciclo  “Il 
Sabato  dei ragazzi”, laboratorio per bambini da 3 a 7
anni, a cura di RTI
Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

domenica
21 dicembre

ore 16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don
Minzoni 14
Per il ciclo Domenica al museo “Into the white”
Laboratorio per
bambini da 8 a 12 anni.
Può un artista dipingere solo con il bianco? Un
viaggio attraverso le opere
di  Lawrence  Carroll dove “perdersi” e scoprire
che il silenzio è pieno di
voci, che la poesia si annida nel quotidiano, che
l’umano si nasconde nelle
pieghe  di  una  tela bianca. Ispirati dalla
poetica dell’artista i ragazzi
potranno  ripercorrerne  i processi creativi:
dal suo sguardo sulle “povere
cose”, ai gesti divenuti rituali, fino alla
magia del lavoro finale.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì
e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 a partecipante
Info: www.mambo-bologna.org

venerdì 26
dicembre

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara
123
“Trova il pacchetto!”
Caccia  al  tesoro per ragazzi dai 7 ai 12 anni.
Apertura straordinaria del
museo dalle 15 alle 18.
Al  museo  ci  sono 
una  moltitudine  di  macchine:  alcune corrono, altre
impastano… molte
impacchettano. Una caccia dove il tesoro, per una volta,
dovrà essere
incartato e non scartato.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro
le ore 13 di mercoledì 24
dicembre)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un
accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

sabato
27 dicembre

ore 15.30: Museo del Patrimonio Industriale – via della
Beverara 123
“Come funziona?” Laboratorio per ragazzi dai 6 ai 12
anni.
Conoscere  il funzionamento di oggetti di uso quotidiano e osservare
alcuni
fenomeni naturali presenti nella vita di tutti i giorni può
trasformarsi in
un  viaggio di scoperta ed approfondimento di alcune leggi
della meccanica,
elettricità,  ottica.  Attraverso  esperimenti  semplici  ma
significativi,
ribattezzati  con  nomi  suggestivi  e  divertenti,  il 
laboratorio  “Come
funziona?” si propone di fornire informazioni, curiosità
ed approfondimenti
sul  mondo che ci circonda, stimolando nei ragazzi la
voglia di conoscere e
capire.
Aiutati  da un operatore e sollecitati dalla
loro curiosità, i partecipanti
potranno  scoprire  come  funzionavano i
meccanismi nascosti nel “Tempio di
Erone”,  come  far  funzionare  una  pila 
con le mani, come non ustionarsi
immergendo  la mano nell’acqua che bolle,
come gonfiare un palloncino senza
toccarlo e come ottenere una “colla
magica”.
Il  filo  conduttore  degli esperimenti è la voglia di conoscere e
scoprire
cose  nuove.  Idee  e  ipotesi  da verificare saranno più che ben
venute in
un’attività che vuole coinvolgere in prima persona i ragazzi (e gli
adulti)
presenti.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore
13 di mercoledì 24
dicembre)
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un
accompagnatore adulto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

lunedì
29 dicembre

ore  8.30-13  e  14-18:  MAMbo  – Museo d’Arte Moderna di
Bologna – via Don
Minzoni 14
Per il ciclo Sto al MAMbo per le
Feste
Mattine  d’Arte  al  MAMbo  per  bambini  da 5 a 12 anni. Un servizio
per i
genitori che lavorano.
Per  le  Feste,  durante  le vacanze
scolastiche, il Dipartimento educativo
MAMbo  propone  anche  quest’anno 
giornate  d’arte  dedicate  a  bambini e
ragazzi.  Nuove  e coinvolgenti
attività di laboratorio per vivere il museo
in modo creativo e
divertente.
I temi di lunedì 29 dicembre sono: “Diversamente bianco”
(mattina) e “Si va
in scena!” (pomeriggio).
In  “Diversamente  bianco” 
le  opere della Collezione Permanente del MAMbo
permetteranno  ai bambini di
sperimentare inedite possibilità di utilizzare
il bianco, dalla superficie
pittorica alla tridimensionalità della tela.
“Si  va  in  scena!”  è 
dedicato  alle  nature  morte  di Giorgio Morandi:
bottiglie,   scatole,  
ciotole   e   tazzine   diventeranno  le  “attrici”
protagoniste di speciali
“teatri di oggetti”.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e
giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 15,00 a partecipante per ogni mattina o pomeriggio
Info: www.mambo-bologna.org

GLI
ALTRI APPUNTAMENTI

sabato 20 dicembre

ore 17: Museo Medievale
(Musée de l’Ohm) – via Manzoni 4
“Monumento ai Caduti”
Inaugurazione 
della  mostra  di  Francesco  Di  Tillo,  a  cura  di
Carmen
Lorenzetti.
Francesco  Di  Tillo  ritorna  temporaneamente a
Bologna da San Paolo, dove
vive  da  qualche  anno  e  dove  dirige  insieme 
a due compagni di strada
brasiliani la Galleria d’arte Aurora.
Per  il
Musée de l’Ohm l’artista ha operato seguendo un pensiero su cui sta
lavorando
da qualche tempo: il concetto di suicidio, e in particolare delle
persone che
si sono tolte la vita a causa di problemi di lavoro.
Ingresso
all’inaugurazione: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

domenica
21 dicembre

ore 10.30: Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio –
Piazza Maggiore
6
“Stemmi e Cardinali Legati tra Medioevo e
Rinascimento”
Visita  guidata  a  cura di Giancarlo Benevolo, Istituzione
Bologna Musei |
Area Arte antica.
La  lettura  degli stemmi della Sala
Urbana permette di fare luce su alcuni
cardinali  legati  che  si 
avvicendarono  al  governo di Bologna per Santa
Romana  Chiesa.  Il percorso
offre l’occasione per conoscere alcuni aspetti
dell’araldica ecclesiastica e
della storia bolognese nello stato papale.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00
intero / € 3,00 ridotto)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore
11: Museo per la Memoria di Ustica – via di Saliceto 3/22
“Visita guidata al
Museo per la Memoria di Ustica”
Una  visita  al  luogo che l’artista francese
Christian Boltanski ha creato
per   la   città  in  ricordo  delle  vittime 
della  tragedia  di  Ustica.
Un’occasione  per  riflettere  sulla memoria e
sull’identità di ciascuno di
noi, ripercorrendo le vicende della nostra
storia contemporanea.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e
giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso
museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00
Info: www.mambo-bologna.org

ore 14.30:
Cimitero della Certosa – via della Certosa 18
“La Chiesa di San Girolamo:
gloria e splendore del barocco bolognese”
Testimone   intatto   della  
ricchezza  del  monastero  soppresso  in  età
napoleonica,  la Chiesa di San
Girolamo conserva il più importante ciclo di
pittura  barocca  bolognese 
ancora  nel  luogo  originario.  Tra  Cinque e
Seicento  vennero  chiamati 
ad  operarvi  i  più importanti pennelli della
città: Cesi, Pasinelli, i
Sirani, Gessi, Canuti e molti altri.
Visita guidata a cura di Associazione
Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio –
sera).
Appuntamento all’ingresso del cimitero. La visita si terrà anche in
caso di
maltempo.
Iniziativa  rivolta  esclusivamente  ai  soci 
dell’Associazione  Culturale
Didasco, con possibilità di associarsi al
momento della visita guidata.
Ingresso: € 8,00 per adulti / € 4,00 per
bambini sotto i 12 anni (minimo 10
partecipanti)  (per ogni ingresso due euro
saranno devoluti per il restauro
del cimitero)
Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 
15.30:  Museo  Medievale  via  Manzoni  4 e Basilica di San Petronio –
Piazza
Maggiore
“Giovanni da Modena. Un pittore all’ombra di San Petronio”
Visita
guidata alle due sedi espositive a cura di RTI Senza titolo s.r.l. e
ASTER
s.r.l.
Ingresso: biglietto mostre (€ 9,00)
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore
16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
Nell’ambito 
del ciclo Storia del lavoro“Produrre mortadella a Bologna: dal
salarolo al
salsamentario”
Da  prodotto  di  lusso a bene di largo consumo: la storia
della produzione
dell’insaccato che ha reso Bologna famosa nel mondo.
Sin 
dal  XVI  secolo  a  Bologna  si produceva un insaccato di carni
suine
macinate,  cotte  lentamente  per  garantirne  un  gusto  particolare e
una
prolungata   conservazione.   Era   la   mortadella   il  cui  nome 
deriva
dall’espressione  latina  “murtatum  farcimen”  che  indicava  un 
alimento
ottenuto da carni suine farcite con bacche di mirto.
Si trattava
di un prodotto di lusso che nel Seicento costava nove volte più
del  pane, 
tre  volte  e  mezzo  più del prosciutto, due volte e mezzo più
dell’olio. 
Il  potere politico ne imponeva la lavorazione solo all’interno
delle  mura
cittadine per trarne cespiti tributari, controllarne le fasi di
produzione 
e  la  qualità.  La  mortadella veniva prodotta dai “salaroli”,
artigiani 
della  lavorazione  delle  “carni  porcine  salate” che nel 1788
dirigevano
67 botteghe specializzate.
Nel  corso  dell’Ottocento le nuove dinamiche
industriali impongono anche a
questo  prodotto  la  meccanizzazione della sua
lavorazione; in particolare
l’impacchettamento e la conservazione in scatole
di latta permettono la sua
esportazione sul mercato internazionale, rendendo
la mortadella un prodotto
ampiamente  popolare, ancora oggi conosciuto in
molte parti del mondo sotto
il nome di Bologna.
Prenotazione 
obbligatoria  allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì
19
dicembre).
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00
ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

venerdì
26 dicembre

ore 10.30: Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore 44
“Il
presepe bolognese dell’Ottocento tra arte e artigianato”
Visita  guidata 
alla  mostra a cura di Fernando Lanzi, Centro Studi per la
Cultura
Popolare.
Ingresso: gratuito
Info: www.museibologna.it/arteantica

ore
16: Museo Archeologico – via dell’Archiginnasio 2
“La storia del Natale tra
antichi culti pagani e Cristianesimo”
Visita guidata a cura di RTI Senza
titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Il  25  dicembre  era  una  giornata  speciale
già prima del Cristianesimo.
Scopriamo  in quale temperie culturale nasce
questa festa e che rapporti ha
con le credenze e le feste
pagane.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
fino ad
esaurimento posti
Info: www.museibologna.it/archeologico

ore
16: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Lawrence
Carroll. Ghost house” Visita guidata alla mostra.
Lawrence   Carroll,  
artista   statunitense   di  origine  australiana,  è
protagonista  di  una 
mostra  al  MAMbo  che ne ripercorre il lavoro degli
ultimi trent’anni
attraverso una selezione di circa sessanta opere prodotte
dalla metà degli
anni ’80 a oggi, in molti casi mai esposte in precedenza e
in alcuni
appositamente realizzate per l’occasione.
“Ghost  House”  si dispiega
nell’area dedicata alla mostre temporanee senza
seguire  un  criterio
cronologico ma creando degli ambienti nei quali opere
di  diversi  periodi 
sono  messe  in  dialogo  tra  loro e con il
contesto
espositivo.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì
e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: 
€  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per
i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al
museo
Info: www.mambo-bologna.org

ore 18:
Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Morandi e l’antico” Visita guidata alla
mostra.
Il  nuovo  allestimento  del  Museo  Morandi  si focalizza sul
rapporto del
Maestro  con  l’arte  antica,  introducendo  nel percorso
espositivo alcuni
capolavori  di  autori del passato, da lui amati e
studiati. Nelle sale del
museo  trovano  posto,  in  dialogo  con la
collezione morandiana, opere di
Federico  Barocci,  Giuseppe  Maria  Crespi,
Rembrandt van Rijn e Vitale da
Bologna  comprese  in un arco temporale che va
dal Trecento al Settecento e
provenienti da altre sedi dell’Istituzione
Bologna Musei e dalla Pinacoteca
Nazionale di Bologna.
Prenotazione 
obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: 
€  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per
i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al
museo
Info: www.mambo-bologna.org

domenica 28
dicembre

ore 16: Museo del Patrimonio Industriale – via della Beverara
123
“Sul filo dell’acqua: la Bologna medievale tra chiuse, canali e
chiaviche”
Per  approfondire  con  plastici, modelli funzionanti, exhibit e
filmati la
storia di Bologna e dei suoi canali tra XV e XVIII secolo.
Fin 
dal  XII  secolo  Bologna  si  dotò  di un complesso sistema
idraulico
artificiale  composto  da  chiuse  (sul  fiume Reno e sul torrente
Savena),
canali  (tra  cui  quello  di  Reno,  di  Savena,  delle Moline e
Navile) e
chiaviche,  condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua
in molte
zone della città.
L’acqua  veniva  prevalentemente  utilizzata 
come  fonte di energia per il
funzionamento  di  numerosi  opifici  tra cui i
15 mulini da grano lungo il
canale   delle   Moline  e  centinaia  di 
mulini  da  seta.  Sarà  proprio
l’abbondanza  della risorsa idrica, unita
all’alta tecnologia raggiunta dai
mulini  da  seta  alla  bolognese,  a
permettere ad una città non dotata di
significativi corsi d’acqua naturali né
di uno sbocco sul mare, di recitare
un  ruolo  da protagonista nel panorama
della proto-industria europea e del
grande commercio internazionale per oltre
quattro secoli.
A  valle  del sistema infine, un porto canale costruito nel
1548 su disegno
del  celebre  architetto  Jacopo  Barozzi,  detto  il 
Vignola,  nei pressi
dell’attuale  via  Don  Minzoni,  ed  un  canale 
navigabile, detto appunto
Navile,  permettevano a merci e passeggeri di
raggiungere il Po e il grande
porto di Venezia.
Questo  sistema, 
perfezionato e gestito nei secoli con grande lungimiranza
dal governo
cittadino è rimasto funzionale ai bisogni della città fino alla
fine del XIX
secolo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di
mercoledì 24
dicembre)
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00
ridotto)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

ore
16: Museo Morandi – via Don Minzoni 14
“Morandi e l’antico” Visita guidata
alla mostra.
Il  nuovo  allestimento  del  Museo  Morandi  si focalizza sul
rapporto del
Maestro  con  l’arte  antica,  introducendo  nel percorso
espositivo alcuni
capolavori  di  autori del passato, da lui amati e
studiati. Nelle sale del
museo  trovano  posto,  in  dialogo  con la
collezione morandiana, opere di
Federico  Barocci,  Giuseppe  Maria  Crespi,
Rembrandt van Rijn e Vitale da
Bologna  comprese  in un arco temporale che va
dal Trecento al Settecento e
provenienti da altre sedi dell’Istituzione
Bologna Musei e dalla Pinacoteca
Nazionale di Bologna.
Prenotazione 
obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: 
€  4,00  +  biglietto  museo  (€  6,00  intero  / € 4,00). Per
i
convenzionati € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 l’ingresso al
museo
Info: www.mambo-bologna.org

ore 18:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Manuele  Fior. 
L’intervista.  Storia  di  un fumetto” Visita guidata alla
mostra.
La
mostra, che segna il primo ingresso di BilBOlbul Festival internazionale
di 
fumetto  al  MAMbo  –  Museo d’Arte Moderna di Bologna, ricostruisce
il
percorso  creativo  durato ben tre anni che ha portato alla creazione di
un
libro importante come “L’intervista” (Coconino Press, 2011).
La  voce 
dello  stesso  Fior  ci  accompagna tra appunti e flash creativi,
disegni  e
citazioni, esitazioni e il bellissimo esito finale. Manuele Fior
ha  anche 
firmato la collaborazione fra BilBOlbul e Bologna Jazz Festival,
disegnando
la Bologna Jazz Card.
Prenotazione  obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e
giovedì dalle 9 alle
16) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso:
€ 4,00 per la visita guidata (per i convenzionati € 3,00)
Info: www.mambo-bologna.org

MOSTRE

Museo
Medievale – via Manzoni 4
“Giovanni  da  Modena.  Un  pittore  all’ombra di
San Petronio”, fino al 12
aprile 2015
Il  Museo  Civico  Medievale,  in 
collaborazione  con  la  Basilica di San
Petronio, dedica ad uno dei maggiori
protagonisti della pittura tardogotica
in Italia, Giovanni di Pietro
Falloppi, meglio noto come Giovanni da Modena
(circa  1375-1456),  la mostra
“Giovanni da Modena. Un pittore all’ombra di
San Petronio”, curata da Daniele
Benati e Massimo Medica.
Si  tratta  della  prima esposizione dedicata a
questo artista, modenese di
nascita,  ma bolognese di adozione, autore della
decorazione della ben nota
Cappella Bolognini in San Petronio (1411-12 ca.),
capolavoro assoluto della
pittura  tardogotica bolognese che, insieme alle
altre testimonianze ancora
presenti  nella  basilica,  tra  cui  i  grandi 
affreschi  di  significato
allegorico  nella  Cappella  dei  Dieci  di 
Balia  (1420),  costituisce un
necessario completamento del percorso
espositivo.
L’esposizione  presso  il  Museo  Civico  Medievale mette a
confronto oltre
venti  opere  opere del pittore provenienti da musei e
collezioni private –
dipinti  su  tavola come “San Giacomo”, “San Pietro”,
“San Francesco”, “San
Nicola  da  Tolentino”  (Bologna,  Compagnia  dei 
Lombardi),  “Madonna col
Bambino”  (Modena,  Museo  Civico d’Arte) e “Madonna
col Bambino” (Ferrara,
Pinacoteca  Nazionale),  affreschi  come  la 
“Madonna  col  Bambino  e due
angeli”   (Carpi,   chiesa   di   San  
Francesco),   “La  Vergine  con  il
Bambino”  (Bologna, chiesa di Santa Maria
dei Servi) e miniature – tentando
di  ricostruirne  il  lungo  periodo di
attività, avviato all’inizio del XV
secolo,  come  rivelano  le  due
miniature all’interno degli “Statuti della
Società  dei  Drappieri” (1407,
Bologna, Museo Civico Medievale), quando la
sua  presenza risulta già
documentata a Bologna, dove rimane fino agli anni
Cinquanta  del
Quattrocento, come testimonia la tempera con “San Bernardino
da Siena e
storie della sua vita” (1451, Bologna, Pinacoteca Nazionale).
L’attività di
Giovanni è indagata inoltre nel dialogo fecondo con le novità
emergenti 
all’interno  del  cantiere  di  San  Petronio,  dove  l’opera di
scultori  
forestieri  (Alberto  da  Campione,  Jacopo  della  Quercia)  va
esplorando 
sistemi  di  rappresentazione  di  spazio  e  forma alternativi
rispetto alla
proposta fiorentina della scienza prospettica.
Nella  Basilica  di  San 
Petronio  sarà  possibile  visitare – seguendo un
percorso  appositamente 
predisposto  – le Cappelle Bolognini, dei Dieci di
Balia,  di  Santa 
Brigida,  della  Società  dei  Notai e della Pace, i cui
affreschi  sono 
stati  per  l’occasione  valorizzati  attraverso  un nuovo
sistema di
illuminazione.
La mostra è articolata in due sedi, il Museo Civico Medievale
e la Basilica
di  San  Petronio, ciascuna accessibile con proprio biglietto.
Il biglietto
di  ingresso  intero  alla  sede  espositiva  del Museo Civico
Medievale dà
diritto  alla  riduzione  sull’ingresso  nella  sede  della
Basilica di San
Petronio.
Info: www.museibologna.it/arteantica

“Monumento
ai Caduti” (c/o Musée de l’OHM)
21 dicembre 2014 – 8 gennaio 2015
Mostra
di Francesco Di Tillo, a cura di Carmen Lorenzetti.
Francesco  Di  Tillo 
ritorna  temporaneamente a Bologna da San Paolo, dove
vive  da  qualche 
anno  e  dove  dirige  insieme  a due compagni di strada
brasiliani la
Galleria d’arte Aurora.
È  un  artista  che  ama viaggiare e fare esperienze
diverse, ha studiato e
lavorato  prima a Berlino e poi a New York. Lo
potremmo definire una figura
alla ricerca continua di stimoli, che ama
confrontarsi in prima persona con
le sfide che il continuo sradicamento
comporta.
Per  il Musée de l’Ohm l’artista ha operato seguendo un pensiero su
cui sta
lavorando da qualche tempo: il concetto di suicidio, e in particolare
delle
persone  che  si  sono  tolte  la  vita  a  causa di problemi di
lavoro. In
particolare    ha    lavorato    seguendo   una   messa   in  
scena   (una
cassetta-reliquario contenente articoli di giornali ambientata
con mazzi di
fiori)  coniugata  con  il  reportage (un video-collage di
notiziari con la
colonna  sonora  composta  dalla  nota canzone evocante il
suicidio “Bloody
Sunday”  e reinterpreta a cappella per la mostra) per aprire
una fessura in
profondità  creata  dal  ricordo  attivato  attraverso  una 
collezione  di
immagini  disperse  nel  tempo e disgregate dalla rapida
obsolescenza della
nostra contemporaneità.
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo
del Patrimonio Industriale – via della Beverara 123
“Lo  studio  Villani  di 
Bologna.  Il  più  importante atelier fotografico
italiano  del  XX secolo
tra industria, arte e storia”, fino al 28 febbraio
2015
In  occasione  dei
cento anni di attività fotografica della Studio Villani,
Alinari  è  lieta 
di  presentare  una  grande mostra dedicata all’attività
svolta  dal più
importante studio fotografico italiano attivo a Bologna nel
Novecento,  con 
un  patrimonio  di  oltre  670.000 fotografie, oggi per la
maggior  parte 
conservate  a  Firenze  nell’archivio  di  proprietà  della
Fratelli  
Alinari,   mentre  altri  corpus  si  trovano  custoditi  presso
l’Archivio 
Fotografico della Soprintendenza per i Beni storici e artistici
di  Bologna,
il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università
di Parma e la
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Lo  Studio  Villani  ha  prodotto 
un  irripetibile  corpus fotografico che
illustra il patrimonio del Made in
Italy, attraverso le oltre 7.000 aziende
documentate,  molte  delle  quali 
ancora  oggi  operanti  con successo nei
mercati  italiani  ed  esteri, 
ricreando  la storia industriale del nostro
paese.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

MAMbo
– Museo d’Arte Moderna di Bologna – via Don Minzoni 14
“Lawrence Carroll.
Ghost house”, fino al 6 aprile 2015
Lawrence   Carroll,   uno   dei  
maggiori   rappresentanti  della  pittura
contemporanea, è protagonista al
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna di
una  mostra dal titolo “Ghost
House”, che racconta un percorso artistico di
oltre trent’anni grazie a una
sessantina di opere prodotte dalla metà degli
anni  Ottanta  a  oggi, in
molti casi mai esposte in precedenza e in alcuni
realizzate per l’occasione.
Riveste particolare rilevanza la contiguità con
il  Museo  Morandi,  la  più 
ampia collezione pubblica di opere di Giorgio
Morandi,  tra  i  modelli 
dichiarati  di  Carroll, oltre che maestro della
pittura del
Novecento.
“Ghost  House”  si dispiega nell’area dedicata alle mostre
temporanee senza
seguire  un  criterio  cronologico  ma creando degli
ambienti che l’artista
stesso definisce come “costruiti sulla memoria”, nei
quali opere di diversi
periodi  sono messe in dialogo tra loro e con il
contesto espositivo, nella
convinzione che un senso possa essere ricercato
non solo nei singoli lavori
ma  anche  nelle  relazioni  tra  di  essi, 
considerati  collettivamente e
attraverso il tempo, come gli intrecci
narrativi di una storia.
Info: www.mambo-bologna.org
“Franco 
Guerzoni. Archeologie senza Restauro” 19 dicembre 2014 – 19
aprile
2015
Negli  spazi  della  Collezione  Permanente  MAMbo  una  sala
è dedicata ad
“Archeologie  senza  restauro”,  la  personale  di  Franco 
Guerzoni che si
focalizza  su due estremi temporali del percorso creativo
dell’artista: gli
esordi  e  la produzione più recente, presentando una
selezione di 17 opere
rappresentative di tali momenti.
Lo  sguardo rivolto
verso il passato, che è interesse verso ciò che è stato
e al contempo
consapevolezza della sua irrecuperabilità, è una costante del
lavoro  di
Guerzoni, che l’ha definita “archeologia senza restauro”. Spesso
le  sue 
opere  appaiono come dei reperti – con superfici mutate dal tempo,
polvere, 
parti  sconnesse – e raccontano un viaggio dell’immaginazione tra
le tracce
di ciò che è ormai perduto.
Accolgono  i  visitatori  all’ingresso  della 
sala due lavori recenti, dal
titolo  “Museo  ideale” (2011), superati i quali
si fa un salto nel passato
con  alcuni  lavori  giovanili della serie delle
“Antropologie” (1976-78) –
caratterizzati  dall’accostamento di immagini
fotografiche e oggetti – e il
“Libro”  del  1971,  in  cui  la  superficie 
pittorica di legno e pigmenti
subisce un processo di impaginazione.
Sono 
proprio  le opere di esordio a evidenziare il nucleo originario
della
ricerca  di  Guerzoni  al  quale,  dopo  essersene  allontanato  per
alcuni
decenni,  l’artista  torna  con  questa  mostra  per scoprirne
potenzialità
inesplorate.
Info: www.mambo-bologna.org

“Manuele 
Fior.  L’intervista.  Storia  di un fumetto”, fino all’11
gennaio
2015
Come  nasce  un  fumetto? Qual è il processo creativo che
porta dalla prima
idea  alla  graphic  novel  completa?  Quanto tempo passa
dal primo appunto
all’opera  finita?  Di  quali  ispirazioni  si nutre l’atto
artistico di un
fumettista, e quali digerisce senza che apparentemente
trovino sbocco sulla
pagina?
Per  dare  una  risposta  a  queste 
domande,  questa mostra, inaugurata in
occasione  di  BilBOlbul  Festival di
Fumetto 2014,  ci apre le porte dello
studio di Manuele Fior.
Artista 
consacrato dal premio Fauve d’Or 2011 ad Angoulême per
“Cinquemila
chilometri  al  secondo”,  Fior  è  tornato  al  fumetto  l’anno
scorso con
“L’intervista”,  un  racconto  che unisce atmosfere
fantascientifiche a una
riflessione   sul   passaggio   del  tempo  e  sulla 
tenuta  dei  rapporti
sentimentali.
La  mostra  ricostruisce  gli 
stimoli  di cui si è nutrita l’immaginazione
dell’autore    durante    la   
lavorazione,   registrando   le   citazioni
cinematografiche, fotografiche,
architettoniche, letterarie e fumettistiche
di  cui  è  intessuta 
“L’intervista”  e  riportandole  allo  sguardo
dello
spettatore.
Contemporaneamente  sono  esposti  gli originali
dell’opera, in modo che lo
spettatore  possa  farsi  un’idea  dei  passaggi 
metodologici  e di natura
tecnica  che  hanno  portato  dalla  prima  idea
alla successione di tavole
finite,  ricostruendo  il  metodo  di  lavoro 
dell’artista, osservando gli
appunti  a  bordo tavola e confrontando i
materiali di lavorazione scartati
con il risultato finale.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo
Morandi – via Don Minzoni 14
“Morandi  e l’antico: Vitale da Bologna,
Barocci, Rembrandt e Crespi”, fino
al 3 maggio 2015
Fino al 3 maggio 2015
il Museo Morandi accoglie i visitatori con “Morandi e
l’antico:  Vitale  da 
Bologna,  Barocci,  Rembrandt  e  Crespi”,  un nuovo
allestimento  che, 
nell’anno  in cui ricorre il cinquantesimo anniversario
della  morte  di 
Giorgio Morandi, si focalizza sul suo rapporto con l’arte
antica  scegliendo 
di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori
di  autori  del 
passato, da lui amati e studiati, anche a testimonianza di
quanto   la 
modernità  della  pittura  di  Morandi  abbia  tratto 
origine
dall’antico.
Nelle   sale  del  museo  trovano  posto,  in 
dialogo  con  la  collezione
morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe
Maria Crespi, Rembrandt van
Rijn  e Vitale da Bologna comprese in un arco
temporale che va dal Trecento
al  Settecento e provenienti da altre sedi
dell’Istituzione Bologna Musei –
Collezioni  Comunali d’Arte, Museo Davia
Bargellini, Casa Morandi – e dalla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La 
mostra  è  un progetto dell’Istituzione Bologna Musei in collaborazione
con 
Soprintendenza  per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per
le  
Province  di  Bologna,  Ferrara,  Forlì/Cesena,  Ravenna  e  Rimini 
e
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org

Museo Davia
Bargellini – Strada Maggiore 44
“Il  presepe  bolognese  dell’Ottocento tra
arte e artigianato”, fino al 18
gennaio 2015
Si  rinnova  l’appuntamento 
al  Museo  Davia  Bargellini  con i presepi in
terracotta  della  tradizione 
bolognese,  attraverso  una mostra curata da
Antonella  Mampieri,  con la
collaborazione del Centro Studi per la Cultura
Popolare.
La  mostra è
incentrata su gruppi presepiali e statuette prodotti a Bologna
nel corso
dell’Ottocento e mette a confronto alcuni pezzi del museo con sei
presepi  
appartenenti   ad   un   collezionista  privato,  di  cui 
cinque
completamenti   inediti.  L’esposizione  permette  di  ammirare 
circa  una
trentina di opere, mentre nuovi allestimenti mostrano in una luce
rinnovata
la collezione delle statuette del Museo Davia
Bargellini.
Grazie  alla  varietà  di queste opere, è possibile mettere a
confronto due
filoni  produttivi,  che  a  partire dagli ultimi decenni del
Settecento si
rivolsero ad ambiti di pubblico diversificato.
Una 
produzione  di maggior prestigio era costituita da raffinate
statuette
modellate  dagli scultori che dominavano la scena alla fine del
XVIII e nei
primi  decenni  del  XIX  secolo,  come Filippo Scandellari,
Giacomo Rossi,
Giacomo  De  Maria; queste piccole sculture erano destinate a
soddisfare il
gusto  di  un  pubblico  informato  delle novità artistiche
cittadine e con
maggiori possibilità economiche.
Parallelamente  esisteva 
un  mercato alla portata di un pubblico popolare,c qsvfut  msnroe uirea
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