Simonetta Buttò è il nuovo direttore della Biblioteca Nazionale “Vittorio
Emanuele III” di Napoli. Laureata in lettere e specializzata in Filologia
Moderna e nello Studio dei codici antichi, con una vasta esperienza nel settore
della professione bibliotecaria e nell’ amministrazione delle biblioteche,
esperta di nuove tecnologie, Simonetta Buttò assume l’ impegnativa guida della
biblioteca napoletana
Simonetta Buttò |
considerata per importanza la terza d’Italia, ed è già al
lavoro determinata a valorizzare al massimo il ruolo di primo piano della
biblioteca all’intero del sistema culturale del mezzogiorno. Varie le
iniziative fin da ora in programmate che favoriscono la promozione della
biblioteca e la diffusione del sapere e della conoscenza. Il 12 novembre si
inaugura, infatti, alla Biblioteca Nazionale di Napoli la mostra di preziosi
oggetti, testi e documenti in occasione dei 150 anni di Storia della Comunità
Ebraica di Napoli mentre per domenica 7 dicembre è in fase di organizzazione
un’apertura straordinaria con una mostra sul restauro librario. In calendario
anche una mostra di periodici e rari documenti storici per ricordare il 70°
anniversario del 1944.
Simonetta Buttò, vanta un ricco curriculum:
dall’ottobre 1985 nei ruoli del Ministro dei Beni e delle attività culturali e
del turismo, ha già diretto la Biblioteca universitaria di Genova ed
attualmente dirige la Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma. A
partire dal 1998 è stata docente in diverse università italiane, fra cui
L’Aquila, Pisa, Siena. Attualmente insegna Storia delle biblioteche presso la
Scuola di Specializzazione in Beni Archivisti e Librari della Sapienza
Università di Roma e presso la Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale
per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario del
MiBACT.
Socio corrispondente dell’Istituto nazionale di studi romani e
rappresentante del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
in seno al Consiglio Direttivo dell’Accademia Lancisiana, è componente del
Comitato scientifico di «DigItalia: rivista del digitale nei beni culturali»,
del Comitato scientifico e di lettura della collana “Pagine diverse”
dell’editore Pacini di Pisa e del Comitato organizzativo scientifico Lazio del
Progetto “Archivi della moda del 900”, elaborato dall’ANAI e realizzato in
collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi e la Direzione Generale
per le Biblioteche, gli Istituti Culturali ed il diritto d’autore del
MiBACT.
Come storica delle biblioteche e della professione bibliotecaria ha
pubblicato con Giorgio de Gregori, Per una storia dei bibliotecari italiani del
20. secolo: dizionario bio-bibliografico 1900-1990, Roma: Associazione italiana
biblioteche, 1999; è curatrice dal 2000 del Dizionario bío bibliografico dei
bibliotecari ítaliani del XX sec. (http:/www.aib.it/aib/editoria/dbbi20.htm) e
coordinatrice del Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici
(1919-1972), Bologna: Bononia University Press, 2011.
Ha recentemente
pubblicato fra l’altro: Funzionamento e criticità delle biblioteche pubbliche
statali, in: Il pane della ricerca: luoghi, questioni e fonti della storia
contemporanea in Italia, a cura di Marco De Nicolò, Roma: Viella, 2012, p.
171-179; Storie di autonomia “speciale”: le biblioteche specializzate del
Ministero per i beni e le attività culturali, «AIB Studi», 52 (2012), n. 2, p.
151-172; Le bibliotecarie, «Nuovi annali della Scuola speciale per archivisti e
bibliotecari», 25 (2012), p. 123-155 (in occasione delle giornate di studio
“Libri documenti e istituzioni:la memoria dell’Italia unita”); Eredità culturale
e nuove tecnologie alla Biblioteca di storia moderna e contemporanea, «Accademie
e biblioteche d’Italia», 8 (20I3), n. l-2, p. 60-67; la voce Ortiz, Maria, in:
Dizionario biografico degli italiani, Volume 79, Roma: Istituto della
Enciclopedia italiana, 2013; Dalla parte delle biblioteche, «AIB Studi», 54
(2014), n. 1,p. 87-93.
Lydia Tarsitano