Claudio Marinone |
Organizzata dall’Associazione Amici della Musica, in collaborazione con la Città di Savigliano e l’Assessorato Alla Cultura, con il patrocinio della Regione Piemonte Fondazione Piemonte dal Vivo, prende il via domenica 9 novembre la nuova stagione dei “Concerti della domenica”, ovvero gli “Aperitivi in musica”. I concerti si terranno nella cornice elegante ed esclusiva del Palazzo Taffini di Savigliano (Via S. Andrea). Quattro appuntamenti di grande musica potranno essere apprezzati dal pubblico e dagli appassionati fino a domenica 30 novembre. Direttore artistico del progetto è Ubaldo Rosso. I concerti inizieranno alle ore 10,50; al termine di ogni concerto verrà offerto un aperitivo. L’iniziativa è sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione Banca Cassa di Risparmio di Savigliano e dalla Banca Cassa di Risparmio di Savigliano.
CALENDARIO CONCERTI
La rassegna inizia domenica 9 novembre alle ore 10,50, con “ENSEMBLE RENOVATION” che vede Claudio Marinone al flauto, Marco Bronzi al violino, Andrea Repetto alla viola, Lucio Labella Danzi al violoncello e Alice Caradente all’arpa. Concerto in collaborazione con il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française” e il Centre Cultural Francaise di Cuneo.
Un ensemble molto particolare che unisce all’esperienza cameristica classica – coltivata con prestigio da ciascun componente – la curiosità verso repertori meno esplorati, estendendo il nucleo più tradizionale degli archi alla collaborazione con il flauto e quindi con l’arpa. La lingua del quintetto così composto risuona d’accenti squisitamente francesi, richiamando il gusto per lo stile concertante ed il colore timbrico, in terra parigina dominanti sin dal grand siecle dei Marais o dei Couperin, destinati quindi alle glorie impressioniste e simboliste del primo Novecento. Dove appunto collocare un compositore come Gabriel Pierne ed il suo “Voyage au Pays du Tendre”, mappa allegorica delle vita amorosa ispirata tuttavia, in linea con il nazionalistico carattere gallico, ad un romanzo del XVII secolo, mentre il marinavigante – e dunque refrattario a studi accademici – Jean Cras oscillava tra rigore melodico ad modum di Schola Cantorum ed atmosfere rarefatte modellate sull’esempio debussyano. Occasione davvero unica per familiarizzare con musiche particolari, rinnovando nel frattempo le simpatie piemontesi verso la cultura transalpina.
L’Ensemble Rènovation nasce a Bolzano grazie alla volontà di alcuni docenti del Conservatorio Monteverdi di unire le loro esperienze musicali con lo scopo di esplorare il repertorio per quartetto con il flauto. Prossimamente il gruppo sarà impegnato in una serie di concerti che lo vedrà protagonista, a Portogruaro, Parma, Piacenza, Bolzano e Riva del Garda nell’esecuzione di partiture scritte su loro richiesta da B. Rettagliati, H. Unterhofer ecc. Il gruppo collabora in formazione allargata con Alice Caradente per estendere la ricerca del repertorio.
Domenica 16 novembre alle ore 10,50 sul palco “F.A.D. PHILIDOR L’ART DE LA MODULATION” – ENSEMBLE LABIRINTO ARMONICO, con Adriano Meggetto al traversiere, Pierluigi Mencattini e Giovanni Rota al violino, Galileo Di Ilio al violoncello, Gregory Coniglio al violone e Stefania Di Giuseppe al clavicembalo.
Si intitolano sinfonie ed il loro autore, Francois Andrè Danican Philidor, anagraficamente di soli dieci anni più giovane di Haydn (Dreux, 7 settembre 1726) e comunque spentosi dopo la morte di Mozart (Londra, 31 agosto 1795), avrebbe ben potuto accogliere elementi dell’incipiente “classicismo”. Ma non nella Francia del Settecento, dove modelli di musica strumentale cameristica erano e restavano pagine come i Concerts Royaux di Francois Couperin, non per nulla nominato “Le Grand”, interprete alla lettera del termine “concert”, ossia forma destinata ad una esecuzione per molteplici attori. Al gusto, tipicamente francese, per la musica d’ensemble- d’archi o di fiati o d’archi e fiati insieme – è dunque opportuno far risalire il termine Sinfonia qui usato: non dunque adesione all’innovativo sonatismo mitteleuropeo, bensì ancora la volontà di coltivare il decorativismo elegantemente rococò della Suite, tra minuetti, gighe, gavotte e pastorelle, per quanto organizzate in tre o quattro movimenti. Del resto Francois Andrè Philidor, erede di una importante famiglia musicale francese (capostipite Anne Danican Philidor) non aveva a distinguersi per rivoluzionare la musica, adottata come diletto, piuttosto a far parlar di sé il mondo intero come straordinario giocatore di scacchi. L’ensemble Labirinto armonico, fondato dal violinista Pierluigi Mencattini, appartiene al novero dei complessi italiani specializzati nell’esecuzione del repertorio antico seguendo i dettami della ricerca filologica ed ha al suo attivo una intensa attività concertistica e discografica.
Il complesso di musica antica fondato dal violinista Pierluigi Mencattini ha in suo attivo numerosi concerti in Italia e all’estero, tra i quali: Festival Internazionale di musica da camera di Genova, Festival di musica antica ”Seicentonovecento”, Festival Internazionale di musica antica della Valle di Susa, Trento, Mantova, Roma, Macerata, Festival Internazionale di Musica Antica di Amburgo, Kiel, Wolfsburg, Grenoble, Saint Raphael, Parigi, Halpe D’huez. Inoltre ha effettuato numerose registrazioni e prime incisioni assolute: I componenti dell’ensemble collaborano o hanno collaborato con solisti e complessi prestigiosi del panorama nazionale ed internazionale della musica antica: E. Gatti, J. Sawal, Complesso Strumentale Italiano, Ensemble Alamirè, Complesso Barocco diretto da A. Curtis. L’Ensemble, il 12 Maggio del 2005, ha ottenuto una medaglia di merito dal Presidente della Repubblica Italiana C. A. Ciampi, e il 29 Agosto 2007 Targa D’argento dal Presidente della Repubblica G. Napolitano . L’Ensemble suona con strumenti barocchi d’epoca del XVII e XVIII secolo o copie fedelmente riprodotte da maestri liutai italiani.
Domenica 23 novembre alle ore 10,50 si esibiscono il mezzosoprano Annie Vavrille e il pianista Achille Lampo con lo spettacolo “eROINE ROMANTICHE”.
La donna fatale e ribelle, la sensuale voce traditrice del mezzo-soprano che non è spesso incarnata nell’opera e nel mondo delle eroine appassionate, impulsive e non conformiste, ora è qui la protagonista interprete di questi sentimenti.
Femme fatale, sensuale e crudele, impulsiva e anticonformista: dalla perfida Maga Circe risalendo ai tempi della biblica Dalila, dall’età barocca che fantastica sulla donna ideale immaginando Dulcinea, sino ai francesi dell’ultimo Ottocento. Con i Baudelaire e i Gauthier, i Bizet e i Saint-Saens, il femminino vampiresco veste i panni dell’esotismo bohemienne, che, senza scomodare ancora tamburi africani e gamelan giavanesi, invita al viaggio oltre i Pirenei, nella terra di Spagna, popolata dall’immaginario letterario prima ancora che musicale, di zingare dalla pelle scura, d’occhi nerissimi e capelli corvini, di canciones populares intrise di autoctoni ritmi danzanti. A questa donna non s’addice la voce d’angelo del soprano, ma il registro più grave, ambiguo ed oscuro – come il mistero femminile – del mezzo-soprano. E dunque un’artista come Annie Vavrille, che si guadagna il titolo di “una delle migliori Carmen dell’ultimo decennio” dopo aver debuttato il personaggio in Austria ed aver ottenuto nello stesso ruolo il premio della critica spagnola in un celebre allestimento con Alagna e Georghiu per la regia di Calisto Bieito, non poteva non essere l’ideale “sorciere” di un programma dedicato alle “heroines romantiques”.
ACHILLE LAMPO, allievo di Wally Peroni, si diploma in pianoforte a 17 anni al Conservatorio “G. Verdi” di Torino con il massimo dei voti e la lode; si perfeziona presso l’ Accademia Chigiana di Siena e al Conservatorio di Lucerna con Paul Badura-Skoda e Mieczyslaw Horszowski. Già pianista collaboratore del Teatro alla Scala di Milano, dell’Arena di Verona, del Teatro Regio e dell’Orchestra Sinfonica della R.A.I. di Torino, dal 2007 è pianista e Vocal Coach al Teatro Opéra di Monte-Carlo e al Teatro Municipal de Santiago del Cile. Nel 2013 è stato invitato dall’Opéra di Toulon per il Macbeth di Verdi. Ha diretto “Don Giovanni” con Francesco Meli, “L’Italiana in Algeri”, “Norma”, “Il Signor Bruschino”, “Didone ed Enea” e, “Rigoletto” con Leo Nucci.
Domenica 30 novembre alle ore 10,50, l’ultimo spettacolo della rassegna, “NISI” vede protagonisti Alessandro Milani al violino, Sergio Patria al violoncello e Elena Ballario, pianoforte.
Un trio classico nato dalla collaborazione tra il Nuovo Insieme Strumentale Italiano (NISI), fondato da Sergio Patria ed Elena Ballario e presente sulla scena concertistica nazionale ed internazionale sin dal 1990, e un artista del calibro di Alessandro Milani, conosciuto al pubblico per il suo ruolo di spalla nell’Orchestra Nazionale della RAI, sistematicamente applaudito nelle serate per musicofili sul terzo canale. Un programma classico che dalla Francia, prediletta nei precedenti appuntamenti, torna al cuore tedesco dell’Europa ottocentesca, che batte all’insegna della fremente comunicativa di Mendelssohn nel Trio op. 49, nell’alternarsi tra atmosfere liederistiche ed intime del movimento lento o la ridente vitalità dello Scherzo e la spettacolarità altamente virtuosistica del finale. Prezioso poi l’omaggio di Carl Heinrich Reinecke, apprezzatissimo pianista, docente e compositore del tardo romanticismo teutonico, al mito beethoveniano, con la riscrittura per trio del triplo concerto, così trasformato in un’opera da camera, ma nel gusto per la densità di scrittura che caratterizza posizioni estetiche epigonali. Occasione quest’ultima per apprezzare la vocazione del NISI al recupero di partiture meno conosciute, particolarmente nel settore delle trascrizioni e/o elaborazioni, che, in tempi d’assenza di media, svolsero un ruolo insostituibile nella divulgazione del repertorio.
Il Nuovo Insieme Strumentale Italiano fondato da Sergio Patria ed Elena Ballario è presente sulla scena concertistica nazionale ed internazionale dal 1990. Composto da personalità di spicco della vita musicale italiana, reputati solisti e prime parti di prestigiose orchestre, rivolge la sua attività al repertorio inedito e al patrimonio di trascrizioni ed elaborazioni, principalmente legato alla cultura musicale italiana. I programmi vengono sviluppati in modo tematico e realizzati, nei casi di elaborazioni o trascrizioni, grazie al contributo della pianista e compositore Elena Ballario. Ulteriore prerogativa dell’Insieme, è la diffusione di opere del teatro musicale da camera; queste opere, presentate assieme ad importanti cantanti a riconosciuti attori di Teatro quali Luciana Serra, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Pamela Villoresi, rendono i programmi piacevolmente accessibili ad un pubblico estremamente ampio e variegato. L’ensemble ha prodotto tre CD di musiche originali e trascrizioni di Elena Ballario.
Posti non numerati: Interi, ridotti, soci € 7,00 – €. 5,00 – €. 1,00 –
Altre info su www.amicimusicasavigliano.org, segreteria@amicimusicasavigliano.org e al numero 335/52.99.411.
con il sostegno e con il patrocinio di
Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali
Regione Piemonte “Fondazione Piemonte Dal Vivo”
Fondazione Banca Cassa di Risparmio di Savigliano
Banca Cassa di Risparmio di Savigliano
PROGRAMMA COMPLETO CON BIOGRAFIE MUSICISTI
Domenica 9 novembre ore 11 Palazzo Taffini ore 10,50
ENSEMBLE RENOVATION
Claudio Marinone flauto
Marco Bronzi violino Andrea Repetto viola
Lucio Labella Danzi violoncello Alice Caradente arpa
“in collaborazione con il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française” e il Centre Cultural Francaise di Cuneo
Gabriel Pierné (1863-1937), allievo di Franck e di Massenet e legato da una profonda amicizia con Debussy, è uno dei compositori più rappresentativi dell’ area stilistica francese della fine del ‘800. Nel brano “Voyage au Pays du Tendre” Pierné illustra musicalmente la mappa allegorica: ” La Carte du Pays du Tendre ” ispirata dal romanzo del XVII° secolo “La Clélie di Madeleine de Scudéry”. Tandre, secondo l’incisione di Francois Chaveau, è illustrato graficamente come una “rappresentazione topografica allegorica”, sotto forma di villaggi e di percorsi che rappresentano le varie tappe della vita amorosa secondo lo stile della corrente culturale delle “Précieuses”. Tendre si trova sul fiume “inclination” il quale è raggiunto alla sua foce da due torrenti che sono “Estime” e “Reconnaissance”. Il mare rappresenta invece il pericolo, perché raffigura la passione incontrollabile. «Comporre – dichiarò Cras – è per me obbedire ad una volontà superiore, che mi detta le sue volontà e che io servo con l’ebrezza dell’umile discepolo il cui solo scopo è di eseguire al meglio gli ordini del suo maestro». Molto amico di Henri Duparc, lo stile di Jean Cras è sorretto da un rigore melodico tipico della Schola Cantorum, avvolto da atmosfere in stile simbolista che si possono trovare nelle opere più rappresentative di Debussy. Bisogna ricordare all’ascoltatore che la mancanza in Cras di un percorso classico di studi ha influito molto sulle sue opere. La sua fonte primaria di sostentamento, infatti, era il lavoro svolto nella marina militare francese. Cras, comandante di una nave, trascorse tutta la sua vita in mare, dedicando i momenti liberi alla propria passione per la musica. Sulle navi dove era imbarcato faceva portare sempre un pianoforte per dedicarsi, nei momenti liberi, alla composizione in uno stile, “sincero e non imposto”.
Jean Cras Quintette (Assez animé – Animé – assez lent sans trainer – Très animé)
Gabriel Pierné Variations libres et final
Camille Saint-Saëns Fantasia per violino ed arpa
Gabriel Pierné Voyage au pays du Tendre
Alice Caradente. Sotto la guida del M°Emanuela Degli Esposti, nel luglio 2006 consegue a pieni voti la Laurea in Arpa di Primo Livello presso il Conservatorio di Musica “A.Boito” di Parma. Partecipa a diversi corsi di perfezionamento tenuti da illustri arpisti, quali David Watkins, Ieuan Jones e Judith Liber. La sua attività concertistica spazia dal repertorio solistico alla musica d’insieme: si esibisce in recital solistici e in vari ensemble strumentali. Fa parte Duo Alchimia con l’arpista Alessandra Ziveri, il duo ha inciso per l’etichetta discografica Tactus il disco “Parafrasi Verdiane” per Duo d’Arpe (maggio 2013). Collabora come Prima Arpa con l’Orchestra del Festival Pucciniano di Torre del Lago, con i Musici di Parma, con l’Orchestra ‘G. Verdi’ di Busseto, con l’Orchestra Sinfonica dei Cantieri d’Arte, con la ‘Piccola Orchestra Italiana’ e con la Fondazione “Arturo Toscanini”. Insegna Arpa Celtica e Classica presso l’Istituto “La Salle” di Parma.
L’Ensemble Rènovation nasce a Bolzano grazie alla volontà di alcuni docenti del Conservatorio Monteverdi per unire le loro esperienze musicali con lo scopo di esplorare il repertorio per quartetto con il flauto. Prossimamente il gruppo sarà impegnato in una serie di concerti che lo vedrà protagonista, a Portogruaro, Parma, Piacenza, Bolzano e Riva del Garda dove eseguiranno partiture scritte su loro richiesta da B. Rettagliati, H. Unterhofer ecc. Il gruppo collabora in formazione allargata con Alice Caradente per estendere la ricerca del repertorio.
Claudio Marinone. Si è diplomato presso il Conservatorio di Cuneo sotto la guida di U. Rosso, ha proseguito gli studi presso il Conservatoire National de Musique di Parigi, (Mi A. Marion e R. Guiot) dove ha conseguito i diplomi in flauto e musica da camera. Si è perfezionato con i M i G. Cambursano, C. Lardé, M. Larrieu, A. Persichilli, J. P. Rampal. Ha ottenuto 14 premi in concorsi nazionali ed internazionali, tra cui quello di musica da camera di Caltanissetta, (membro della Federazione Mondiale dei Concorsi di Ginevra). Ha collaborato con le Orchestre del “Teatro alla Scala”, di “Milano Classica”, “Cantelli di Milano”, “della Bretagna” suonando sotto la guida di Herreweghe, R. Muti, T. Noseda, Ceccato, Georghiou. Ha tenuto concerti in Belgio (Festival delle Fiandre), in Francia, in Germania, in Spagna, in Svizzera (Tonhalle Zürich Grosser Saal), in Giappone (Kosey Nenkin di Tokyo, Festival Hall di Osaka) negli Stati Uniti (BAM Majestic Theater di New York), ed in molte località italiane. Si è esibito come solista presso numerose istituzioni musicali quali l’Orchestra Pest Megye Szimfonikus e l’Orchestra Vasas Művészegyüttes di Budapest, l’Orchestra del Conservatorio di Bolzano, la Latvian Philarmonic Chamber Orchestra.
Marco Bronzi. Diplomato col massimo dei voti all’età di 18 anni al Conservatorio di Parma, è stato allievo di Carlo Chiarappa alla Scuola di Musica di Fiesole, di Yair Kless alla Rubin Academy di Tel Aviv e di Pavel Vernikov a Portogruaro. Ha successivamente conseguito la Laurea superiore di II livello in musica da camera con il massimo dei voti, la lode e la menzione al Conservatorio di Parma.
Vincitore giovanissimo del 1° premio al concorso per violino solista “Ada Dal Zoppo” di Mantova, del 1° premio al concorso per violino solista “Lorenzo Perosi” di Biella. Dal 1992 fino al 2006 è stato membro stabile dell’Orchestra sinfonica dell’Emilia-Romagna di Parma. Svolge una intensa attività cameristica e, stabilmente, è membro del Five Lines Piano. Fa parte sin dai suoi esordi della “Symphonica d’Italia”, sotto la direzione di Lorin Maazel e dei massimi direttori d’orchestra dei nostri tempi quali Y. Temirkanov, R. deBurgos, G. Pretre, Z. Mehta, K. Masur e M. Rostropovich. Con la Symphonica d’Italia ha effettuato tournèes in Giappone, Argentina, Brasile, Russia, Israele, Turchia, in numerosissime città europee e in USA.
Andrea Repetto. Allievo di A. Farulli alla Scuola di Musica di Fiesole, si è diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e perfezionato in viola e quartetto d’ archi con J. Bashmet, M. Skampa. G. Kurtàg e P. Farulli.
Membro fondatore del Quartetto d’ archi di Torino, è stato premiato in importanti concorsi nazionali ed internazionali quali il “Vittorio Gui” di Firenze ed il concorso di Quartetto d’Evian. Con lo stesso complesso ha suonato nelle principali stagioni concertistiche in Italia ed all’ estero collaborando con artisti quali Karl Leister, Aldo Ciccolini,
Enrico Dindo, Boris Petrushansky. Tiene corsi d’ orchestra d’ archi e musica da camera presso la Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo. Nell’ ottobre 2010 ha partecipato in qualità di professore di Viola e Musica da camera ai corsi della “Gustav Mahler Academie”. Suona una viola Pietro Testore Milano 1767.
Lucio Labella Danzi. Si diploma in Violoncello e prosegue gli studi con G. Ravenna, A. Baldovino, M. Perenyi, E. Klein, A. Bjlsma, F. Rossi. Consegue il Diploma di Musica da Camera con Pianoforte presso l’Accademia musicale di Firenze tenuto dal M° P. N. Masi ed inoltre partecipa a diversi corsi di perfezionamento di Quartetto d’Archi con il M° P. Farulli e di Trio con Pianoforte con il Trio di Trieste presso la Scuola di Musica di Fiesole e presso l’Accademia Chigiana di Siena. Nel 2009 consegue il biennio di “musica da camera” con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Cherubini” di Firenze. Ha fatto parte dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, dell’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna Fondazione “A. Toscanini” di Parma e componente stabile dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Si esibisce in qualità di solista con il Complesso d’Archi e l’Ensemble cameristico dell’ Orchestra “A. Toscanini” di Parma, l’Orchestra del Forum Fiorentino, l’Orchestra Consonanza, I Solisti Fiorentini, ed I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino. Ha tenuto concerti in formazioni cameristiche a Roma, Milano, Parma, Lisbona, Nairobi, Regensburg, Tokyo. Collabora con il complesso “Demidoff Ensemble” e, come Primo Violoncello, con l’Orchestra Sinfonica Veneta, l’Orchestra dell”Opera Festival” a Firenze, i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, e l’Orchestra da Camera Fiorentina.
Domenica 16 novembre Palazzo Taffini ore 10,50
F. A. D. PHILIDOR L’ART DE LA MODULATION
ENSEMBLE LABIRINTO ARMONICO
Adriano Meggetto traversiere
Pierluigi Mencattini violino Giovanni Rota violino
Galileo Di Ilio violoncello Gregory Coniglio violone
Stefania Di Giuseppe clavicembalo
François-André Danican Philidor
(Dreux, 7 settembre 1726 – Londra, 31 agosto 1795) è stato uno scacchista e musicista francese. È considerato il migliore giocatore del suo tempo. Proveniva da un’antica famiglia di musicisti, il cui capostipite Jean Danican Philidor (1620-1679) era un musicista della Grande Écurie, la banda militare di corte. Gli fu dato il soprannome Philidor dal re Luigi XIII perché il suo modo di suonare l’oboe gli ricordava quello del virtuoso senese Filidori. Nacque da André Danican Philidor, anch’egli un affermato musicista, e dalla sua seconda moglie Elizabeth Le Roy. Il padre aveva 79 anni quando François-André nacque e la madre 26. Il suo Carmen saeculare è una delle prime composizioni massoniche del 1700. Intorno al 1740 comincia a frequentare il famoso Café de la Régence di Parigi (nella Place du Palais Royal), dove aveva come insegnante Legall de Kermieur, considerato il migliore giocatore francese dell’epoca. Qui giocò anche con Benjamin Franklin, che Philidor chiamava “il mio amico del New England”. Nel 1747 visitò l’Inghilterra e batté in un match il siriano Philip Stamma per +8 -1 =1, dandogli il vantaggio di giocare sempre col bianco. Su invito del duca di Cumberland pubblicò nel 1749 il famoso libro Analyse du jeu des èchecs, tradotto in tedesco, francese ed italiano, che sarebbe stato considerato un manuale fondamentale sacro degli scacchi per oltre un secolo, nel quale analizza nove differenti aperture di gioco, caratterizzate da un forte centro di pedoni. In questo libro analizzò anche alcune posizioni di torre e alfiere contro torre, nonché la tecnica per pattare una particolare posizione (detta oggi posizione di Philidor) nei finali di torre e pedone contro torre. Il suo motto era “I pedoni sono l’anima degli scacchi”. Nel 1754 tornò a Parigi dove continuò a dedicarsi alla sua attività di musicista. Alla vigilia della rivoluzione francese è costretto a riparare in Inghilterra, in quanto le sue conoscenze altolocate lo avevano posto sulla lista nera del Governo rivoluzionario. Pochi mesi dopo la sua morte a Piccadilly, Londra, nel 1795, il suo nome verrà rimosso dalla lista. Philidor fu uno dei primi giocatori a cimentarsi negli scacchi alla cieca. Il 9 maggio del 1783 fece sensazione dando una simultanea alla cieca su tre scacchiere in un circolo di St. James a Londra. Con Philidor la teoria scacchistica conobbe un “salto di qualità” che contribuì in misura determinante a collocare il gioco degli scacchi sul piano della logica, sottraendolo alle sperimentazioni empiriche. Il suo insegnamento riscosse un grande successo, anche perché seppe fondere il freddo raziocinio con un virtuosismo tecnico, quale nessuno dei suoi predecessori aveva mai saputo esibire. Un busto di Philidor è esposto sulla facciata del palazzo dell’Opera Garnier di Parigi. Sotto il busto è rappresentata, racchiusa in uno scudo, una scacchiera. La Rue Philidor, nel 20° arrondissement di Parigi, è dedicata alla sua memoria.
François-André Danican PHILIDOR (1726-1795)
L’ART DE LA MODULATION (1755)
Sinfonia I
Con Spirito, L’Arte della Fuga, Pastorella,Gavotta
Sinfonia II
Allegro, Andante, Tempo di Minuetto
Sinfonia III
Moderato, Aria I – Aria II – Giga
Sinfonia IV
Adagio, Allegro, Aria
Sinfonia V
Adagio, Fuga, Andante, Aria con variazioni
Sinfonia VI
Adagio, Allegro ma non troppo, Aria tempo di Minuetto
ENSEMBLE LABIRINTO ARMONICO
Il complesso di musica antica fondato dal violinista Pierluigi Mencattini ha in suo attivo numerosi concerti in Italia e all’estero: Festival Internazionale di musica da camera di Genova, Festival di musica antica”Seicentonovecento”, Festival Internazionale di musica antica della Valle di Susa,Trento, Mantova, Roma, Macerata, Festival di Mezz’estate‑Tagliacozzo, Rassegna di musica antica di Víterbo, Festival organistico di Torino, Maggio Teatino, Isernia, Lecco-Agimus,Ventimiglia, I Concerti del Teatro Aldobrandi Mazzacorati-Bologna,Villa Manzoni,Teatro di Stato di Rodos‑Grecia, Monaco di Baviera, Festival di Memminger, Bruxelles, Festival Internazionale della Provence, Musica Cortese, Festival Internazionale di Musica Antica di Amburgo, Kiel, Wolfsburg, Grenoble, Saint Raphael, Parigi, Halpe D’huez . Inoltre ha effettuato numerose registrazioni e prime incisioni assolute: I componenti dell’ensemble collaborano o hanno collaborato con solisti e complessi prestigiosi del panorama nazionale ed internazionale della musica antica: E. Gatti, J. Sawal, Complesso Strumentale Italiano, Ensemble Alamirè, Complesso Barocco diretto da A. Curtis.
L’Ensemble, il 12 Maggio del 2005, ha ottenuto una medaglia di merito dal Presidente della Repubblica Italiana C. A. Ciampi, e il 29 Agosto 2007 Targa D’argento dal Presidente della Repubblica G. Napolitano . L’Ensemble suona con strumenti barocchi d’epoca del XVII e XVIII secolo o copie fedelmente riprodotte da maestri liutai italiani.
Domenica 23 novembre Palazzo Taffini ore 10,50
Heroines Romantiques
Annie Vavrille mezzosoprano
Achille Lampo pianoforte
La donna fatale e ribelle, la sensuale voce traditrice del Mezzo-Soprano che non e’ spesso incarnata nell’opera e nel mondo delle eroine appassionate, impulsive e non conformiste, ora e’ qui la protagonista interprete di questi sentimenti.
Henry Duparc
Invitation au voyage
Chanson triste
Serge Rachmaninov
Lorsque la nuit m’entoure Op 4 n°3
Les eaux du printemps 0p 14 n°11
Camille Saint-Saens
Samson et Dalila Dalila « Mon coeur s’ouvre à ta voix »
Jules Massenet
Don Quichotte Dulcinée « Quand la femme a vingt ans »
Manuel de Falla
Canciones Populares Espanolas El pano moruno, Seguidilla Murciana, Asturiana, Jota, Nana, Cancion, Polo
Georges Bizet
Carmen Habanera
Annie Vavrille compie i suoi studi musicali al Conservatorio di Lione, città in cui si laurea anche in musicologia. Prosegue allora lo studio del canto con Ileana Cotrubas, Galina Vichnevskaya e Gabriella Ravazzi, personalità decisive nella sua formazione. Debutta sulle scene alla Fenice di Venezia nell’Enfant et les sortilèges di Ravel e lo ripropone alla Welsh National Opera.
Nel 1996 impersona il ruolo della Principessa in Rusalka di Dargominsky al Festival di Wexford, interpretazione che le varrà gli elogi della stampa britannica. È in Austria, al Festival di Gars am Kamp, che debutta in Carmen, ripreso al Festival di Perelada, con Alagna e Gheorghiu con la regia di Calixto Bieito (Premio della Critica Spagnola per il 1999), con la Vlaamse Opera nel 2004, oltre che in tournée con l’Opera Zuid di Maastricht, permettendole di essere citata dalla stampa come «una delle migliori Carmen del decennio». È regolarmente invitata dai teatri italiani: Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Comunale di Firenze, Teatro Valli di Reggio Emilia (Lucretia in Rape of Lucretia di Britten, regia di Daniele Abbado), Teatro Comunale di Bologna (Gli uccelli di passaggio di Fabio Vacchi, eLa fille du regiment con Juan Diego Florez ed Eva Mei, regia di Emilio Sagi), Palermo (Lakmé), Teatro Regio di Torino (Carmen II di Jérome Savary), Teatro alla Scala di Milano (Il processo di Alberto Colla). Con Carmen è stata impegnata al Teatro Greco di Taormina ed al Comunale di Mantova per la Fondazione Toscanini. Nel 2006 canta nella prima mondiale de Il canto della pelle di Ambrosini all’Opéra de Lyon. Annie Vavrille si è esibita in concerto con alcune tra le più importanti orchestre europee: Orchestra Filarmonica di Anversa, la Grande Ecurie et la Chambre du Roy, Santa Cecilia di Roma, Bbc Symphony, l’Orchestre National de Lyon, l’Orchestre Nazional de Montpellier, l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestre Régional de Cannes, l’Orchestre Philharmonique de Nice, l’Orchestre Philharmonique de Radio-France
È molto attiva nel repertorio della musica contemporanea: Pierrot Lunaire di Schönberg e Le marteau sans maître di Boulez con i solisti dell’Orchestre Nazional di Lione, Berio (Folk-Songs) con l’Ensemble Inter-Contemporaine e ha partecipato a creazioni mondiali a Nancy (Un tango pour Mr. Lautrec di Zulueta) e Lione (L’oracle de voyage di Jaffrenou). La sua discografia comprende: Macbeth di Bloch, diretto da Friedemann Layer con l’Orchestre Philharmonique de Montpellier; Saul di Testi con l’Orchestre Philharmonique de Radio-France; Andrea Chénier in Dvd dal Teatro Comunale di Bologna, diretto da Carlo Rizzi.
ACHILLE LAMPO, allievo di Wally Peroni, si diploma in pianoforte a 17 anni al Conservatorio “G. Verdi” di Torino con il massimo dei voti e la lode; si perfeziona presso l’ Accademia Chigiana di Siena e al Conservatorio di Lucerna con Paul Badura-Skoda e Mieczyslaw Horszowski. Debutta come solista nel 1983 con il concerto K.414 di Mozart e l’Orchestra da camera di Lucca. Nel 1991, è invitato dal Festival International de Santander in Spagna per una tournée di concerti in occasione del bicentenario Mozartiano. Francia, Spagna, Germania, Svezia, Svizzera, Algéria, Etiopia, Sudafrica, Cina, Vietnam e Giappone ove è regolarmente invitato per masterclasses, suonando con l’Orchestra della Hochschule di Vienna, e I Virtuosi Brunensis di Brno. Già pianista collaboratore del Teatro alla Scala di Milano, dell’Arena di Verona, del Teatro Regio e dell’Orchestra Sinfonica della R.A.I. di Torino, dal 2007 è pianista e Vocal Coach al Teatro Opéra di Monte-Carlo e al Teatro Municipal de Santiago del Cile. Nel 2013 è stato invitato dall’Opéra di Toulon per il Macbeth di Verdi. Ha diretto “Don Giovanni” con Francesco Meli, “L’Italiana in Algeri”, “Norma”, “Il Signor Bruschino”, “Didone ed Enea” e, “Rigoletto” con Leo Nucci. Vanta numerose registrazioni discografiche e televisive per D.D.T., R.A.I. e France 3; nell’estate 2011 ha registrato per Naxos “Il Noce di Benevento” di G. Balducci al Festival Rossini di Wildbad. E’ Docente di Pianoforte Principale al Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo.
Domenica 30 novembre Palazzo Taffini ore 10,50
NISI
Alessandro Milani violino
Sergio Patria violoncello
Elena Ballario, pianoforte
Il Nuovo Insieme Strumentale Italiano fondato da Sergio Patria ed Elena Ballario è presente sulla scena concertistica nazionale ed internazionale dal 1990. Composto da personalità di spicco della vita musicale italiana, reputati solisti e prime parti di prestigiose orchestre, rivolge la sua attività al repertorio inedito e al patrimonio di trascrizioni ed elaborazioni, principalmente legato alla cultura musicale italiana. I programmi vengono sviluppati in modo tematico e realizzati, nei casi di elaborazioni o trascrizioni, grazie al contributo della pianista e compositore Elena Ballario. Ulteriore prerogativa dell’Insieme, è la diffusione di opere del teatro musicale da camera; queste opere, presentate assieme ad importanti cantanti a riconosciuti attori di Teatro quali Luciana Serra, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Pamela Villoresi, rendono i programmi piacevolmente accessibili ad un pubblico estremamente ampio e variegato. L’ensemble ha prodotto tre CD di musiche originali e trascrizioni di Elena Ballario.
F. Mendelssohn-Bartoldy (1809-1847)
Trio op. 49 nr.1
Molto Allegro agitato
Anfante con moto tranquillo
Scherzo, leggiero e vivace
Finale, allegro assai appassionato
Carl Reinecke (1824-1910)
Trascrizione di Carl Reinecke per solo Trio, del Triplo concerto per violino,
violoncello, pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven
(Allegro – Largo – Rondò alla Polacca)
Alessandro Milani, si è diplomato con il massimo dei voti nel 1990 al conservatorio G.Verdi di Torino città in cui è nato nel1969 e in seguito si è perfezionato con Salvatore Accardo all’Accademia Stauffer di Cremona. Vincitore di numerosi concorsi nazionali ha fatto parte per due anni dell’Orchestra di Giovani della Comunità Europea Nel 1991 è diventato spalla dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento con la quale ha tenuto numerosi concerti solistici e nel 1995 ha vinto il concorso da primo violino di spalla presso l’Orchestra Nazionale della Rai. Ha collaborato come spalla presso l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia con il teatro dell’Opera di Romae ha suonato sotto invito del M° G.Sinopoli nell’Orchestra Filarmonica Romana Svolge attività da camera e solistica è ha insegnato nella scuola di Musica di Fiesole e nella scuola di alto perfezionamento di Saluzzo ha inciso molti CD tra i quali il Concerto di Elgar sotto la direzione del M°J.Tate. Dal 2008 inizia l’attività di direttore d’orchestra dirigendo l’Orchestra Sinfonica RAI nel “Gran Concerto” trasmissione televisiva dedicata ai bambini in onda su RAI tre. Suona un violino Santo Serafino del 1770 gentilmente imprestato dalla Fondazione Peterlongo di Milano.
Sergio Patria, a sedici anni debutta in qualità di solista con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana. E’ stato primo violoncello nell’Orchestra Sinfonica di Bogotà (Colombia), allo Stadttheaterdi Lucerna (Svizzera) e dal 1974 al 1999 al Teatro Regio di Torino. Docente di violoncello al Conservatorio di San Cristobal (Venezuela), al Conservatorio dell’Università Nazionale Colombiana (Colombia), al Conservatorio ed alla Scuola Comunale di Lucerna, al Conservatorio di Alessandria, ai corsi orchestrali di Lanciano ed ai corsi di formazione professionale a cura dell’I.R.Fo.P Regione Friuli Venezia Giulia e alla Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo. Dal 1977 è docente di violoncello al Conservatorio G. Verdi di Torino.. Come interprete di concerti per violoncello ed orchestra, ha suonato sotto la guida di importanti direttori, tra i quali: Y.Ahronovitch, R.Chailly, O.Nussio, T.Costin, S.Caduff,. E.H.Beer, M.Horvat, S.Lorant, B.Martinotti. A.Peiretti M.Peiretti F.Zigante. Nel 2001 ha eseguito in prima esecuzione la Rapsodia per violoncello e orchestra (per egli stesso composta) del compositore A.Peiretti con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Solista e camerista in vari di gruppi da camera, di cui è stato anche il fondatore, ha svolto e svolge attività concertistica in Italia e all’estero.
E’ Presidente dell’A.Gi.Mus. sezione di Biella. E’ Direttore Artistico del Festival Musica sul Lago.
Elena Ballario, oltre agli studi pianistici si è dedicata per alcuni anni anche allo studio del Violino e della Composizione. Ha iniziato la carriera concertistica nel 1980 proponendosi al pubblico sia come solista che con varie formazioni cameristiche. Dal 2000 ha iniziato l’attività compositiva dedicandosi dapprima a trascrivere e ad elaborare per vari gruppi strumentali e vocali, brani orchestrali, pianistici e per canto e pianoforte di varie epoche dando vita a programmi monografici dedicati a G. Rossini e G. Verdi, all’operetta, alle favole, all’opera lirica, eseguiti dal NUOVO INSIEME STRUMENTALE ITALIANO del quale è la pianista. Successivamente alla prime trascrizioni ha prodotto i primi lavori originali per pianoforte solo, violoncello e pianoforte, per trio, per quintetto d’archi e orchestra d’archi. Sue composizioni sono state inserite in repertorio da vari solisti ed ensemble ed eseguite regolarmente in Italia ed all’estero. Numerosi i lavori per la didattica, di cui recenti sono le raccolte per pianoforte intitolate “Suona con Camilla”. Di recente
pubblicazione per la casa editrice Volontè di Milano e distribuito in tutta Italia dalla Carisch, il metodo di Scale e Arpeggi con Introduzione teorica per i Conservatori di Musica. E’ docente al Conservatorio di Torino.
Con il sostegno e con il patrocinio di
Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali
Regione Piemonte “Fondazione Piemonte Dal Vivo”
Fondazione Banca Cassa di Risparmio di Savigliano
Banca Cassa di Risparmio di Savigliano