Eva Green: bellezza senza tempo protagonista del
Calendario Campari 2015
Eva Green, la superstar di Sin City, sarà la protagonista del Calendario Campari,
immortalata da Julia Fullerton-Batten, prima fotografa donna di questo progetto
Milano, 10 luglio 2014 –Campari® annuncia il nome della protagonista del Calendario Campari 2015: l’attrice hollywoodiana Eva Green. La bellissima attrice francese sarà la protagonista del calendario di quest’anno intitolato “Mythology Mixology”, dedicato alla celebrazione dell’incredibile storia di Campari e delle vicende legate a dodici dei cocktail classici più amati di sempre.
Numerose ricerche hanno dimostrato che la riscoperta dei cocktail classici è diventato un fenomeno internazionale negli ultimi dieci anni, e, con il nuovo intrigante tema, Campari intende portare con sé gli amanti del brand in un viaggio lungo dodici mesi attraverso una reinterpretazione in chiave contemporanea della nascita dei suoi cocktail più celebri. Ciascun mese sarà incentrato su un cocktail classico, raffigurando con esso gli aneddoti, le curiosità e gli incredibili racconti pressoché sconosciuti che si celano dietro a ciascuna ricetta.
La carriera di Eva Green ha avuto inizio nel 2001 con Turcaret, diretto da Gerard Deshartes, e con Jalousie en trois fax, diretto da Didier Long. Il suo debutto cinematografico è avvenuto nel 2002 come protagonista nel celebre film di Bernardo Bertolucci, The Dreamers, acclamato dalla critica. Nel 2006, Eva ha recitato con Daniel Craig in Casino Royale, il ventunesimo film della serie targata James Bond. Eva ha recitato la parte di “Vesper Lynd”, un misterioso mix di vulnerabilità e forza e l’unica donna che James Bond abbia mai amato. Nel febbraio 2007 il film ha ricevuto nove candidature ai British Academy of Film and Television Arts (BAFTA) ed Eva ha vinto il premio BAFTA Rising Star Award, votata dal pubblico.
Eva ha recentemente preso parte alla serie televisiva di Showtime intitolata Penny Dreadful, debuttata a maggio, che la vede protagonista nel ruolo di Vanessa Ives, insieme a Timothy Dalton e Josh Hartnett. Di recente, Eva ha interpretato inoltre il ruolo di ‘Artemisia’ in 300: L’alba di un impero e il mese di agosto la vedrà come protagonista nel prequel di Sin City intitolato Sin City: Una donna per cui uccidere. Eva segue le orme delle eroine protagoniste dei precedenti Calendari Campari, fra cui eleganti e affascinanti attrici come Salma Hayek, Eva Mendes, Jessica Alba, Milla Jovovich, Penelope Cruz e Uma Thurman.
Eva Green ha così commentato il suo ruolo da eroina di Calendario Campari 2015:
“Lavorare con un marchio come Campari, così rinomato e conosciuto in tutto il mondo, è un onore e un privilegio. Quest’anno il tema è molto speciale, con un equilibrio persuasivo e quasi magico tra tradizione e contemporaneità Alla base di ciascuna immagine vi è la storia dei cocktail a base Campari più amati, ma con un aspetto modernissimo, ricco di creatività e stile. È un calendario di incredibile bellezza e mostra chiaramente che nonostante alcune ricette abbiano oltre 100 anni, sono ancora attuali e amate tutt’oggi. Il senso di accuratezza è stato incredibilmente immortalato nel calendario di quest’anno grazie alla creatività della fotografa Julia Fullerton-Batten e di tutte le persone che hanno lavorato sul set”.
Gli scatti della sedicesima edizione del rinomato Calendario Campari sono di Julia Fullerton-Batten, celebre fotografa d’arte acclamata in tutto il mondo e prima donna a capo del progetto Calendario Campari. Alla base del suo successo vi è il progetto “Teenage Stories” del 2005, una narrazione evocativa che raffigura il passaggio di una ragazza adolescente all’età adulta. Da allora ha esposto le sue opere in tutto il mondo. I luoghi non convenzionali, le ambientazioni altamente creative, Ie persone comuni scelte come modelli e la luce cinematografica sono tutte caratteristiche distintive del suo stile fotografico, ben presenti anche nel Calendario Campari di quest’anno.
In merito al suo coinvolgimento nel progetto Calendario Campari 2015, Julia Fullerton-Batten ha commentato: “Campari ha da sempre avuto una capacità intrinseca di ricreare se stesso, mantenendo un’immagine sempre moderna, stimolante e creativa – un obiettivo che cerco di perseguire anche nella mia carriera, per questo si è rivelata fin da subito una perfetta collaborazione. Il tema di quest’anno è stata una sfida interessante, in quanto occorreva interpretare aneddoti del passato cercando di attualizzarli con uno stile moderno. Sono certa che con le fotografie di quest’anno siamo riusciti a ricreare questo delicato equilibrio, e ciò è stato possibile grazie alla collaborazione di un’attrice tanto bella quanto talentuosa come Eva Green, che condivide la nostra stessa passione per questi scatti fotografici”.
“Sebbene ci sia sempre stata molta attenzione verso i nostri cocktail classici, ci è stato segnalato dai barman di tutto il mondo un costante aumento di popolarità di cocktail quali Negroni e Americano.- spiega Bob Kunze-Concewitz, amministratore delegato del Gruppo Campari- Emergono, inoltre, nuovi interessanti trend di reinterpretazione in chiave moderna dei cocktail classici, creati dai barman allo scopo di rilanciare le ricette storiche nel mondo contemporaneo. Il Calendario Campari di quest’anno è stato concepito proprio per celebrare questi cocktail senza tempo e la loro anima classica. Alcune sono leggende note, mentre altre sono miti pressoché sconosciuti: tutto il Calendario risulta quindi un racconto affascinante, illustrato magistralmente dal nostro team e dalla bellissima Eva. Non vediamo l’ora di svelare tutti i dettagli di questo interessante progetto”.
Per ulteriori informazioni, visitare i seguenti siti:
www.campari.com
http://www.facebook.com/campari
www.camparigroup.com
Calendario Campari
Il Calendario Campari è uno dei calendari artistici più iconici del mondo. Distribuito internazionalmente in edizione limitata a 9.999 copie, è un oggetto da collezione iconico e di lusso per i pochi fortunati che lo riceveranno, ed è un tributo al talento mondiale e ai fotografi che ogni anno creano questi calendari.
Campari
Campari è un classico contemporaneo e carismatico. La ricetta segreta, rimasta invariata, è nata a Novara nel 1860, ed è la base di alcuni dei cocktail più famosi in tutto il mondo. Campari è un superalcolico ottenuto dall’infusione di erbe amare, piante aromatiche e frutta in acqua e alcol. Con il suo colore rosso acceso, l’intenso aroma e il sapore unico, Campari è sempre stato il simbolo di fascino e piacere, che apre le porte a un’esperienza affascinante. Sono questi i valori che hanno reso il marchio Campari famoso in tutto il mondo come icona di stile ed eccellenza italiana.
Gruppo Campari
Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è uno dei maggiori player a livello globale nel settore del beverage. E’ presente in oltre 190 paesi del mondo con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. Il Gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dal core business degli spirit a wine e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton, Campari, Cinzano, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 4 aziende vinicole in tutto il mondo, e una rete distributiva propria in 18 paesi. Il Gruppo impiega oltre 4.000 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano S.p.A. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001. Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
Bevete responsabilmente.
Biografia di Eva Green
Eva nasce a Parigi da una famiglia franco-svedese. Suo padre è un dentista e sua madre è l’attrice e scrittrice Marlene Jobert. Dopo aver completato la sua formazione presso la Scuola Americana a Parigi, Eva si iscrive alla Webber Douglas School di Londra per un corso di base, che poi la porta a un corso di drammaturgia di 2 anni alla Eva St. Paul School di Parigi.
Eva inizia la sua carriera teatrale nel 2001. È protagonista di TURCARET diretto da Gerard Deshartes e JalousIE EN TROIS FAX diretto da Didier Long, per cui fu nominata per il premio Les Molières (2002) nella categoria “Rivelazione Teatrale Femminile”.
Il suo debutto sullo schermo è del 2002, quando viene scelta come protagonista femminile nel film di Bernardo Bertolucci, The Dreamers, acclamato dalla critica. Il film viene girato interamente a Parigi ed è ambientato durante la contestazione studentesca del 1968. Omaggio ai grandi film del XX secolo, The Dreamers vede anche la partecipazione di Louis Garrel e Michael Pitt. Il film viene presentato per la prima volta al Festival del Cinema di Venezia nel 2003 ottenendo un enorme successo e lanciando subito Eva nel mondo dello spettacolo come una giovane attrice da tenere d’occhio, soprattutto dopo che Bernardo Bertolucci la descrive “di una bellezza indecente”.
Poco dopo, Eva ottiene il ruolo dell’ingenua nel blockbuster di Jean-Paul Salomé, ARSÈNE LUPIN. Eva interpreta “Clarice” con Romain Duris nel film di adattamento del classico racconto francese che vede anche la partecipazione di Kristin Scott Thomas.
Durante le riprese di ARSÈNE LUPIN in Francia, Eva fa il provino per la protagonista femminile nel film epico di Ridley Scott, LE CROCIATE – Kingdom of Heaven. Orlando Bloom, Jeremy Irons, Liam Neeson erano già stati scritturati quando Eva ottiene il ruolo di “Sibilla” nonostante tutta la concorrenza hollywoodiana. Le riprese si svolgono da gennaio a maggio 2004 in Marocco e in Spagna con un cast eccezionale che comprende anche Michael Sheen, Brendan Gleeson e David Thewlis. La Twentieth Century Fox fa uscire il film nel maggio del 2005 con una grande prima mondiale a Leicester Square, Londra.
Nel 2006 Eva recita al fianco di Daniel Craig in Casino Royale – il 21° film della serie di James Bond. Eva recita la parte di “Vesper Lynd”, una miscela misteriosa di vulnerabilità e forza. Di fatto diventa l’unica donna che James Bond abbia mai veramente amato. Eva interpreta il ruolo con un enorme consenso della critica e viene salutata dalla stampa inglese come “la migliore Bond girl di sempre”, anche se il ruolo è ben lontano dallo stereotipo della “Bond Girl”. Il film viene diretto da Martin Campbell e vede la partecipazione di Dame Judi Dench, Jeffrey Wright e Mads Mikkelsen.
Nel novembre del 2006, con grande attesa del pubblico, CASINO ROYALE debutta alla presenza di Sua Maestà la Regina a Leicester Square a Londra, dove tutti i cinema proiettano il film, il che rende l’evento la più grande prima mondiale della storia. L’uscita del film vede Casino Royale non solo come il film di James Bond di più grande successo di tutti i tempi, ma anche di enorme successo di critica. Il film viene nominato per 9 BAFTA nel febbraio del 2007, con Eva che vince The BAFTA Rising Star Award (premio per la migliore stella nascente), votato dal pubblico.
Dopo il tour mondiale di Casino Royale, Eva è protagonista nel racconto epico della New Line LA BUSSOLA D’ORO, il primo della trilogia di Philip Pullman, “Queste oscure materie”. Un libro di incredibile successo soprattutto per bambini, “Queste oscure materie” esce per la prima volta come pezzo teatrale al Royal National Theatre di Londra nel 2005 e la serie ottiene un successo come serie cult in Europa oltre che in America. Eva recita la parte di “Serafina Pekkala”, la strega bella e buona la cui anima ha centinaia di anni ma la cui bellezza è senza tempo. È la nemesi di Nicole Kidman, che fa la parte di “Mrs. Coulter”, la strega cattiva.
Nel settembre del 2007, Eva torna a lavorare insieme al leggendario produttore inglese Jeremy Thomas nel thriller fantascientifico Franklyn diretto dal regista/sceneggiatore Gerald McMorrow. Il film è ambientato nella Londra contemporanea e vede anche la partecipazione di Sam Riley e Ryan Phillippe.
Cracks ,prodotto da Ridley Scott e diretto da Jordan Scott, esce nel novembre del 2009. Eva recita il ruolo della protagonista “Miss G”, un’innovativa insegnante il cui rapporto con una delle sue allieve diventa poco ortodosso.
Nel maggio del 2009, Eva finisce le riprese di Womb di Benedek Fliegauf. Il film, che vince il premio Krzysztof Kieslowski per lo sviluppo narrativo a Cannes 2008, è prodotto dalla Razor Films i cui lavori precedenti comprendono il premiato “Valzer con Bashir”. Il film, dove recita anche Matt Smith, è girato interamente in Germania ed uscirà alla fine del 2010.
Nel giugno del 2010, Eva recita la parte di “Morgana” nel dramma arturiano CAMELOT, con un cast che comprende Kevin McKidd, Claire Forlani e Joseph Fiennes. Il dramma era stato commissionato per il più grande Drama Network americano Starz di Chris Albrecht, i cui precedenti trionfi includono THE SOPRANOS, SEX AND THE CITY e THE WIRE
Nel 2011 Eva appare nel nuovo film di David MacKenzie, PERFECT SENSE, dove recita al fianco di Ewan McGregor.
Il 2012 vede Eva recitare in DARK SHADOWS di Tim Burton nel ruolo di “Angelique Bouchard” al fianco di un cast pieno di stelle tra cui Johnny Depp, Michelle Pfeiffer e Helena Bonham Carter.
Eva ha recentemente recitato nella Serie TV PENNY DREADFUL che ha debuttato a maggio e la vede incarnare il ruolo principale di Vanessa Ives al fianco di Timothy Dalton e Josh Hartnett. Eva ha anche recentemente impersonato il ruolo della protagonista “Artemisia” in 300: L’ALBA DI UN IMPERO, il prequel del film epico 300 della Warner Bros. e nel mese di agosto sarà la protagonista nel sequel di Sin City SIN CITY: UNA DONNA PER CUI UCCIDERE. Eva vi interpreta la femme fatale “Ava Lord”, che vive tra alcuni dei più micidiali abitanti di Sin City interpretati da Josh Brolin, Mickey Rourke e Joseph Gordon-Levitt.
Un altro dei recenti progetti di Eva, il thriller WHITE BIRD IN A BLIZZARD, ha di recente debuttato in prima visione al prestigioso Sundance Festival di quest’anno. Eva interpreta “Eve Connor”, la madre di Kat Connor (interpretata da Shailene Woodley) nel racconto della vita di una giovane donna che viene gettata nel caos quando la madre scompare. L’anno scorso Eva ha girato il dramma western THE SALVATION in cui recita come “Madelaine” al fianco di Mads Mikkelsen e Jeffrey Dean Morgan che è stato proiettato in prima visione al Festival di Cannes 2014.
Biografia di Julia Fullerton-Batten
Julia è una fotografa d’arte conosciuta in tutto il mondo, grazie soprattutto ai ritratti commissionati dalla National Portrait Gallery e qui esposti come collezione permanente. Vincitrice del premio HSBC Fondation pour la Photographie e dell’Hasselblad Masters, le sue immagini sono apparse sulle copertine di A Guide to Collecting Contemporary Photography (Thames and Hudson, 2012) e Eyemazing Magazine. È molto richiesta come giudice in prestigiosi concorsi fotografici a livello internazionale e come relatrice in occasione di eventi internazionali.
Julia nasce a Brema, in Germania, da madre tedesca e padre inglese. Ha vissuto insieme alla famiglia in Germania e negli Stati Uniti, ma a 16 anni, dopo il divorzio dei suoi genitori, decide di trasferirsi con il padre e i suoi fratelli nel Regno Unito. Dopo aver concluso l’istruzione secondaria, si è dedicata allo studio della fotografia all’università, trascorrendo poi i successivi cinque anni come assistente. Grazie ai viaggi di numerose settimane in paesi stranieri esotici con la sua macchina fotografica, ha raccolto un’ingente quantità di materiale fotografico che ha offerto una profonda analisi delle diverse culture visitate. Dopo aver viaggiato in Vietnam, ha fatto ritorno a Londra con immagini affascinanti che le hanno consentito di vincere numerosi premi e di firmare un contratto con un agente tedesco. Ottiene così il suo primo importante incarico che le spiana la strada a una carriera di fotografa professionista.
Alla base del suo successo come fotografa d’arte vi è “Teenage Stories” (2005), una narrazione evocativa del passaggio di un’adolescente all’età adulta, che raffigura le varie fasi e i momenti critici della vita di una ragazza alle prese con la vulnerabilità delle situazioni adolescenziali più complesse, fra cui i cambiamenti del corpo, lo sviluppo emotivo e i cambiamenti della sua posizione sociale. Il suo libro “Teenage Stories” è stato pubblicato nel 2007 e ad esso si sono susseguiti altri progetti, anche autobiografici come ha ammesso la stessa Julia, che hanno gettato luce sulle ulteriori fasi vissute da un’adolescente nel passaggio all’età adulta, come ad esempio “In Between” (2009) e “Awkward” (2011). L’impronta autobiografica risulta evidente nel suo successivo progetto, intitolato “Mothers and Daughters” (2012), basato sulle sue esperienze personali nel rapporto con la madre e sulle conseguenze del divorzio dei suoi genitori. “A Testament to Love” (2013) completa il coinvolgimento di Julia nei meandri della psiche femminile in merito all’amore non corrisposto, rappresentando in modo pungente le difficoltà di una donna al termine di un amore. Ancora una volta non vi è lieto fine, e la donna viene lasciata alla disperazione della solitudine, della perdita e della rassegnazione.
Di recente, Julia ha nuovamente impugnato la sua macchina fotografica per una serie di progetti che hanno come tema principale i problemi sociali. “Unadorned” (2012) tratta la questione della moderna società occidentale, che pone un’enfasi eccessiva sull’aspetto fisico perfetto, sia maschile che femminile. Per tale progetto ha preso come riferimento modelli e modelle sovrappeso, chiedendo loro di posare nudi di fronte alla macchina fotografica su uno sfondo che rievoca alla mente un dipinto antico dei grandi maestri della pittura, con l’intento di rappresentare i tempi in cui la formosità era molto più accettata rispetto a oggi. “Blind” (2013) mette a disposizione dell’osservatore una serie di immagini e interviste commoventi di persone non vedenti, alcune dalla nascita, altre a seguito di malattie o incidenti. La vista viene ivi intesa come uno dei sensi essenziali dell’umanità, e dato che la sua carriera si basa ampiamente su tale senso, Julia sperava di trovare le risposte alla sua condizione personale nel caso in cui avesse perso la vista. Nel suo progetto più recente intitolato “In Service” (2014), Julia raffigura alcune vicende dietro le mura delle case dei benestanti nell’era edoardiana compresa tra gli anni 1901 e 1911. Milioni di persone povere sono uscite dalla soglia della povertà divenendo persone di servizio in queste case, nelle quali il lavoro non soltanto era molto duro, ma vi erano spesso sfruttamenti e abusi.
Lo stile distintivo della sua fotografia è dato dall’uso di luoghi non convenzionali, ambientazioni altamente creative, persone comuni che posano come modelli, il tutto accentuato da una luce cinematografica. Julia trasforma le sue tensioni visive in immagini, facendole pervadere da un alone di mistero, che incitano l’osservatore ad analizzare continuamente la fotografia, scoprendo ogni volta nuovi dettagli e significati profondi.
Di seguito i nomi dei principali eventi ai quali Julia ha recentemente preso parte: Fotografiska, Stoccolma; Noorderlicht, International Festival of Photography, Kristiansund, Norvegia; Dong Gang Photo festival, Corea; Daegu Photo Biennale, Corea; Museo Thyssen-Bornemisza e Fundación Caja, Madrid; Centre Pompidou, Parigi; Shanghai International Photographic Art Exhibition; Hereford Photo Festival; The Museum of Contemporary Art Shanghai (MOCA Shanghai).
È stata relatrice in occasione del National Geographic Seminar a Washington DC, Fotografiska a Stoccolma e Noorderlicht in Norvegia.
http://www.juliafullerton-batten.com