Diodato Ph di Simone Cecchetti |
DIODATO IN CONCERTO
“E FORSE SONO PAZZO TOUR”
Diodato_ foto1di Simone Cecchetti
E’ con grande piacere che annunciamo le prime date dell’“E forse sono pazzo tour”.
Una prima serie di concerti che vedranno DIODATO esibirsi dal vivo con la sua band nelle maggiori città italiane partendo dalla sua Puglia (Bari 18/04 e Lecce 19/04) per poi toccare Milano (30/04), Roma (3/05), Venezia (10/05), Torino (16/05) e Bologna (17/05).
Parallelamente all’attività live Diodato sarà sempre ospite, ogni domenica in collegamento, della trasmissione “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio su Rai 3.
Con le sue “canzoni in un minuto”, ogni volta con un brano diverso, renderà omaggio ai grandi autori della musica italiana.
VENERDI 18 APRILE – BARI – TEATRO KISMET
SABATO 19 APRILE – LECCE – MASSERIA OSPITALE
MERCOLEDI 30 APRILE – MILANO – ARCI BIKO
SABATO 3 MAGGIO – ROMA – ANGELO MAI ALTROVE OCCUPATO
SABATO 10 MAGGIO – VIGONOVO VENEZIA – STUDIO 2
VENERDI 16 MAGGIO – TORINO – BLAH BLAH
SABATO 17 MAGGIO – BOLOGNA @ LOCOMOTIV CLUB
DIODATO
“E FORSE SONO PAZZO”
(LE NARCISSE – Distr. GOODFELLAS)
Esce la nuova edizione dell’esordio discografico di DIODATO, “E forse sono pazzo”, con l’aggiunta del brano “BABILONIA” in gara al 64mo Festival di Sanremo nella sezione nuove proposte.
La partecipazione al Festival di Sanremo di DIODATO è arrivata a conclusione di un percorso partito dalla pubblicazione, lo scorso Aprile, del cd di esordio “E forse sono pazzo”, passando per la colonna sonora del nuovo film di Daniele Luchetti “Anni felici” con l’unica cover del disco (Amore che vieni, amore che vai di Fabrizio De Andrè), e la vittoria allo scorso Medimex del premio “Artista dell’anno” indetto dalla piattaforma musicale on demand Deezer.
DIODATO con la sua opera prima è riuscito a sintetizzare la melodia del bel paese con il graffio del rock d’oltremanica, pubblicando un disco con cui si è imposto all’attenzione generale come uno dei più interessanti nuovi cantautori rock.
Dal disco sono stati estratti due singoli ed altrettanti video: “Ubriaco” e “Amore che vieni amore che vai”, rilettura del classico di Fabrizio De Andrè, unica cover del disco, inclusa nella colonna sonora del film “Anni felici” di Daniele Luchetti.
“Babilonia”, presente in questa nuova edizione, è anche un video, visibile a questo link:
TRACKLIST
MI FAI MORIRE
UBRIACO
MA CHE VUOI
E FORSE SONO PAZZO
I MIEI DEMONI
PANICO
CAPELLO BIANCO
PATOLOGIA
AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI
SE SOLO AVESSI UN ALTRO
E NON SO NEANCHE TU CHI SEI
GLI ALBERI
BABILONIA (*)
(P) 2013 Le Narcisse, distribuito da Goodfellas su Licenza Le Narcisse.
(*) (P) 2013 Le Narcisse, distribuito da Goodfellas su Licenza ETNAGIGANTE S.r.l.
Tutti i brani sono scritti da Diodato eccetto Amore che vieni, amore che vai scritta da Fabrizio De André. Arrangiati da Diodato, Daniele Fiaschi, Duilio Galioto, Danilo Bigioni, Alessandro Pizzonia e Daniele ‘ilmafio’ Tortora.
Prodotto, registrato e mixato da Daniele ‘ilmafio’ Tortora.
Registrato presso il Clivo Studio, Roma e il Nowhere Studio, Roma.
Musicisti presenti nel cd:
DIODATO – voce, cori, fischi, interferenze vaticane, aqua bells, pianoforte e batteria,
DUILIO GALIOTO – wurlitzer, interferenze vaticane, organo, pianoforte, mellotron, ms20 e cori
DANIELE FIASCHI – chitarre elettriche, chitarra acustica, chitarra magica e cori
DANILO BIGIONI – basso e cori
ALESSANDRO PIZZONIA – batteria, tamburello, percussioni e cori
DANIELE “ILMAFIO” TORTORA – shaker, programmazione, chitarre elettriche, vs200 iPhone, tastiere e cori;
SIMONE DE FILIPPIS – toys, simonizer
ANGELO MARIA SANTISI: violoncelli
www.diodatomusic.it
www.youtube.com/antoniodiodatomusic
GUIDA ALL’ASCOLTO DI “ IO FORSE SONO PAZZO” DI DIODATO
MI FAI MORIRE: Il desiderio cieco a riempire la testa di immagini e ad affamare mani sempre più impazienti. Un istinto primordiale da cui tutto ha inizio, anche questo disco.
UBRIACO: L’uomo e il vino a nutrire il suo ego e le sue paure. La violenza dell’indifferenza, del non voler sentire, dello sguardo altrove ad ignorare la bellezza vicina, dell’ubriacarsi di se stessi, ma raccontata come una favola, come una storiella da buonanotte. Un piccolo tributo alla canzone italiana di qualche anno fa.
MA CHE VUOI: Canto per sanguisuga, per colui crede d’essere Cristo in terra. Ma sei davvero pronto al sacrificio o saremo ancora noi a portare la tua corona di spine?
E FORSE SONO PAZZO: I compromessi, i silenzi, le convinzioni in un rapporto. Un viaggio in cui si ha spesso la sensazione di allontanarsi da se, di divenire altro, involontariamente. La rabbia e lo stupore dinnanzi a tale impotenza piantano il seme di una follia in cui si finisce col riconoscersi.
I MIEI DEMONI: Ancora l’alcol ma questa volta con il solo compito di distruggere ciò che hai preparato con cura. Il Caronte che ti conduce dinnanzi ai tuoi demoni. –
PANICO: Preferire il panico dell’incertezza al tedio di una vita imposta. Un crescendo rock’n’roll, un rotolare sempre più rapido in cui panico e adrenalina si mescolano in una miscela esplosiva.
CAPELLO BIANCO: Il primo capello bianco. La scoperta della fragilità umana sul viso ancora giovane. Il voler illudersi che invecchiare significhi sempre maturare. –
PATOLOGIA: Storia di una patologia. L’ordine delle cose ad alleviare malumore e disordine esistenziale.
AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI: Un tributo a Fabrizio De André. Sentire quelle parole tue e sapere che non potresti dirle meglio. Lasciar uscire il fiume di emozioni che quelle parole suscitano.
SE SOLO AVESSI UN ALTRO: La paura e il desiderio dell’altro, del tradimento e dell’abbandono.
E NON SO NEANCHE TU CHI SEI: La vita che sorprende. Un incontro e ciò che è ancora sconosciuto diviene il centro di tutto.
GLI ALBERI: Gli uomini come gli alberi. Radici che li ancorano al terreno e rami rivolti al cielo. La terra a dare nutrimento e stabilità ma anche a mortificare il nostro desiderio d’etereo.
BABILONIA : Ognuno ha la sua assurda Babilonia. Ci sono momenti della vita in cui ci sentiamo in trappola, in cui piccole o grandi difficoltà ci impediscono di vivere al meglio. Ci sono passioni che hanno una forza spiazzante ed inesorabile, capace di creare squilibri, senso di smarrimento e di impotenza ma anche di distruggere le gabbie in cui, molto spesso, siamo noi stessi a rinchiuderci. “Babilonia” parla appunto di questo, di quei momenti bui e freddi illuminati e scaldati improvvisamente dal fuoco della passione che, bruciando, lascia un segno indelebile. Dei passi da seguire in un labirinto innevato con la paura e la cieca speranza che siano quelli giusti, quelli capaci di renderci liberi.
DIODATO – BIOGRAFIA
DIODATO dimostra sin da piccolo una forte inclinazione musicale. Parte dal violino per poi approdare alla chitarra. E’ un adolescente precoce, che a tredici anni forma la prima band, recuperando amici/vicini di casa e a venti vola a Stoccolma dove da la voce per un brano per Beirut Café 2, una compilation lounge vendutissima in tutto il mondo. La canzone è “Libiri”, cantata in italiano, cui partecipano Sebastian Ingrosso e Steve Angello, due DJ e produttori che qualche anno dopo fonderanno gli Swedish House Mafia, riscrivendo la storia della dance mondiale. Tornato in Italia si laurea in Cinema al DAMS di Roma ma comincia a dedicare sempre più tempo alla musica.
Nel 2007 registra un EP autoprodotto che presenta al MEI di Faenza. Nel 2010 incide un singolo dal titolo “Ancora un brivido” che riscuote un discreto successo entrando nella programmazione di alcune piccole radio italiane ed emittenti televisive e che gli permette di conoscere colui che diverrà il produttore artistico del suo primo disco, Daniele Tortora – produttore romano che aveva già collaborato con Afterhours, Roberto Angelini, Nidi d’Arac, Niccolò Fabi, Planet Funk – che dopo averlo ascoltato dal vivo in un locale romano, gli propone di lavorare ad un disco.
Il frutto di questa collaborazione è “E forse sono pazzo”, uscito ad aprile 2013 (Le Narcisse
Records/Goodfellas) e presentato nello stesso giorno all’Angelo Mai Altrove di Roma in una serata sold out.
Il disco suscita immediatamente interesse. Sono molte le interviste ed esibizioni live che Diodato realizza in programmi di qualità come Radio 2 Twilight , Suoni d’Estate su Radio 1, Piazza Verdi su Radio 3, Isoradio, ma anche Music Corner di Repubblica.it con Ernesto Assante, dove emerge il suo talento in chiave acustica, voce e chitarra.
“E forse sono Pazzo” viene recensito ottimamente su diverse testate nazionali come XL di Repubblica, Il Mucchio, Il Messaggero, La Gazzetta dello Sport e su decine di pubblicazioni on line.
“Ubriaco”, il primo singolo video che accompagna il disco, ottiene passaggi in molte testate radiofoniche su tutto il territorio nazionale. Il video viene anche selezionato da MTV New Generation.
Seguono importanti esibizioni dal vivo; il Primo Maggio 2013 a Taranto, sua città di origine, dove Diodato si esibisce sullo stesso palco di Fiorella Mannoia, Luca Barbarossa, Elio Germano, Roy Paci, Pierpaolo Capovilla, Riccardo Sinigallia, Daniele Sepe, davanti oltre 20.000 persone per sostenere la causa del risanamento ambientale dell’Ilva.
Nell’estate 2013 Daniele Silvestri affida a Diodato l’apertura del suo concerto a Rock in Roma.
A settembre la coraggiosa rivisitazione di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, viene scelta da Daniele Luchetti per la colonna sonora del suo nuovo film “Anni felici” con Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti e presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Toronto.
Il brano, trasformato in un rock di grande personalità, mantiene intatta la poesia dell’originale e viene trasmesso da numerose radio e network nazionali tra cui Radio1, Radio Deejay, Radio 101. Ne segue anche un videoclip per la regia di Gianni Costantino con la supervisione artistica dello stesso Luchetti. Il video viene presentato da Vincenzo Mollica durante la sua rubrica del TG1 Rai Do Re Ciak Gulp.
Sempre nell’autunno 2013 Diodato si esibisce dal vivo nel programma “Radio 2 Social Club” e nello storico programma di Radio 1 “Stereonotte”.
In occasione del Medimex 2013 è stato premiato dalla piattaforma di ascolto on demand Deezer come artista dell’anno.
Poi arriva Sanremo. La canzone Babilonia viene selezionata dalla Commissione del Festival nel dicembre 2013 e DIODATO partecipa così al 64esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo, nella categoria “Nuove proposte”. Le splendide esibizioni al Teatro Ariston lo portano al secondo posto nella classifica generale della sezione, ed al primo posto nella classifica della giuria di qualità, presieduta dal regista Paolo Virzì.
Per lui sono state spese parole di grande elogio. PAOLO VIRZÌ, Presidente della Giuria di qualità del Festvial di Sanremo In mezzo a loro c’è un genio,Diodato, che purtroppo non è stato premiato né dalla critica né dal voto popolare. Io gli avrei dato tutto, gli avrei messo in braccio Laetitia Casta.”
Durante il Festival di Sanremo Diodato è stato “inviato” per il Dopofestival di Webnotte su repubblica.it, condotto da Ernesto Assante e Gino Castaldo. Per loro è stata realizzata una pillola quotidiana in cui si descriveva l’atmosfera del festival, tra serietà ed ironia.
Diodato è stato intervistato dai principali quotidiani nazionali (La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, L’Unità, Il Tempo, La Stampa, Il Manifesto), e dai principali portali web (repubblica.it, ilfattoquotidiano.it, unita.it, rollingstonemagazine.it, tiscali.it).
Le principali emittenti televisive hanno dato ampio risalto al musicista, con interviste e servizi (programmi di Rai 1, Rai 2, Rai 3 e relativi TG, Rainews 24);
Il brano “Babilonia” è stato trasmesso da oltre 100 radio in tutta Italia, tra cui i network Radio 1, Radio 2, Isoradio, Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio Subasio, Radio Bella & Monella/Radio Birikina, Radio Monte Carlo, Radio 105, Radio Bruno, Radio Grp, Radio Inblu, e molte altre.