Sabato 22 marzo 2014 Nuccio Francosarà ospite dellaLibreria
Arion Monti, via Cavour 255 a Roma, con il suo nuovo romanzoIl sogno di Safiyya(Arkadia Editore). Interverrà insieme all’autore, l’On.le
Khalid Chaouki dellaIIICommissione Affari Esteri e Comunitari
della Camera dei Deputati. Modererà l’incontroAnnalisa Ucci.
Il valore della coesistenza, il rispetto dell’altro e l’integrazione sono le
direttrici su cui viaggia il messaggio di un romanzo dal grande impatto
emotivo.
Immerso nelle ceneri e gli orrori della guerra della Bosnia, il reporter Jan ritorna
con i ricordi al periodo dell’adolescenza, interrogandosi sui motivi della sua
presenza in quella terra martoriata, insanguinata da massacri e terrificanti
atti di crudeltà. Nella mente il sorriso di Youssuf e gli occhi della figlia
Safiyya: immigrati dal Marocco, sono loro che gli hanno insegnato con l’esempio
e l’amicizia, i valori della tolleranza, del rispetto e della comprensione.
Lasciata Sarajevo,sarà proprio Safiyya a seguirlo nel villaggio di Nevè Shalom, dove arabi e
israeliani, cristiani e musulmani, vivono in perfetta armonia. Un banco di
prova per saggiare il sogno di un mondo in cui ogni essere umano è uguale, dove
non si muore perché si appartiene alla fede sbagliata o si possiede un colore
di pelle diverso.
Una storia semplice che attinge dal vissuto dell’autore e in cui i sentimenti
prevalgono su incomprensioni e intolleranza.
Nuccio Franco, giornalista, collabora con diverse testate occupandosi in particolar modo di
Medio Oriente e di problemi legati all’integrazione. Primo classificato con il
raccontoNevè Shalomal premio letterario “Firenze per le culture di Pace 2010”, sempre nel 2010 è
risultato primo al premio letterario “Il convivio”, con il raccontoRoulette;
secondo al premio “Amici senza confini”, con il raccontoLettera
a mio padre; terzo al premio “Opere d’autore” con il
raccontoGerusalemme una città celeste.
Ha ricevuto svariati altri riconoscimenti in campo letterario e giornalistico.
È stato componente della giuria dei lettori al premio Campiello 2006.