Foto: Roberto Cifarelli |
Mauro Ottolini – trombone, sousaphone, conchiglie, strumenti etnici
Dan Kinzelman – clarinetto, sax tenore, clarinetto basso, flauto
Guido Bombardieri – clarinetto, sax alto
Flavio D’Avanzo – tromba, flicorno
Titti Castrini – fisarmonica, organetto, armonio a pedali, piano, celesta
Enrico Terragnoli – chit elettrica, banjo, podofono
Peo Alfonsi – chitarra classica,
Vincenzo Vasi – voce, theremin, marimba, giocattoli, ukulele
Paolo Botti – viola, dobro, violino cinese.
Simone Padovani – percussioni, congas, bongo, jambè
Danilo Gallo – contrabbasso, balalaica, liuto basso, basso semiacustico
Zeno De Rossi – batteria, percussioni, grancassa
Vanessa Tagliabue Yorke – voce
Stephanie Ocean Ghizzoni – voce
MERCOLEDI’ 15 GENNAIO TEATRO STUDIO ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
biglietti 15 euro
Dopo il successo di “Bix Factor”, il primo lavoro con Sousaphonix per la Parco della Musica Records, e la personale affermazione come musicista dell’anno nell’edizione 2012 del Top Jazz, Mauro Ottolini torna all’Auditorium Parco della Musica per una nuova recording session. In questo recording studio Ottolini registra dal vivo “Musica per una società senza pensieri”, il nuovo concept album di prossima uscita che propone un repertorio di musiche originali mescolate con atmosfere folk, improvvisazione e suoni contemporanei.
Ispirato a un’orchestra realmente esistita in Trentino intorno agli anni Venti – l’”Orchestra della società senza pensieri” – il nuovo lavoro di Ottolini e Sousaphonix nasce in occasione del 50° anniversario di composizione delle Folk Songs di Luciano Berio e proprio come quelle attinge a filastrocche, canzoni e ninnananne popolari, mescolandole a brani originali, canzoni e ballate in italiano, finlandese, francese, portoghese, russo, inglese, arabo, giapponese, turco, spagnolo.
I Sousaphonix aprono le loro frontiere ai suoni della terra e dell’abisso; nell’orchestra compaiono così le conchiglie e le pietre di Pinuccio Sciola, i flauti shinobue giapponesi e i sassofoni di bambù, zucche e corna di animali dallo straordinario artigiano Mondo Usai. Suoni tribali, dolci melodie talvolta arricchite dall’interferenza imprevista di una corale alpina, dalle voci di Vanessa Tagliabue Yorke, Stephanie Ocean Ghizzoni, Vincenzo Vasi; fisarmonica, organetti, flauti, percussioni, chitarra classica, viole e violini e naturalmente tutti gli strumenti di Otto. Un’orchestra che negli anni Venti suonava per far ballare la gente dopo la vendemmia o nelle feste dopo la mietitura, trasportata nella contemporaneità e travolta dai suoni metropolitani.
Info 06-80241281
www.auditorium.com