Dal 21 dicembre
2013 al 23 febbraio 2014
Palazzo
Madama
Piazza
Castello –
Torino
Torre Tesori,
piano terra
Venerdì 20
dicembre 2013
ore 18 –
Inaugurazione
Raffaello
Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520)
Sacra
Famiglia, 1506-1507 circa
Olio e tempera
su tela, 72,5 x 56,5
cm.
San
Pietroburgo, Museo Statale Ermitage
A partire dal 21 dicembre Palazzo Madama ospita la Sacra
Famiglia di Raffaello
appartenente alle collezioni del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo.
Dipinta probabilmente intorno al
1506, dopo l’arrivo a Firenze di Raffaello, l’opera è stata identificata con uno
dei due “quadri di Nostra Donna” che Giorgio Vasari segnala tra quelli
realizzati per Guidobaldo da Montefeltro, duca di
Urbino.
Fino al 23
febbraio sarà possibile ammirare, in Torre Tesori al piano terra, l’opera
dipinta da uno dei protagonisti del Rinascimento in Italia, il cui perfetto
equilibrio di forme, proporzioni, prospettiva e colori ha sempre sollecitato
artisti e letterati, come ben testimonia un passo dello scrittore francese
Honoré de Balzac: “Ogni figura è un mondo, un ritratto il cui
modello apparve in una visione sublime, intriso di luce, designato da una voce
interiore, tracciato da un dito celeste”
(1832).
L’opportunità di vedere a Torino
questo dipinto nasce da un più ampio programma di collaborazione tra le due
istituzioni museali che ha avuto un primo episodio di grande successo con
la mostra
Il
Collezionista di
Meraviglie. L’Ermitage di Basilewsky.
Mentre il dipinto di Raffaello
sarà a Torino, un’altra grande opera del Rinascimento italiano, il Ritratto d’uomo di
Antonello da Messina appartenente alle raccolte di Palazzo Madama è esposto a
San Pietroburgo, in uno scambio finalizzato a sottolineare i rapporti di
collaborazione culturale e scientifica tra le due istituzioni.
Approfondimento
sull’opera
Durante il soggiorno fiorentino,
appena ventenne, Raffaello si confronta con i maestri del Quattrocento e con le
opere di Leonardo e di Michelangelo. Nel corso della sua breve e folgorante
carriera, il pittore indaga e rinnova il collaudato soggetto della Madonna con il Bambino, creando diverse
variazioni sul tema, destinate a diventare modelli di riferimento per la
devozione cristiana. Rispetto all’ampio sfondo di paesaggio che domina negli
esempi più noti e celebrati, Raffaello privilegia qui un’imponente quinta
architettonica. La Vergine, idealizzata e con lo sguardo perso in meditazione,
indossa abiti classicheggianti; un velo cangiante e un nastro rosso trattengono
la sofisticata acconciatura con trecce. Giuseppe le fa da contraltare e incrocia
lo sguardo con il Bambino: la sua espressione malinconica allude forse al futuro
che attende Gesù. Questi, in grembo alla madre e nudo a simboleggiare che Cristo
è vero Uomo, sembra cercare protezione da questo cupo presagio aggrappandosi al
seno della madre.
Nel Settecento l’opera è
documentata in Francia, nella celebre collezione di Pierre Crozat (1665 – 1740).
Arrivò in Russia nel 1772, per acquisto dell’imperatrice Caterina II e nel 1827
fu oggetto di restauro con il trasferimento della pittura dalla tavola alla
tela.
La circolazione di opere di
Raffaello è attestata a livello documentario e figurativo anche in Piemonte: nel
1507 il pittore Martino Spanzotti restituiva al duca di Savoia la “madonna
fiorentina”, identificata con la Madonna
d’Orléans di Raffaello oggi al Musée Condé di Chantilly. Spanzotti
era stato incaricato di realizzarne una copia per il duca, ma altre circolarono
nel corso del Cinquecento, per mano di diversi artisti: tra queste una
realizzata da Gerolamo Giovenone fa parte oggi delle collezioni del
museo.
Palazzo
Madama –
Museo Civico d’Arte Antica
Piazza
Castello, Torino
La mostra è
compresa nel biglietto del Museo
Ingresso
al museo: intero € 10, ridotto € 8, gratuito
ragazzi minori di 18 anni
Orario
del museo: martedì-sabato 10-18, domenica
10-19, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora
prima
Informazioni
per il pubblico: 011 4433501 – sito www.palazzomadamatorino.it