MOSTRA DI EBRU (antica arte di pittura
sull’acqua)dell’artista turca ILKAY
ŞAMLI
Ilkay Samli 1 |
Inaugurazione (aperta al pubblico) : martedì 10
settembre 2013, ore 18.00 (cocktail)
Periodo espositivo : 11 settembre – 11 ottobre 2013
Orari mostra : 9.00 – 17.00 (dal lunedì al venerdì)
Piazza della Repubblica 55/56, Roma
Ingresso gratuito
Martedì 10 settembre, alle 18.00, presso lo spazio espositivo
dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma in Piazza
della Repubblica 55-56, si inaugurerà la mostra di tecnica Ebru “Richiamo dei
colori, riflessi del Sacro Corano” dell’artista turca Ilkay Şamlı. La mostra,
realizzata in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Turchia presso
la Santa Sede, resterà a disposizione del pubblico fino all’11 ottobre 2013
negli orari di apertura degli uffici.
L’arte Ebru, conosciuta anche come marmorizzazione, è una tecnica di
decorazione cromatica su carta che imita, riproducendone le chiazzature di
colore, una superficie di marmo. Consiste nel porre un foglio di carta sulla
superficie di un liquido appositamente preparato ed è resa possibile grazie alle
proprietà di liquidi diversi insolubili l’uno nell’altro. I liquidi utilizzati
sono l’acqua (che forma lo specchio per la creazione della tavolozza cromatica),
pigmenti ad olio diluiti in trementina e bile bovina. L’olio e la trementina
risultano per la loro natura insolubili in acqua e costituiscono la sostanza da
veicolare sulla superficie del foglio da marmorizzare, mentre la bile ha una
funzione tensioattiva, ovvero permette di rompere parzialmente la tensione
superficiale dello specchio d’acqua. La soluzione di pigmenti oleosi viene
dunque deposta sulla superficie dell’acqua con schemi e disegni ordinati
dall’artigiano. Solitamente si opera deponendo delle gocce. Successivamente
queste gocce possono essere “tirate” per creare dei disegni particolari,
utilizzando delle sottili assicelle le cui punte vanno ad intercettare le gocce
di pigmento già disposte sull’acqua. A questo punto non rimane che deporre il
foglio da decorare sulla superficie, avendo cura di farvi planare il foglio in
tutte le sue parti e di ritirarlo subito non appena questo mostra i segni
dell’acqua che vi penetra (cioè quasi subito). Si pone poi ad asciugare per il
tempo necessario.
L’arte Ebru, il cui vocabolo significa nube o simile ad una nuvola, nacque
in Asia Centrale e si diffuse lungo la Via della Seta. Presso gli Ottomani
veniva utilizzata per creare i “fogli di guardia” dei libri e i cartoni su cui
scrivevano i calligrafi. Gli esemplari più antichi, risalenti al 1447, sono
esposti nella biblioteca del Palazzo di Topkapı. Tale tecnica era anche molto
utilizzata per redigere documenti importanti e carte di valore, vista la sua
caratteristica di mostrare immediatamente cancellature e raschiature. Inoltre,
quaderni realizzati con tutte le pagine in carta marmorizzata venivano offerti
dal Palazzo Imperiale alle famiglie reali d’Europa oppure agli ambasciatori
stranieri presenti ad Istanbul per suscitare la loro ammirazione.
Ilkay Şamlı, nata a Istanbul nel 1971, si è laureata presso l’Università di
Çukurova e dal 1993 al 2001 ha lavorato nel settore del turismo. Ha imparato la
tecnica Ebru nell’atelier dell’artista Hikmet Barutçugil ad Istanbul. Dal 2006
al 2013, nel Centro Culturale Necip Fazıl Kısakürek a Kahramanmaraş ha insegnato
l’arte Ebru a più di cinquecento studenti. Quando si è accorta che l’arte Ebru
poteva essere uno strumento per comprendere meglio i misteri dell’esistenza, ha
cominciato un Master per la traduzione e l’interpretazione del Sacro Corano
presso il Dipartimento di Studi Islamici all’Università Sütçü İmam nel 2001. Ha
partecipato a più di dieci mostre collettive, con i suoi allievi. La sua prima
personale ha avuto luogo nella Facoltà di Belle Arti dell’Università Sütçü İmam
a Kahramanmaraş, dove ha anche partecipato a una mostra collettiva con il Gruppo
delle Belle Arti di questa città. Ha avuto l’occasione di consegnare alcuni suoi
lavori come dono al Ministro della Pubblica Istruzione Hüseyin Çelik nel 2007 e
al Presidente della Repubblica Abdullah Gül nel 2008.