Stagione
2016/2017
Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15, Modena
laika foto di Fabiola Chierici |
17
dicembre ore 20.00
18 dicembre ore 15.30
LAIKA
uno
spettacolo di Ascanio
Celestini
con Ascanio
Celestinie
Gianluca
Casadei alla
fisarmonica
e la voce fuori campo di Alba
Rohrwacher
Fabbrica
Modena, 15
dicembre 2016
Artista
ecclettico, instancabile affabulatore, volto noto della tv, tra i
massimi esponenti del teatro di narrazione, scrittore e tessitore di
storie in cui confluiscono critica sociale e iperbole comica, Ascanio
Celestini arriva al Teatro Storchi di Modena il 17 e il 18 dicembre
con Laika.
Capace di animare un teatro soltanto con l’uso
della parola, Celestini veste qui i panni di un Gesù improbabile che
vive chiuso in un appartamento di una qualche periferia. Dalla sua
finestra vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di
giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con
Cristo c’è Pietro che passa gran parte del tempo fuori di casa ad
operare concretamente nel mondo: fa la spesa, compra pezzi di
ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare piccoli
lavori saltuari per guadagnare qualcosa.
Nell’appartamento
questo Cristo contemporaneo non vuole nessun altro, ma è interessato
a ciò che accade fuori: «soprattutto vuole sapere del barbone –
afferma Ascanio Celestini – non per salvarlo dalla sua povertà, ma
per fargliela vivere allegramente. Come se il mondo fosse il
parcheggio davanti alla sua finestra. Il mondo in mille metri
quadrati di asfalto osservati da un paradiso-monolocale pochi metri
al di sopra. Il barbone è un nordafricano scappato dal proprio
paese. Anche la scena è scarna e senza gli oggetti che siamo
abituati a vedere in un appartamento. La cecità del personaggio è
una cecità psichica che secondo William James “consiste non tanto
nell’insensibilità alle impressioni ottiche, quanto
nell’incapacità di
comprenderle”».
Insomma
non il Cristo che è vero Dio e
vero uomo, ma un essere
umanissimo fatto di carne, sangue e parole, sceso in terra per
condividere con l’uomo moderno i dubbi e le paure del nostro
presente.
«Con
la crisi delle ideologie nate dall’illuminismo e concretizzatesi
soprattutto nel ‘900 anche le religioni (in quanto visioni
totalizzanti e dunque ideologiche) hanno subito un contraccolpo.
L’ebraismo ha trovato una patria mescolando le incertezze religiose
alle certezze nazionaliste, anche l’islamismo è diventata una
religione di lotta e di governo, mentre il cristianesimo si trova a
vivere la sua fase più contraddittoria con due Papi viventi uno
accanto all’altro, ma con due volti contrastanti: il rigido teologo
e il prete di strada. A distanza di un paio di millenni ci troviamo
ora a rivivere le incertezze del cristianesimo delle origini, frutto
dell’ebraismo e seme dell’islam. Queste incertezze vorrei che
passassero in maniera obbligatoriamente grottesca e ironica nel
personaggio che porterò in scena: un povero Cristo che può agire
nel mondo solo come essere umano tra gli esseri umani».
CONVERSANDO DI
TEATRO
Sabato 17 dicembre
al
termine della recita,
Ascanio
Celestini incontra
il pubblico presso il Teatro Storchi
Ingresso libero
INFORMAZIONI
AMICI DEI TEATRI
MODENESI
059/211155 – amiciteatri@yahoo.it
– www.amiciteatrimodenesi.it
EMILIA ROMAGNA
TEATRO FONDAZIONE
059/2136031 –
d.venturelli@emiliaromagnateatro.com
– www.emiliaromagnateatro.com
BIGLIETTERIA
TEATRO STORCHI
Ingresso
€ 25 / 10,50
Largo Garibaldi, 15 –
tel. 0592136021
Orari:
martedì
dalle ore 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.00; dal mercoledì al
venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; sabato dalle ore 10.00 alle
13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00
BIGLIETTERIA
TELEFONICA
059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13