EDWARD HOPPER > 1 ottobre 2016 – 12 febbraio 2017 > Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, Roma @Vogueitalia #‏EdwardHopper

Edward Hopper
(1882 1967),
Second Story
Sunlight
(Secondo piano
al sole)
,
1960. Olio su
tela,
102,1×127,3
cm. New York,
Whitney Museum
of American
Art;
acquisizione
con i fondi
dei Friends of
the Whitney
Museum of
American Art.
© Whitney
Museum of
American Art,
N.Y.

A grande
richiesta dei
visitatori,
arriva (anzi
torna) nella
Capitale Edward
Hopper
,

uno degli
artisti più
conosciuti e
amati dal
grande
pubblico
internazionale.
Circa 60
capolavori
realizzati
da Hopper tra
il 1902 e il
1960, prestati
eccezionalmente dal Whitney Museum di New York,
tra cui le
opere iconiche
Le Bistro

or The Wine
Shop

(1909), Summer
Interior

(1909), New
York

Interior
(1921),
South
Carolina
Morning
(1955)
e Second
Story Sunlight

(1960).

Prestito
eccezionale è
il complesso e
seducente olio
su tela Soir
Bleu
opera
della
lunghezza di
circa due
metri,
realizzato da
Hopper nel
1914 a Parigi.

All’esposizione delle opere si aggiunge una sezione del tutto inedita,
dedicata
all’influenza
di Hopper sul
grande cinema
come nei film
che hanno per
protagonista
Philip Marlowe
,
i lavori di Hitchcock
Psycho
e Finestra
sul cortile

-, quelli di Michelangelo
Antonioni
,
fino ai
diversi
riferimenti
hopperiani ne
Il Grido,
Deserto
rosso

e L’eclisse.

In Profondo
rosso
,
Dario
Argento

ricostruisce
come “Nighthawks
la sequenza
del bar; in Velluto
blu
e
Mullholland
Drive
,
il grande David
Lynch

s’ispira a
molte opere di
Hopper, così
come Wim
Wenders
in
Paris,
Texas

e Todd
Haynes
in
Lontano
dal Paradiso

e i fratelli Coen
in L’uomo
che non c’era
.

Sotto l’egida
dell’Istituto
per la storia
del
Risorgimento
italiano
,
con il
patrocinio
della Regione
Lazio
, in
collaborazione
con Assessorato
alla Crescita
culturale –
Sovrintendenza
Capitolina ai
Beni Culturali
di Roma
Capitale
,
la grande
retrospettiva
dedicata a Edward
Hopper

è organizzata
e prodotta da
Arthemisia
Group
con
il Whitney
Museum of
American Art
di New York
,
ed è curata da
Barbara
Haskell

curatrice di
dipinti e
sculture del
Whitney Museum
of American
Art – in
collaborazione
con Luca
Beatrice
.

La mostra vede
come sponsor
Generali
Italia
e
come special
partner Ricola,
come sponsor
tecnico Trenitalia
e media
partner AD
e Vogue
Italia
.

L’evento è
consigliato da
Sky Arte HD.

Catalogo edito
da Skira.