CARO RIPETIZIONI ESTIVE? MATTEO SALVO RACCONTA LA FORMULA DIDATTICA DEI PRIMI MEMO CAMP D’ITALIA:

MATTEO
SALVO RACCONTA LA FORMULA DIDATTICA DEI PRIMI MEMO CAMP D’ITALIA:

STUDIO
SEMPRE AL TOP CON LE TECNICHE DI MEMORIA.

L’edizione
2016 dei Memo Camp partirà il 12 giugno 2016 a Bologna e coinvolgerà
più di 160 allievi.

Milano
(MI), 24 Maggio 2016 – Un giro d’affari vicino al miliardo di euro
:
è questo il valore del mercato dellelezioni
private
in base ai dati
diramati da Fondazione Einaudi nello studio dal titolo“Quanto
vale il mercato nero delle ripetizioni scolastiche?”
.
Eppure per raggiungere irisultatidesiderati senza mettere a rischio il portafoglio dei genitori
basterebbe il giustometodo di
studio
.

Ma
qual’è la formula più efficace per uno studio a prova di
ripetizioni?

Quali
sono le tecniche di memoria per mettere il turbo all’apprendimento?

Matteo
Salvo
, International Master of
Memory, ideatore del format didattico deiprimi
Memo Camp
d’Italia e autore
del libro“Studiare è un
gioco da ragazzi
”, edito da
Gribaudo IF – Idee Editoriali Feltrinelli, spiega che iMemo
Camp
sonocorsi
di alta formazione
perbambini
eragazzi
ideati con l’obiettivo dimigliorare la qualitàe l’efficaciadello studio.

I
partecipanti potranno ottimizzare i propririsultati
e i
tempi di apprendimento
attraverso
l’utilizzo delletecniche di
memoria
, imparando anche a
comunicare in modo efficace alla cattedra. Ma
non solo:
nel corso della settimana, uno studente su tre (28%)
svolge i compiti delle vacanze con le tecniche appena imparate
(Fonte: Mind Performance: dati medi su un totale di 152
allievi). A completare il percorso formativo dei Camp anche i
laboratori di arte e
scienze completano
il percorso formativo.

La
differenza fra lo studio efficace e lo studio efficiente è la stessa
che passa fra il rullo e la matita per verniciare le pareti di una
stanza”,
ha raccontato il
campione di memoria
Matteo
Salvo
Per
questo l’obiettivo dei miei corsi di alta formazione per gli under
18 è trasferire le metodologie e le tecniche di memoria per
potenziare lo studio, comprese le mappe mentali

e le tecniche di
visualizzazione, che faranno la differenza non solo nelle pagelle, ma
lungo tutto l’intero ciclo di studi ed in in età adulta”.

Studio
sempre al top con le tecniche di memoria.

Letecniche di memoriasono dei metodi scientifici studiati per potenziare la capacità
della mente di immagazzinare le informazioni nella nostra memoria a
lungo termine.

Ecco
quali sono le più utilizzate e come funzionano:

le
mappe mentali:

sono
disegni creativi, colorati, che nascono dall’esigenza di tradurre
concetti e informazioni complessi in immagini facilmente
visualizzabili e memorizzabili. Si tratta di strutture ad albero,
tracciate utilizzando la stessa logica di funzionamento del cervello,
che compie associazioni visive e salti logici, ed è per questo che
facilitano l’apprendimento.

la
regola del P.A.V. (Paradosso, Azione, Vivido):

abbina
il ricordo ad un patrimonio emotivo “speciale”, inconsueto,
multisensoriale, che esce fuori dall’ordinario ed é quindi facile
da rievocare mentalmente. Facendo leva sul paradosso, questa regola
aiuta a memorizzare anche i dati più complessi. Un esempio? E’
molto più facile ricordare una balena piccola come un pesce rosso,
magari nell’acquario di casa, con i cacciatori in miniatura che
cercano di catturarla e lei che spruzza acqua dalla schiena,
piuttosto che una balena normale.

i
loci ciceroniani:

sono
una vera e propria libreria mentale, che possiamo creare sfruttando
la potenza della memoria visiva per abbinare le immagini a sequenze
di numeri o elenchi lunghissimi di informazioni quali ad esempio
l’esatta sequenza delle ossa del corpo umano piuttosto che i fiumi
d’Europa ricordandoli in ordine di lunghezza. Le parole più
complesse e astratte andranno divise in immagini concrete, che
verranno associate nell’ordine in cui compaiono. Ad esempio, per la
parola determinazione, potrò pensare al DETERsivo che si è
rovesciato in cucina e che ora MINA e lo ZIONE stanno pulendo.

conversione
fonetica per trasformare i numeri in immagini:

è
sicuramente il metodo più efficace per ricordare Pin, codici di
accesso, sequenze di numeri. Consiste nell’associare ad ogni numero
un certo tipo di suono ed è importante pronunciare solo il suono e
non il nome della lettera. Ogni cifra va abbinata ad un tipo di
suono. In questo modo, a seconda del numero che dobbiamo memorizzare,
possiamo combinare i suoni corrispondenti ad ogni singola cifra e
creare una parola che abbia un’immagine. Per il numero 312, ad
esempio, potrebbe essere “mattone, mattino”, ma anche “Modena”
o “Modugno”. Sarà molto più semplice ricordare queste immagini
che non il numero, in quanto il numero è un’entità astratta priva
di immagine.

L’edizione 2016 dei
Memo Camp ha messo a segno un balzo del 57% nel numero di allievi
.
Ma la conferma più importante dell’entusiasmo dei piccoli studenti
che hanno frequentato le lezioni arriva dai risultati delle pagelle
sui MemoKids Camp. Se il 53% dei “Memo Kids” assegna il
massimo dei voti alle lezioni, una stragrande maggioranza (86%)
degli allievi premia con un 9
il percorso formativo sotto la
guida di Matteo Salvo.

Per
maggiori informazioni su Matteo Salvo e sugli appuntamenti con i Memo
Camp:

http://www.matteosalvo.com/

http://www.matteosalvo.com/memo-kid-camp

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