8 marzo: screening gratuito contro l’osteoporosi
Per la festa della donna regalati la prevenzione
L’8 marzo dalle 10:00 alle 17:30
in Anthea Hospital è possibile effettuare una visita gratuita con medici specialisti
3 Marzo 2016 – Per il quinto anno consecutivo, in occasione della Festa della Donna, GVM Care & Research, gruppo
italiano attivo nel settore sanità, ricerca e benessere, esegue in 18
ospedali e poliambulatori uno screening gratuito per la diagnosi e cura
dell’ osteoporosi.
Dopo
il successo dello scorso anno che ha visto oltre 1.300 donne
partecipare all’iniziativa, GVM rinnova l’invito alla prevenzione
dell’osteoporosi in 6 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Puglia e Sicilia).
Martedì 8 Marzo, dalle ore 10:00 alle ore 17:30,
recandosi presso Anthea Hospital e Medicol Villa Lucia Hospital
(Conversano), due delle strutture pugliesi aderenti all’iniziativa, sarà
possibile sottoporsi a un esame non invasivo e di rapida esecuzione. Si
tratta di un’ultrasonometria ossea quantitativa effettuata a livello del calcagno, esame complementare che aiuta a valutare il rischio di fratture.
“L’osteoporosi
– spiega la Professoressa Renata Caudarella (Professore emerito,
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Bologna) Specialista in
Malattie Metaboliche e del Ricambio – è una patologia dello scheletro
caratterizzata da una riduzione della massa ossea e dalla concomitante
compromissione della micro architettura del tessuto. Il decorso è spesso
asintomatico e la diagnosi viene fatta solo quando si verifica una
frattura da fragilità, cioè per un trauma che sarebbe insufficiente a
procurare la frattura in un soggetto sano”.
L’assenza di segni inequivocabili contribuisce alla definizione di “ladra silenziosa”.
In Europa colpisce il 30% delle donne in menopausa. Non è una sindrome
esclusiva del sesso femminile: se nei maschi le lesioni dell’osso si
sviluppano più tardivamente, il rischio di mortalità è però maggiore.
Le fratture osteoporotiche si verificano con maggior frequenza in alcuni segmenti dello scheletro: vertebre, femore e radio.
“La
diagnosi di osteoporosi, da non confondere con altre osteopatie
metaboliche – come l’osteomalacia, la cui caratteristica principale è la
ridotta mineralizzazione ossea, è frutto – chiarisce la Professoressa
Caudarella – di una duplice investigazione clinica: da un lato
l’indagine strumentale vera e propria – semplice e indolore non richiede
alcuna preparazione – grazie all’utilizzo della MOC (con la
Mineralometria Ossea Computerizzata o Densitometria si misura il contenuto minerale osseo sulla scorta di parametri accreditati a livello internazionale);
dall’altro, la raccolta, da parte dello specialista, di tutte le
evidenze possibili nel corso di un’attenta anamnesi del paziente. E’
meglio evitare la MOC nelle donne in gravidanza, anche se la dose di
radiazione è molto bassa, o in chi ha effettuato precedenti indagini
diagnostiche con mezzo di contrasto”.
L’osteoporosi
è una malattia correlabile a più fattori, tra cui: fattori genetici,
età, sesso, etnia, ipogonadismo primario e secondario nel maschio, stile
di vita e propensione alle cadute.
Nello
stile di vita, il ruolo fondamentale di una corretta alimentazione, sia
per lo sviluppo dello scheletro sia per il mantenimento e la riduzione
della perdita di massa ossea dopo la menopausa, inizia fin
dall’infanzia: occorre assumere ogni giorno la giusta quantità di Calcio
e vitamina D insieme ad una dieta bilanciata che contenga tutti i
nutrienti essenziali; incluse le proteine animali. A ciò va accompagnata
la regolare attività fisica.
No al fumo, al consumo eccessivo di alcool, all’abuso di caffeina.
L’iniziativa rientra nelle spirito etico di GVM Care & Research, che ritiene fondamentale fornire il proprio contributo nell’ambito della prevenzione.