Per la prima volta in forma scenica al Mariinsky nell’ambito di un festival dedicato a Verdi
Mariinsly Simon Boccanegra 2016 |
Sul podio Valery Gergiev, 12 minuti di applausi finali. Domani 7 febbraio la replica
Successo con 12 minuti di applausi per
l’opera Simon Boccanegra al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo il
5 febbraio (replica il 7) titolo cardine – per la prima volta in forma
scenica nel teatro pietroburgese – di un festival Verdi nella ricorrenza
dei 115 anni dalla morte del compositore. Sul podio Valery Gergiev;
nella compagnia di interpreti del teatro, spiccava nel ruolo di
Fiesco Ferruccio Furlanetto, cantante assai amato in russia.
Lo spettacolo – coprodotto dalla Fenice di Venezia e dal
Carlo felice di Genova – è quello firmato da Andrea De Rosa autore di
regia e scene che aveva debuttato per l’inaugurazione di stagione del
teatro veneziano nel novembre del 2014, un allestimento fortemente
segnato dalla presenza del mare, elemento imprescindibile
della partitura verdiana. “Sono rimasto fedele al testo del libretto con
la convinzione che il mare sia l’elemento chiave dell’opera. Per un
uomo come Simon Boccanegra, attorniato dalla sofferenza e dagli intrighi
del potere, è fondamentale avere sempre un orizzonte ben distinto
davanti a sé” afferma Andrea De Rosa. La mia lettura
di Simon Boccanegra è fortemente narrativa: nell’arco dei venticinque
anni in cui la storia si dipana, i personaggi sono messi a dura prova
sia dagli avvenimenti pubblici che da quelli privati. Simone,
soprattutto, attraverso le dolorose e tragiche vicende cui deve far
fronte, ci conquista con la sua grande statura morale e politica. Il
superamento del conflitto sociale e i valori dell’unità che egli
persegue come Doge di Genova, sono il frutto della sua tragica
esperienza personale. Ho voluto raccontare questa evoluzione dei
personaggi anche attraverso un video presente sul fondo della scena nel
quale vedremo sempre scorci di immagini del mare. Ma solo alla
fine dell’opera, insieme con la morte di Simone, l’orizzonte ci apparirà
per intero”.