“Hanno arrestato anche l’inverno” di Piero Ciampi
è il nuovo singolo estratto dall’album “Me”, il nuovo lavoro discografico del
cantautore Raffaele Vasquez. Unica cover del disco, il capolavoro
di Ciampi è stato riletto e reinterpretato dal produttore artistico Mauro
Tre e dallo stesso Vasquez dando un vestito musicale ad un brano mai
pubblicato dal cantautore in vita e del quale si conosce una versione voce e
chitarra. Quello che viene fuori è un brano di struggente malinconia e di
straordinaria contemporaneità.
L’Album “Me” è pubblicato dall’etichetta discografica
Workin’ Label, per la distribuzione di Ird.
Con l’esordio in cd “Senza bastoni tra le ali”, nel 2012,
Raffaele Vasquez aveva raccontato il mondo attraverso la lente distorta
dell’ironia tracciando storie fiabesche e surreali e giocando con la musica e
le parole. Per questa nuova avventura discografica ha sentito invece la
necessità di raccontare il suo nuovo presente in modo completamente diverso.
Chiave di volta del processo creativo è il connubio artistico con il pianista e
compositore Mauro Tre che dà a Vasquez la possibilità di
distaccarsi dal rapporto simbiotico con gli strumenti (sia piano che chitarra,
utilizzati nelle esperienze passate) dirigendolo sempre di più verso la sua
voce.
La track list comprende 10 brani dei quali 9 inediti e una
cover di Piero Ciampi, “Hanno arrestato anche l’inverno”,
che Vasquez e Tre hanno pubblicato in un video clip a Natale 2014
come virtuale dono ai fan e come anticipazione del nuovo lavoro in arrivo.
“Me” è un lavoro che affonda le radici nella canzone
d’autore degli anni sessanta per la scelta del vestito sonoro e che guarda il
mondo e l’essere umano con uno sguardo cinico e disilluso. L’uso del Dulcimer,
del Mellotron a nastro e degli strumenti valvolari in genere è un ulteriore
importante ingrediente per il compimento delle canzoni.
Hanno collaborato alla realizzazione del disco
i batteristi Alessio Borgia e Paolo Provenzano, il bassista Luca Alemanno, il
chitarrista Luigi Bruno e il violinista Francesco Del Prete. La fase di editing
e di missaggio, affidata a Marco D’Agostinis di MD Mastering, ha voluto fondere
le differenze stilistiche dei vari musicisti impegnati nel progetto, per
miscelare il tutto in un album di canzoni “sempreverdi” degno di un utopistico
ascolto a 78 giri.
BIOGRAFIA Raffaele Vasquez esordisce nel 2008 con un suo
personale progetto che lo vede alle prese con il pianoforte. La musica è
spontanea come il suo approccio alla vita: curioso, eclettico, romantico,
elegante. Ispirato dai suoni che lo circondano e guidato dal cuore, Raffaele
corteggia la tastiera, ci gioca, la sfida, la insegue. Involontariamente il suo
stile sembra attingere al minimalismo americano (Nyman, Glass) e all’Europa di
Yann Tiersen. Raffaele suona d’istinto percorrendo stati d’animo inquietanti ed
esplodendo in aperture ariose. Non si prende sul serio e per questo alterna
alle sue cavalcate di solo piano monologhi esilaranti.
Ad oggi sono due i dischi editi: Giuliano – Autoprodotto (2008), Nicotina 0,6 – Jazz Daily (2009). Due brani del suo disco di debutto vengono
inseriti come colonna sonora del film “Fine pena mai –
Paradiso perduto” con Claudio Santamaria e
Valentina Cervi. Sempre nello stesso periodo, firma le musiche del backstage
del film “Come tu mi vuoi” di Medusa, con Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi. Tra i vari
progetti e le collaborazioni con band e attori, firma le musiche originali di: “Il
premio di Londra” (2009), “L’ultima
osteria” (2010) – selezionato al Film
Festival di Londra– “Ballerini, alle sagre
d’autunno” (2010) attualmente in distribuzione in
America.
Nel 2010 vince il premio Eolo Awards con la colonna sonora dello spettacolo teatro ragazzi “Storia
di un uomo e della sua ombra- Mannaggia’a mort”, spettacolo già finalista del “Premio
Scenario infanzia 2008”. Le sue performance lo portano
sempre a mescolare musica e messa in scena di un personaggio, “il suo”, comico
e amaro allo stesso tempo (frequenta lo “Zelig Lab” come comico cabarettista).
Nel 2012 esce il primo cd in veste di cantautore, Senza
Bastoni Tra Le Ali, imbracciando un nuovo strumento
musicale diverso dal pianoforte: la chitarra. I testi raccontano la sua vita in modo elegante e allo stesso
tempo ironico e pregno di nonsense, affidandosi a una scrittura leggera e
surreale al contempo. Le sonorità si muovono in modo eclettico lungo linee
musicali e acustiche differenti, alternando gli stilemi della canzone d’autore,
tappeti acustici pop e ritmiche da bossa nova. Nel disco traspaiono: la
tristezza agrodolce del distacco (Ti ho vista andar via), metafore sottili e attuali (Download), solari ballate (Ma che giornata) e fresche ventate di libertà (titletrack).
Nel 2013 è ospite al M.E.I. 2013 e a Sanremo per il Premio Tenco 2013. Nel 2014 riceve un Premio Speciale al Premio Mia
Martini 2014.
MAGGIORI INFORMAZIONI
http://www.workinproduzioni.it/roster-artisti/raffaele-vasquez.html