Dal 4 al 20
dicembre al Piccolo Teatro Grassi
NATALE IN CASA CUPIELLO_Caffè©MasiarPasquali |
“Natale in
casa Cupiello”: Fausto Russo Alesi
continua la
sua ‘navigazione in solitario’ di Eduardo
La grande
richiesta del pubblico riporta in scena, per la prima volta al Teatro
Grassi di Via
Rovello, dal 4 al
20 dicembre,
l’originalissima “navigazione in solitario” del capolavoro di
Eduardo De
Filippo che
Fausto Russo
Alesi ha pensato
per il Piccolo Teatro nel dicembre 2012; lavoro che continua a essere
in scena ininterrottamente da tre stagioni e ha superato le 100
recite.
Lo spettacolo è
un sorprendente “assolo” nel quale l’attore, anche regista, dà
voce ai personaggi della tragicommedia eduardiana affrontando il
testo come fosse uno spartito. Forte del geniale lavoro
drammaturgico, della regia e dell’interpretazione straordinaria di
Russo Alesi, Natale
in casa Cupiello continua
ad avere grandi risposte da pubblico e critica in tutte le piazze
dove lo si rappresenti. Arriva a Milano dopo una settimana di recite
tra Bari e Taranto e prosegue il 22 dicembre a Lonigo (Vicenza), per
riprendere poi la tournée in primavera, nel marzo 2016, al Teatro
Donizetti di Bergamo.
Perché
metto in scena questo testo di Eduardo
È con gioia, paura, emozionata curiosità e una
buona dose di follia, che mi avventuro alla scoperta del teatro di
Eduardo De Filippo. È da molto tempo che coltivo il desiderio di
accostarmi a questo grande attore-autore-regista e al suo patrimonio
drammaturgico e Natale in casa Cupiello, in questa versione
solitaria, mi è sembrato un modo possibile, una chiave d’accesso
per incontrare la sua arte e il suo linguaggio. È difficile definire
Natale in casa Cupiello, perché è un testo semplice e
complesso allo stesso tempo. Semplice perché popolare, familiare e
complesso perché umano, realistico sì, ma soprattutto metaforico.
Quando leggo Natale in casa Cupiello, ho la sensazione di
trovarmi davanti a un meraviglioso spartito musicale, un vibrante
veicolo di comunicazione, profondità e poesia.
È incredibile, a soli 31 anni Eduardo recitava la
parte del vecchio padre di famiglia, antieroe-bambino, Luca Cupiello,
personaggio che avrebbe interpretato credo quasi fino agli
ottant’anni. È come se con questo personaggio lui ci avesse
raccontato una parabola sulla vita. Questa è oltre tutto un’opera
di scambio tra generazioni a confronto. E fu Eduardo stesso che
arrivò ad affermare che il punto di arrivo dell’uomo è la
nascita, mentre il punto di partenza dal mondo e punto di partenza
per le nuove generazioni è la morte.
In casa Cupiello scorre appunto la vita: la vita di
una famiglia, le fatiche, la ricerca di una felicità e di una
bellezza fuori della quotidianità. Anche se la cifra è quella della
leggerezza e dell’ironia, dal testo emerge una vena piuttosto amara
e desolante. Ci viene presentata una casa misera, distrutta,
inguaiata, sottosopra, gelata, quasi terremotata; ed è Luca che
definisce sua moglie Concetta, la regina della casa, come: “Vecchia,
aspra e nemica”. È una famiglia la cui identità è alquanto
precaria, non si dialoga più veramente ma si monologa, ed è per
questo che credo nella sfida di attraversare questa storia in
solitudine. E vorrei che questo effetto straniante di vedere un unico
attore posseduto da tutte queste voci aiutasse il pubblico a
vivisezionare le tematiche bellissime della tragicommedia.
I personaggi si amano, si giudicano, sbagliano, sono
ambigui, gelosi, trasgrediscono; incapaci di parlarsi apertamente, si
nutrono di finzione, pronti a negare la realtà e a non accettare la
verità, vivono di proiezioni, di non detti, coperture di chi sa,
ignoranza di chi non sa e omertosa solidarietà, e quella che
dovrebbe essere la casa delle relazioni tra gli uomini, finisce per
diventare il primo luogo della mancanza di reale comunicazione.
Ho scelto di utilizzare il mio corpo come unico
strumento per suonare questo dramma dell’io e della solitudine,
immaginando uno spettacolo di evocazione tra il sonno e la veglia,
tra la vita e la morte, tra lucidità e delirio, tra memoria e
presente, tra il palcoscenico e la platea, ossessionato dalle
domande: “Te piace o Presebbio?”, “Addo’ sta’ o Presepio?.
Fausto Russo Alesi
LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1
Cordusio)
dal 4 al 20 dicembre 2015
Natale in
casa Cupiello
di Eduardo De Filippo
adattato, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi
scene Marco Rossi
luci Claudio De Pace
musiche Giovanni Vitaletti
Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro
d’Europa
Foto di scena Masiar Pasquali
Salvo diversa indicazione, gli orari degli
spettacoli al Piccolo Teatro sono:
martedì, giovedì e sabato, 19.30;
mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16. Lunedì riposo.Martedì
8 dicembre RIPOSO
Lunedì 14 dicembre ore 20.30
Mercoledì 16
dicembre ore 15 (riservata Touring Club e Scuole)
Durata: 2 ore senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata
26 euro
Informazioni e prenotazioni 848800304 –
www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su
www.piccoloteatro.tv
Milano, 20
novembre 2015