Maurizio Camilletti e Rossella Reali |
Dici Montetiffi
a Sogliano al Rubicone e subito il pensiero corre alle teglie. Un
prodotto dalla lunga storia, la cui tradizione oggi è tenuta in vita da
due coniugi:
Maurizio Camilletti e Rossella Reali. Ultimi superstiti di una manualità con secoli di storia alle spalle, a loro la
Festa Artusiana assegna uno dei prestigiosi Premi Marietta ad Honorem,riconoscimento
attribuito a personalità che, con modalità differenti, contribuiscono
alla diffusione della conoscenza della cultura del mangiar bene, della
tavola come momento conviviale, punto
di incontro del “buono e del bello”.
Come nel caso, appunto, di Camilletti a cui ilMarietta ad Honorem viene consegnato “per avere saputo mantenere, assieme alla moglie Rosella, un lavoro artigianale di grande
tradizione nella nostra terra”,così
nella motivazione. Il Premio viene assegnato a una personalità del
“territorio artusiano”, insieme a una figura al di fuori dei confini
della Romagna
che sarà svelata nei prossimi giorni.
La consegna ci sarà
domenica 23 giugno a Casa Artusi, nella serata che vedrà anche la proclamazione dei vincitori del premio Marietta per cuochi dilettanti.
La storia di Maurizio e Rossella
La storia di
Maurizio e Rossella inizia nei primi anni ’90, quando Leone Reali,
storico tegliaio del territorio, chiude la sua bottega. A Montetiffi
rimane solo Pierino Piscaglia, ultimo di quattro
generazioni, a continuare un mestiere che è un’arte. Nella seconda metà
degli anni ’90 anche Pierino lascia per motivi di salute. E così,
quella che era una delle grandi professioni di bottega nella Valle
dell’Uso, rischia di scomparire per sempre.
Poi succede
qualcosa. Il destino ci mette la sua mano e vuole che un giorno Rosella e
Maurizio, vadano in visita da Pierino. E qui avviene il miracolo,
scatta la scintilla: i coniugi Camilletti prendono
accordi per apprendere l’arte di far teglie.
“Era da
diverso tempo – dice Maurizio – che il lavoro da impiegato, non mi
soddisfaceva più e mi ero veramente stancato stare dietro ad una
scrivania. Così l’incontro è stata la scintilla che mi ha
fatto scattare la voglia di realizzare qualcosa di bello. Già da
piccolo queste terre le frequentavo. Per sei mesi ho svolto i due
lavori. Poi c’è stata la decisione di andare ad abitare a Ville di
Montetiffi”.
L’entusiasmo
di Maurizio viene sostenuto e rafforzato dalla moglie Rossella che con
determinazione riprende a far girare il trespolo e a trasformare, con le
mani, con i piedi, col cuore, una palla di
terra in teglia.
“Dentro di
noi ci sono radici così profonde che non sappiamo dove arrivino –
prosegue Maurizio – forse dagli antenati di Rossella (tutti tegliai) che
hanno risvegliato in lei l’orgoglio di appartenere
a generazioni di artigiani, che da sempre hanno manifestato amore e
rispetto per il proprio territorio”.
Le teglie che
vengono prodotte presentano un timbro che ne certifica l’originalità,
vere “Teglie di Montetiffi” e che garantisce la fedeltà alla tradizione:
stesse materie prime, fabbricazione, stagionatura
e cottura.
Oggi il loro
laboratorio è aperto a tutti: ai turisti che dal mare vogliono risalire
le valli, alle scolaresche, alle persone che hanno semplicemente bisogno
di una teglia per cuocere la piada.