Fino al 3 agosto
L’AUTORITRATTO di LEONARDO
DA VINCI
ai Musei
Capitolini di Roma
Ancora
pochissimi giorni per ammirare l’Autoritratto di Leonardo, capolavoro assoluto
del maestro toscano esposto ai Musei Capitolini di Roma. Il protagonista della
mostra Leonardo da Vinci. L’autoritratto, che per la prima volta ha portato della
Capitale il disegno realizzato a sanguigna dall’artista, rimarrà infatti
esposto fino a lunedì 3 agosto.
Nei
giorni successivi tornerà a Torino, per essere nuovamente ricondotto nel bunker
della Biblioteca Reale che lo custodisce insieme agli altri 12 disegni
autografi di Leonardo da Vinci, parte della ricca collezione grafica italiana e
straniera dei secoli XV-XIX, di proprietà dell’istituzione culturale torinese e
acquistata da re Carlo Alberto nel 1839.
L’esposizione
romana, posta sotto l’Alto Patronato
della Presidenza della Repubblica, è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai
Beni Culturali di Roma, dal MiBACT,
dalla Fondazione Enzo Hruby, dalla Fondazione Guglielmo Giordano e dal Comune di Vinci. La produzione e l’organizzazione sono dell’Associazione Culturale MetaMorfosi con
il supporto organizzativo di Zètema
Progetto Cultura.
Il
percorso espositivo ripercorre gli avvenimenti più importanti della vita di
Leonardo, le vicende controverse e affascinanti che accompagnarono l’opera nei
secoli e le caratteristiche della tecnica a sanguigna utilizzata per realizzare
l’autoritratto. Grazie alla presenza di supporti multimediali, inoltre,
l’Autoritratto viene raccontato anche da tre preziosi documenti audiovisivi
messi a disposizione da Rai Teche e dall’Istituto Luce.
Al
termine del percorso, nel cuore di Palazzo Caffarelli, il visitatore si ritrova
infine a pochi passi dal più enigmatico,
affascinante e misterioso ritratto che ci sia mai giunto dall’antichità. Lo
sguardo ipnotico e senza tempo di Leonardo appare infatti come il traguardo
finale di viaggio a ritroso nella straordinaria sua capacità di autocelebrarsi,
attraverso i tratti del viso
di un uomo canuto, con lunghi capelli e lunga barba, calvo ma affascinante
grazie ad un’espressione seria e leggermente severa che ha contraddistinto, nei
secoli a venire, i tratti dell’artista stesso nell’immaginario collettivo.
Non
ci saranno per molti anni altre esposizioni dell’Autoritratto di Leonardo da
Vinci. Per motivi
di conservazione e di sicurezza, l’opera tornerà al buio del caveau torinese. Proprio
per sfruttare al meglio questa sua rarissima “uscita pubblica”, il disegno,
prima di essere esposto ai Musei Capitolini, è stato sottoposto ad una nuova
campagna diagnostica e ad un intervento “non invasivo” realizzato dai
tecnici restauratori dell’ICRCPAL, Istituto Centrale per il Restauro e la
Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma, diretto da Maria
Cristina Misiti.