I RUSSI PUNTANO SULL’ARTE Venerdì 31 luglio 2015 alle 19,30 inaugurazione della nuova galleria “ART DINASTY”

I RUSSI PUNTANO SULL’ARTE

Venerdì 31 luglio alle 19,30

inaugurazione della nuova galleria “ART
DINASTY”

in piazzetta dei Marmi a Forte dei Marmi

La scommessa è di un gruppo
internazionale di investitori: “Adesso il miglior investimento non è più il
mattone ma il pezzo da collezione”

Il mercato degli investimenti vira sull’arte. Con
imprenditori sempre meno interessati al mattone ma intenzionati a radicare la
propria cultura in Italia e a offrire posti di lavoro.

A Forte dei Marmi venerdì 31 luglio alle 19,30 nella
piazzetta dei Marmi
è fissato l’opening di Art Dinasty, la
prima maxi galleria di un importante gruppo d’affari che presenterà pezzi
unici di artisti del proprio Paese, unico caso in Toscana di ‘russi che
propongono arte russa’ (e non solo) segnando una svolta culturale non da poco.
All’appuntamento (rigorosamente a invito) è prevista la presenza di imprenditori
stranieri, personaggi di cultura e perfino teste coronate che verranno
accompagnate alla scoperta di questa nuova e originale dimensione in un cocktail
dinner condito da sushi e champagne e dalla musica del dj Federico Scavo.

Art Dinasty è in realtà un open space – che
rimarrà aperto tutto l’anno – dove non solo si potranno trovare tele di giovani
emergenti ma dove i collezionisti avranno anche l’occasione di richiedere opere
quasi proibitive. Pure un Picasso: i proprietari infatti hanno già tre gallerie
d’arte a Mosca e una a Ginevra con l’obiettivo di aprirne un’altra ad Amsterdam
e Berlino, per un giro di contatti che permette di soddisfare anche le richieste
più ambiziose.

Nei circa 400 metri
quadrati di esposizione, tra pareti di colore scuro e altre lasciate nella
originaria realizzazione in mattoni a vista, è davvero possibile catapultarsi un
una dimensione originalissima con una prima panoramica incentrata sul Novecento.
Ci sono le maxi tele di David Magradze, nato nell’ex Urss ed emigrato in Usa, che con abile uso di oli e
acrilici forgia linee e colori alla stregua di un grafico sulla scia del
concettualismo. T
rasforma soggetti
fisici (dai volti esotici al coloratissimo allineamento di cravatte) nelle
immagini, li colloca in un nuovo formato, li priva della funzione e li trasforma
così in artefatti. Ci sono i bozzetti teatrali e gli oli su tela di
George de’ Pogedaieff,
interessante esponente dell’art decò, 
che ha eseguito opere su commissione di molti
personaggi russi e francesi, ha esposto a Mosca, Parigi, Berlino e Vienna e nel
1918 fu chiamato a
lavorare
come designer al Teatro di Pietrogrado. Affascinante il mondo descritto da
Savas
Georgiadis
, che rievoca
invece memorie familiari attraverso soggetti giovani ma fascinosamente
introspettivi: tutti seduti di fronte all’artista e che oggi, con sguardi velati
di malinconia, osservano lo spettatore in un incredibile gioco di prospettive
catturandolo da ogni angolazione.

Ad incuriosire
anche la monumentale ghigliottina in legno del greco
Requian che presenta pure una linea di bijoux puntellata
di teschi e corone.

La galleria
garantisce anche una nutrita offerta di pezzi di
art decò tra mini sedute, divani e caffettiere dal sapore
antico.

Tutti i pezzi
provengono rigorosamente da collezionisti e dimore
private.


Non ci rivolgiamo solo ai ricchi _
premettono i titolari della nuova galleria _ ma anche alla middle class perchè
l’arte deve essere concepita come un modo per comunicare. Infatti forse in pochi
hanno compreso che tanti russi hanno scelto di concentrarsi a Forte dei Marmi
non solo per il relax in spiaggia ma soprattutto perchè si tratta di un piccolo
paese, con un’intimità che permette di incontrarsi e dialogare. Qui si trovano
milanesi, cinesi, arabi che hanno la possibilità di confrontarsi. L’arte al
momento è il miglior investimento in ogni angolo del mondo: il crack che ha
vissuto la Grecia ci ha insegnato quanto possa essere difficoltoso recuperare i
risparmi affidati alle banche e anche gli immobili non sono più così appetibili
vista la forte tassazione e le necessità di manutenzione. Noi intendiamo aiutare
ad investire sull’arte. Grazie ad una capillare rete di contatti internazionali
possiamo infatti trovare un Picasso per il grande collezionista _ illustrano
ancora i business man stranieri _ ma anche tracciare un percorso di investimento
per mettere a frutto l’acquisto. Consigliamo magari di puntare su un giovane non
di fama la cui opera però può essere rivenduta ad una maggior quotazione, in
seguito ad un costante e pianificato sostegno nella crescita. Perchè la
creatività è di per sé ricchezza. Ma adesso è anche la concreta opportunità per
i buyers”.

Ad integrare Art
Dinasty c’è il corner dedicato all’abbigliamento con il brand
internazionale 
Republique
du Pont 
che strizza
l’occhio all’easywear per uomo e donna, con la possibilità di trovare anche le
particolari t-shirt con le stampe dei quadri in esposizione.

Sia il personale
in galleria che quello addetto alla vendita sarà rigorosamente italiano.

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